Il ravvedimento speciale per le partite IVA che aderiscono al concordato preventivo biennale 2025/2026 premia l'affidabilità fiscale: il punteggio ISA è alla base del calcolo. Le regole per determinare il costo della sanatoria

Partite IVA, nel calcolo del ravvedimento speciale è rilevante il voto ISA conseguito nelle singole annualità sanabili.
Arrivati a una settimana dalla scadenza per l’adesione al concordato preventivo biennale 2025/2026, presupposto per l’applicazione del ravvedimento ultra-agevolato sugli anni dal 2019 al 2023, è utile soffermarsi sulle regole per calcolare il conto dovuto.
Il forfait previsto per determinare la base imponibile, così come l’imposta dovuta, si basa sul grado di affidabilità fiscale. Benefici più alti con punteggio ISA da 8 a 10.
Partite IVA, base imponibile e imposta sostitutiva: il voto ISA incide sul calcolo del ravvedimento speciale CPB 2025/2026
Il set di regole per valutare i vantaggi del concordato e del ravvedimento abbinato può dirsi completo dopo la pubblicazione del provvedimento del 19 settembre, con il quale l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le regole della sanatoria.
Un passaggio preceduto dalla messa a disposizione, nel Cassetto Fiscale, dell’ormai noto “tachimetro fiscale”, che all’alert sulla scadenza per aderire al concordato affianca un prospetto di calcolo del ravvedimento agevolato.
Arrivati a ridosso della scadenza del 30 settembre per aderire al concordato preventivo biennale è quindi bene tornare ad analizzare le regole del ravvedimento agevolato, uno dei principali benefici legati al patto fiscale.
Il punteggio ISA conseguito nelle singole annualità sanabili, ossia negli anni 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023, è il parametro determinante da considerare. La struttura disegnata dalla legge di conversione del DL Fiscale n. 84/2025 premia le partite IVA più affidabili, sia nel calcolo della base imponibile da ravvedere che sull’imposta dovuta.
Base imponibile e imposta sostitutiva: come calcolare il costo del ravvedimento speciale
A guidare il meccanismo del ravvedimento speciale è una logica forfettaria. La base imponibile, cioè il valor di reddito da sanare, si calcola sulla differenza tra il reddito già dichiarato nelle singole annualità e il valore dello stesso aumentato secondo sei scaglioni:
- 5 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari a 10;
- 10 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 8 e inferiore a 10;
- 20 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8;
- 30 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6;
- 40 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4;
- 50 per cento per i soggetti con punteggio ISA inferiore a 3.
Prendiamo quindi ad esempio il caso di un titolare di partita IVA che, in una delle annualità ravvedibili, ha dichiarato un reddito di 50.000 euro conseguendo un punteggio ISA pari a 7.
La base imponibile da ravvedimento dovrà essere calcolata applicando la percentuale del 20 per cento. Il reddito dichiarato dovrà quindi essere moltiplicato per questa percentuale, e il valore emerso andrà sottratto dal reddito già dichiarato.
- calcolo dell’aumento del reddito: reddito dichiarato (50.000 euro) * 20% = 10.000 euro.
- reddito aumentato: reddito dichiarato (50.000 euro) + aumento (10.000 euro) = 60.000 euro.
- base imponibile da sanare: reddito aumentato (60.000 euro) - reddito già dichiarato (50.000 euro) = 10.000 euro.
In questo caso, la base imponibile per il calcolo dell’imposta sostitutiva è pari quindi a 10.0000 euro.
Su questo importo bisognerà versare l’imposta flat, secondo le seguenti aliquote:
- 10 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 8;
- 12 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 6 ma inferiore a 8;
- 15 per cento, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è inferiore a 6.
Nell’esempio di cui sopra, si applica l’aliquota del 12 per cento. Il costo del ravvedimento è quindi pari a 1.200 euro.
Si ricorda inoltre che per gli anni 2020 e 2021, periodo caratterizzato dall’emergenza Covid, l’imposta sostitutiva dovuta è ulteriormente ridotta del 30 per cento.
Primo pagamento dal 1° gennaio al 15 marzo 2026
Fatti i conti dei vantaggi della misura, il primo pagamento dovrà essere effettuato nella finestra temporale dal 1° gennaio al 15 marzo 2026.
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate nel provvedimento del 19 settembre, non sarà necessario fare alcune domanda. Sarà la presentazione del modello F24 che il contribuente manifesterà la volontà di applicare il ravvedimento speciale.
Il pagamento del conto dovuto potrà avvenire in un’unica soluzione o a rate. Sono un massimo di 10 le quote previste in caso di dilazione. Confermato il meccanismo che salva i lievi ritardi: non decadrà dal ravvedimento chi, pur avendo saltato una scadenza, salderà il conto dovuto entro il termine della rata successiva.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Partite IVA, per il calcolo del ravvedimento speciale conta il voto ISA