Nuove tasse dal 2024: già in calendario l’avvio di sugar e plastic tax

Nuove tasse dal 1° gennaio 2024, data a partire dalla quale saranno operative la sugar e la plastic tax, prorogate ad ultimo dalla scorsa Manovra. Torna in campo anche l'ipotesi di una tassa verde sulle consegne a domicilio. L'obiettivo è reperire risorse utili per finanziare la prossima Legge di Bilancio

Nuove tasse dal 2024: già in calendario l'avvio di sugar e plastic tax

La partita per l’individuazione delle risorse necessarie per la Legge di Bilancio 2024 passa anche dall’introduzione di nuove tasse.

Nuovi balzelli per le imprese sono già messi neri su bianco: salvo ulteriori rinvii, dal 1° gennaio del prossimo anno entreranno in vigore la sugar e la plastic tax, la cui data di avvio è stata prorogata ad ultimo dalla Manovra dello scorso anno.

La coperta per nuovi differimenti si fa però sempre più corta, anche alla luce di un quadro non certo confortante sul fronte delle risorse a disposizione e di quelle necessarie per la messa a punto della Legge di Bilancio 2024.

Nuove tasse dal 2024: sugar e plastic tax in avvio dal 1° gennaio

Si avvicina il termine ultimo per l’approvazione della NaDEF, documento economico con il quale il Governo metterà nero su bianco le effettive possibilità di intervento per la predisposizione della Legge di Bilancio 2024.

Il cammino si fa sempre più ricco di ostacoli e, se già in estate il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva posto in evidenza le difficoltà economiche, anche alla luce dell’aumento della spesa legata al superbonus, il 19 settembre è arrivato un nuovo monito dovuto all’aumento dei tassi di interesse.

Si va quindi verso una stagione complessa per l’Esecutivo, chiamato a definire in maniera puntuale le misure da mettere in campo tenuto conto della scarsità di risorse a disposizione.

Difficile quindi, almeno alla luce di quanto emerso ad oggi, che si riesca ad intervenire anche sul fronte dei nuovi balzelli già in calendario sul fronte fiscale.

Al centro dell’attenzione delle imprese tornano quindi la sugar tax e la plastic tax, le due imposte disegnate dalla Legge di Bilancio 2020 ma la cui entrata in vigore è stata più volte rinviata.

La data messa nero su bianco è ora quella del 1° gennaio 2024, data a partire dalla quale salvo nuovi interventi bisognerà fare i conti con l’avvio di due nuove tasse.

L’imposta sui MACSI, manufatti di plastica con singolo impiego, dovrà essere corrisposta per l’acquisto di strumenti con funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari e sarà pari a 0,45 euro per chilogrammo di materia plastica.

La sugar tax, imposta prevista per le bevande zuccherate, sarà invece dovuta sulla base del potere edulcorante delle sostanze dolcificanti, con un importo dovuto pari a 10 centesimo per litro e secondo i parametri specifici fissati dal decreto attuativo del MEF pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 ottobre 2020.

Queste le regole generali delle due nuove imposte che debutteranno salvo nuovi rinvii dal 1° gennaio 2024.

In parallelo, dovrebbe debuttare sempre dal prossimo anno anche la global minimum tax, l’imposta minima al 15 per cento che dovrà essere attuata, secondo le regole previste dall’Unione Europea, entro la data del 31 dicembre 2023.

Sul fronte delle nuove tasse che potrebbero partire dal prossimo anno torna in campo anche l’ipotesi di una tassa “verde” sulle consegne a domicilio, che colpirebbe i veicoli utilizzati dai corrieri sulla base delle emissioni di CO2.

Il tutto con un unico obiettivo: reperire risorse utili per la Legge di Bilancio 2024, che avrà come focus famiglie e, in generale, titolari di redditi bassi.

Dal taglio dei bonus fiscali si punta ad un miliardo di risorse per la Legge di Bilancio 2024

A garantire la copertura economica della Manovra in fase di messa a punto sarà anche il lavoro di limatura dei bonus fiscali vigenti.

All’attenzione del MEF sono finiti 277 crediti fiscali, per un totale di 36 miliardi di spesa annua a carico dell’Erario. Il lavoro di “potatura” alle tax expenditures sarà però limitato e, stando alle anticipazioni del Viceministro Leo, si va verso un miliardo di tagli.

Da definire se, in parallelo, il Governo interverrà anche sul fronte delle condizioni per beneficiare di bonus e detrazioni fiscali, introducendo un limite massimo annuo per contribuente o riducendo il limite di reddito, ad oggi pari a 120.000 euro, al di sopra del quale scatta l’abbattimento dei benefici riconosciuti.

Le misure concrete da porre in essere sono quindi ancora poco definite, mentre è ormai chiaro l’obiettivo finale di reperire risorse per l’attuazione delle novità previste dal prossimo anno, dal taglio del cuneo contributivo alla riduzione delle aliquote IRPEF.

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