Primo appuntamento con le imposte della dichiarazione dei redditi 2025. Tax day a doppio binario per dipendenti, pensionati e partite IVA. Il dettaglio di tempi e modalità di versamento

In arrivo la prima importante scadenza delle imposte 2025.
È il 30 giugno il tax day, appuntamento con il saldo e il primo acconto dell’IRPEF, della cedolare secca e delle ulteriori imposte emerse dal modello 730 o dal modello Redditi.
Per effetto della proroga prevista per le partite IVA che applicano gli ISA, i tempi per pagare seguono due binari differenti.
Una disamina delle regole da tenere a mente.
Scadenza imposte 2025, chi paga il 30 giugno e chi il 21 luglio
Il conto alla rovescia è iniziato per il primo appuntamento con la scadenza delle imposte sui redditi 2025.
Per i lavoratori dipendenti e i pensionati il tax day è fissato al 30 giugno. Questo il giorno in cui andrà versato il conto emerso dalla dichiarazione dei redditi, dall’IRPEF alla cedolare secca sugli affitti.
Le scadenze per versare il saldo e il primo acconto 2025 seguono due diversi binari, per effetto della proroga prevista dal DL n. 84/2025 in favore delle partite IVA.
L’appuntamento con i versamenti delle imposte (redditi, IVA e IRAP) slitta al 21 luglio per le partite IVA che applicano gli ISA. La proroga della scadenza di versamento riguarda anche l’imposta sostitutiva del maggior reddito concordato prevista dagli articoli 20-bis e 31-bis del D.Lgs. n. 13/2024.
Il rinvio a luglio delle imposte si applica nello specifico alle persone fisiche titolari di partita IVA che rientrano nelle seguenti categorie:
- soggetti ISA o che presentano cause di esclusione dagli stessi;
- soggetti che adottano il regime di vantaggio, nonché quelli che applicano il regime forfettario;
- soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese che applicano gli ISA.
Le persone fisiche che non esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo sono quindi escluse dalla proroga della scadenza.
Esclusi anche i soggetti titolari di partita IVA diversi dalle persone fisiche (società di capitali, società di persone, enti commerciali o non commerciali), chi esercita attività per le quali non sono stati approvati gli ISA e i titolari di ricavi o compensi superiori a 5.164.569 euro.
Come si paga? Tax day imposte 2025 con possibilità di rinvio e rateizzazione
Sia per chi paga entro il 30 giugno che per chi beneficia della proroga al 21 luglio, è confermata la possibilità di differimento della scadenza ai 30 giorni successivi.
Per i primi, ossia dipendenti e pensionati (così come le partite IVA escluse dal rinvio), la scadenza ulteriore è quindi fissata al 30 luglio 2025. Le imposte dovute dovranno essere maggiorate dello 0,40 per cento.
Per le partite IVA beneficiarie della proroga al 21 luglio, l’appuntamento è invece fissato al 20 agosto 2025.
In aggiunta, tutti possono pagare il saldo e il primo acconto delle imposte a rate, da giugno e fino al termine ultimo del 16 dicembre, seguendo i calendari che si differenziano sulla base della data di avvio dei versamenti.
Dipendenti, pensionati ed esclusi dalla proroga:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 30 giugno | 0,00 | 30 luglio | 0,00 |
2ª | 16 luglio | 0,18 | 20 agosto | 0,18 |
3ª | 20 agosto | 0,51 | 16 settembre | 0,51 |
4ª | 16 settembre | 0,84 | 16 ottobre | 0,84 |
5ª | 16 ottobre | 1,17 | 17 novembre | 1,17 |
6ª | 17 novembre | 1,50 | 16 dicembre | 1,50 |
7ª | 16 dicembre | 1,83 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento
Partite IVA beneficiarie della proroga al 21 luglio 2025:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 21 Luglio | 0,00 | 20 agosto | 0,00 |
2ª | 20 agosto | 0,18 | 16 settembre | 0,18 |
3ª | 16 settembre | 0,51 | 16 ottobre | 0,51 |
4ª | 16 ottobre | 0,84 | 17 novembre | 0,84 |
5ª | 17 novembre | 1,17 | 16 dicembre | 1,17 |
6ª | 16 dicembre | 1,50 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento
Acconto delle imposte non sempre dovuto: l’importo detta obblighi e scadenze
Vale la pena evidenziare che, in relazione all’acconto delle imposte 2025, non tutti saranno chiamati a pagare a giugno.
Per quel che riguarda l’IRPEF e la cedolare secca, una prima regola da seguire è relativa all’importo complessivamente dovuto. Sono chiamati alla cassa tutti i contribuenti che sulla base di quanto indicato nella dichiarazione dei redditi 2025 sono titolari di un’imposta superiore a 51,65 euro, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute ed eccedenze.
L’acconto delle imposte 2025, pari al 100 per cento di quanto dovuto, si paga secondo le seguenti scadenze:
- unico versamento entro il 30 novembre se l’acconto è inferiore a 257,52 euro;
- due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima è pari al 40 per cento e va versata insieme al saldo dell’anno precedente, la seconda è pari al restante 60 per cento e va versata entro il 30 novembre. I soggetti che applicano gli ISA, compresi i forfettari, pagano due rate uguali pari al 50 per cento dell’importo dovuto.
Per quanto riguarda la cedolare secca vale la pena specificare, in aggiunta, che l’acconto non è mai dovuto nel primo anno di applicazione, mancando la base di calcolo costituita dall’importo dovuto per l’annualità precedente.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenza imposte 2025, arriva il primo tax day: chi paga, cosa e come