Riforma pensioni: possibile l’introduzione della Quota 100 light

Guendalina Grossi - Pensioni

A pochi giorni dalla scadenza per la presentazione del Documento di Economia e Finanza revisionato, il Governo sta pensando di introdurre la Quota 100 light per superare la legge Fornero.

Riforma pensioni: possibile l'introduzione della Quota 100 light

Sono giorni intensi per il Governo che a fine mese dovrà presentare il nuovo Documento di Economia e Finanza.

In vista della scadenza l’esecutivo dovrà quindi prendere una decisione definitiva sulla misura da adottare per superare la legge Fornero.

Tra le varie proposte c’è quella della Quota 100 che prevede la possibilità di andare in pensione anticipata, una volta raggiunti i 64 anni di età e 36 anni di contributi versati.

Visti i costi elevati che richiederebbe l’introduzione della suddetta misura però, il Governo sta pensando di introdurre la Quota 100 in versione light.

Riforma pensioni, ultime novità: cosa prevede la Quota 100 in versione light?

Visti gli elevati costi per l’introduzione della Quota 100, il Governo sta pensando di spalmare la riforma nel corso degli anni a partire dal 2019.

In pratica, a partire dal 2019 potrebbe essere inserito un sistema basato sul solo calcolo contributivo e conteggio dei versamenti figurativi per un massimo di due annualità per tutti coloro che hanno 64 anni di età.

Questa versione consentirebbe, infatti, di restare sui 4 miliardi di euro e di andare in pensione anticipatamente a prescindere dal raggiungimento dei 41 anni di contribuzione.

Questa soluzione rimane per ora solo una possibile opzione per riformare il sistema previdenziale e consentire a coloro che ne hanno diritto di andare in pensione anticipatamente.

Riforma pensioni, ultime notizie: Quota 100 dannosa per giovani e anziani per Elsa Fornero

Elsa Fornero, ex Ministro del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in un intervista al Sole 24 ore ha criticato duramente la Quota 100, poiché secondo lei questa misura non aiuterebbe né gli anziani né i giovani.

L’ex Ministro Fornero ha, infatti, spiegato che aumentando il periodo contributivo si accontenterebbero più gli uomini rispetto alle donne poiché queste vantano meno anni di contributi.

Inoltre l’introduzione della Quota 100, secondo Elsa Fornero, andrebbe a sfavorire i giovani che in futuro dovranno pagare i costi per l’inserimento di questa misura nel nostro ordinamento.

Anche il direttore di Adapt, Michele Tiraboschi, è d’accordo con la Fornero sul fatto che l’introduzione della Quota 100 sarebbe sfavorevole per i giovani. Tiraboschi ha infatti dichiarato che:

Quota cento può andare bene oggi ma non per i più giovani che con carriere discontinue fatte di lavori temporanei e intermittenti non riusciranno a raggiungere contributi sufficienti.”

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