Riforma pensioni tra incertezze e rebus coperture. Ecco le ultime novità

Guendalina Grossi - Pensioni

Le ultime novità nella discussione sulla riforma delle pensioni che sarà inserita nella prossima Legge di Bilancio evidenziano ancora molte incertezze su priorità e coperture.

Riforma pensioni tra incertezze e rebus coperture. Ecco le ultime novità

A pochi giorni dalla presentazione della nuova Legge di Bilancio 2019, il Governo non ha ancora le idee chiare sulle misure da inserire nel nuovo Documento di Economia e Finanza per modificare il sistema previdenziale.

Nonostante in questi giorni il leader della Lega Matteo Salvini abbia annunciato che la Quota 100 verrà introdotta nel nostro ordinamento per tutti - e “senza alcun paletto” - sono ancora molti i punti da chiarire.

Tra questi troviamo il requisito dell’età per andare in pensione anticipatamente poiché la Lega è convinta che sia necessario aver raggiunto i 64 anni di età, mentre i sindacati pensano che bisognerebbe abbassare la soglia minima ai 62 anni di età.

Quello che è certo è che proprio ieri il Ministro dell’economia, Giovanni Tria, in occasione del summit informale dell’Ecofin che si è tenuto a Vienna ha dichiarato che in manovra partiranno tutte le varie riforme tra cui quella relativa al sistema previdenziale, resta solo da capire in quale modo questa sarà attuata.

Novità pensioni: Quota 100 per superare la Legge Fornero ma non per il settore privato

Tra le proposte avanzate del Governo quella più valida per superare la Legge Fornero sembrerebbe essere la Quota 100 che ricordiamo consentirebbe ai lavoratori che hanno 64 anni di età 36 anni di contributi versati di andare in pensione anticipatamente.

Nel corso dei giorni però si è parlato di introdurre la suddetta misura con dei paletti per contenere i costi elevati per l’introduzione della stessa fino ad arrivare al possibile inserimento di Quota 100 in versione light, ovvero di inserire a partire dal 2019 un sistema basato sul solo calcolo contributivo, con conteggio dei versamenti figurativi per un massimo di due annualità per tutti coloro che hanno 64 anni di età.

Sembra dunque quasi certo che sarà la Quota 100 a sostituire la Legge Fornero ma ancora non si è capito se questa misura sarà adottata solo nel settore pubblico o anche in quello privato.

Proprio a questo proposito il presidente della Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti (CNPADC), Walter Anedda, in occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha dichiarato che spera vivamente che l’introduzione della Quota 100 riguardi solo il settore pubblico, in quanto se dovesse riguardare anche il settore privato questa “comporterebbe non pochi problemi”.

Novità pensioni: i sindacati non concordi con il Governo sulle proposte per riformare il sistema previdenziale

I sindacati, che da mesi attendono una risposta definitiva del Governo su come superare la Legge Fornero, non concordano con le proposte avanzate dall’Esecutivo.

Maurizio Landini, per esempio, pochi giorni fa a Palermo ha dichiarato che il tema della riforma previdenziale è un punto centrale sul quale lavorare per cercare di superare la Legge Fornero e consentire così ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente.

Secondo l’ex segretario della Fiom, il requisito minimo d’età per andare in pensione anticipata dovrebbe essere quello dei 62 anni di età, non dei 64 come propone il Governo.

Infine, Landini, ha chiarito che sarebbe importante estendere la Quota 41 a tutti i lavoratori in modo tale da consentire a tutti di poter andare in pensione una volta raggiunti i 41 anni di contributi versati a prescindere dal requisito anagrafico.

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