La rottamazione quinquies in arrivo nel 2026 interesserà le cartelle fino al 31 dicembre 2023. Per la verifica sarà necessario controllare la data di affidamento, e non quella di notifica. Le prime istruzioni rinvenibili nella guida dell'AdER
La rottamazione quinquies si ferma al 31 dicembre 2023: questa la data ultima della “coperta” fornita dalla Legge di Bilancio 2026, che punta a consentire ai contribuenti di mettersi in regola con i debiti degli ultimi ventitré anni.
La verifica delle cartelle ammesse alla rottamazione quinquies sarà doppia: bisognerà tener presente la natura del debito, considerando che la nuova pace fiscale esclude gli accertamenti, ma anche la data di affidamento.
Su quest’ultimo punto è necessario specificare che la data della cartella non dovrà essere considerata sul fronte delle tempistiche di notifica, e per capire quali debiti potranno essere rottamati è utile riprendere le istruzioni messe ad oggi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Rottamazione quinquies per le cartelle fino al 2023: conta la data di affidamento e non la notifica
È l’articolo 23 del DdL di Bilancio 2026 a definire le regole della rottamazione quinquies. Il testo della Manovra è attualmente in discussione e quindi per le conferme è necessario attendere il via libera definitivo.
Una precisazione necessaria, ma è già possibile tracciare i contorni della nuova pace fiscale attesa al via dal prossimo anno. Così è per quel che riguarda il perimetro dei carichi ammessi.
Il comma 1 permette di definire in via agevolata i debiti risultati dalle cartelle affidate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
La possibilità di pagare in 54 rate bimestrali, e al netto di sanzioni e interessi, sarà tuttavia circoscritta ai debiti derivanti dall’omesso versamento delle imposte sulle dichiarazioni regolarmente presentate. Fuori quindi le somme richieste a seguito di accertamenti, anche per quel che riguarda i contributi INPS.
Chiarito il perimetro della natura dei debiti ammessi, è utile soffermarsi sul concetto delle date da monitorare per la rottamazione quinquies.
La norma fa riferimento ai carichi affidati entro il 31 dicembre 2023, e non a quelli notificati entro tale data. Nella verifica della possibilità di sfruttare la chance di regolarizzazione a costo ridotto e con tempistiche più dilatate, bisognerà quindi prestare attenzione a quanto riportato nelle cartelle notificate dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Rottamazione quinquies, date da verificare nella cartella AdER
I tempi di affidamento e quelli di notifica da parte dell’AdER non sempre si allineano. Per questo per capire quali carichi rientrano nella rottamazione quinquies risulta centrale guardare ai dettagli contenuti nella cartella di pagamento consegnata.
Le informazioni riportati nella prima pagina potrebbero trarre in inganno. Tra i dati contenuti nella parte iniziale è infatti riportato anche l’anno di emissione della cartella, che potrebbe però divergere rispetto alla data di affidamento.
Come indicato dalla stessa Agenzia della Riscossione nella guida alle cartelle di pagamento, l’anno di emissione può non corrispondere a quello nel quale l’Ente ha iscritto a ruolo le somme e affidato l’onere della riscossione all’AdER. Un esempio tipico riguarda i carichi affidati a dicembre 2023 e notificati ad esempio nel mese di gennaio 2024.
In tutti questi casi, per individuare se la cartella è o meno inclusa nel perimetro della rottamazione quinquies, sarà fondamentale guardare alle informazioni contenuti nella seconda parte della cartella di pagamento, a partire dalla quinta pagina,
La prima pagina di questa seconda parte della cartella contiene uno schema identico che riporta, tra le altre informazioni, i riferimenti del ruolo e in particolare il numero, l’anno, la tipologia e la data di consegna all’Agenzia delle Entrate Riscossione.
È quindi questa la sezione da monitorare per individuare se il ruolo è o meno ricompreso nel perimetro della rottamazione quinquies, un’attività che impegnerà contribuenti e intermediari nel 2026, in vista dell’appuntamento del 30 aprile con la presentazione della domanda.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quinquies per le cartelle fino al 2023: conta la data di affidamento