Legge di Bilancio 2024, le novità attese: dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti alle famiglie

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Quali novità dalla Legge di Bilancio 2024? Verso la conferma del taglio al cuneo fiscale, nuovi aiuti alle famiglie con figli e anticipo di riforma del Fisco per le partite IVA. Le misure attese

Legge di Bilancio 2024, le novità attese: dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti alle famiglie

Legge di Bilancio 2024: quali sono le novità in cantiere?

Il primo passaggio formale per mettere nero su bianco gli interventi attesi dalla Manovra del prossimo triennio è rappresentato dall’approvazione della NaDEF, la Nota di aggiornamento al DEF chiamata a definire risorse e interventi prioritari.

Dal taglio del cuneo fiscale fino alle novità per le famiglie, la Legge di Bilancio 2024 sarà incentrata sulle fasce più deboli, con il fine di supportare chi produce e “mettere soldi in tasca a famiglie e imprese”.

Queste le parole del Premier, Giorgia Meloni, nel corso del Consiglio dei Ministri del 28 agosto 2023 che oltre a segnare la ripartenza delle attività di Governo dopo la pausa estiva è stato il primo incontro preparatorio alla Manovra.

Quali sono le novità in cantiere?

In primis la conferma del taglio al cuneo fiscale per i lavoratori titolari di redditi medio-bassi, ma anche l’avvio di un nuovo piano per le famiglie con il fine di favorire la natalità.

Per ricevere via email gli aggiornamenti gratuiti di Informazione Fiscale in materia di fisco, tasse, agevolazioni fiscali e lavoro lettrici e lettori interessati possono iscriversi gratuitamente alla nostra newsletter, un aggiornamento fiscale al giorno via email dal lunedì alla domenica alle 13.00

Iscriviti alla nostra newsletter


Legge di Bilancio 2024, le novità attese: dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti alle famiglie

Non sarà semplice mettere a punto la Legge di Bilancio 2024.

Al Governo spetta il compito di definire le risorse necessarie e di quelle a disposizione, e la richiesta del Presidente del Consiglio così come già indicato dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è che ciascun membro dell’Esecutivo verifichi:

“le risorse attualmente spese, i capitoli di spesa, le misure attualmente finanziate, e valutare eventuali nuove destinazioni delle stesse”.

Dalla Legge di Bilancio 2024 si attende quindi un lavoro di limatura delle misure vigenti, ma anche alcune novità volte a favorire la crescita e supportare le fasce più deboli della popolazione.

Confermato quindi il focus sul taglio del cuneo fiscale, con la previsione del rifinanziamento dell’agevolazione riconosciuta nelle buste paga dei titolari di redditi fino a 35.000 euro, dal valore da 80 a 100 euro mensili, per un costo per lo Stato pari a circa 10 miliardi di euro.

Non solo però rifinanziamenti, ma anche novità volte a favorire la crescita e la natalità. Le famiglie saranno quindi uno dei focus della Legge di Bilancio 2024 e, tra le misure anticipate, si lavora anche ad incentivi per favorire le imprese che assumono madri.

Il lavoro di analisi delle risorse disponibili conta, sul fronte famiglia, un totale di quasi 2 miliardi dell’assegno unico non utilizzati, fondi che potrebbero quindi essere destinati al nuovo pacchetto di misure a sostegno della natalità.

Al capitolo delle misure a sostegno delle nuove nascite si lega quello delle pensioni e, tra le ipotesi più accreditate emerge la conferma di Quota 103 e dell’Ape sociale così come la proroga di Opzione donna.

Dalla Legge di Bilancio 2024 le prime novità anche sulla riforma fiscale, ma sono poche le certezze

C’è poi il capitolo delle riforme, in primis quella del Fisco i cui criteri direttivi sono dettati dalla legge delega approvata in via definitiva il 4 agosto.

Dalla Legge di Bilancio 2024 si attende la messa a terra delle prime novità operative, ma anche su questo fronte il cammino è solo ai primi passi.

Non mancano le ipotesi di un intervento sull’IRPEF già a partire dal prossimo anno: l’idea del Governo è di passare da quattro a tre aliquote.

Lavori in corso anche per la detassazione delle tredicesime e per novità sui premi di produttività e, su quest’ultimo aspetto, l’ipotesi è di prevedere la tassazione agevolata al 5 per cento.

Rientra sempre nel campo delle misure per la riduzione del cuneo fiscale anche l’ipotesi di detassazione dei fringe benefit, con il limite che potrebbe passare a 1.000 euro per tutti, in luogo dei 258,23 euro previsti ad oggi, e con la conferma del tetto a 3.000 euro per i dipendenti con figli.

Ipotesi rateizzazione secondo acconto già a novembre 2023

Potrebbe essere prevista già in vista della scadenza per l’anno in corso la possibilità di rateizzazione del secondo acconto delle imposte sui redditi, misura per la quale non servono coperture.

Il Deputato della Lega Alberto Gusmeroli, padre della norma che riforma le regole per il versamento delle imposte, ritiene certo il rinvio già per l’acconto in scadenza il 30 novembre 2023.

Ancora da definire quindi i requisiti effettivi per beneficiare della rateizzazione del secondo acconto di novembre, ma l’ipotesi è che venga fissato un tetto di fatturato per restringere la platea dei contribuenti interessati sin da subito dalla riforma.

L’appuntamento del 30 novembre di ciascun anno è quindi destinato a saltare, per essere sostituito dalla possibilità di versare l’ammontare dovuto in più quote e dal mese di gennaio dell’anno successivo a quello in cui è presentata la dichiarazione dei redditi.

A mettere nero su bianco il perimetro delle misure attese dalla Manovra sarà la Nota di aggiornamento al DEF, la NaDEF, che il Governo dovrà approvare entro il 27 settembre. Quel che è certo è che si prospetta un autunno caldo e impegnativo.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network