Professionisti, sì alla pensione unica: cosa cambia con la ricongiunzione tra Gestione separata e Casse

Giuseppe Guarasci - Pensioni

Professionisti con pensione unica: il Ministero del Lavoro legittima la ricongiunzione dei contributi tra Gestione separata INPS e casse di previdenza di categoria. Cosa cambia e quali le alternative

Professionisti, sì alla pensione unica: cosa cambia con la ricongiunzione tra Gestione separata e Casse

Professionisti, via libera alla ricongiunzione dei contributi e alla pensione unica.

Il Ministero del Lavoro legittima la tanto dibattuta ricongiunzione dei versamenti effettuati presso la Gestione separata e le Casse di previdenza di categoria.

La nota pubblicata il 21 novembre spiana la strada alla possibilità di unificare i contributi, sciogliendo i nodi di una querelle che negli anni ha visto contrapporsi l’INPS e la Cassazione.

Professionisti, sì alla ricongiunzione tra Gestione separata INPS e Casse

La notizia pubblicata il 21 novembre rappresenta un punto di svolta per quel che riguarda le carriere dei professionisti. Con la ricongiunzione dei contributi diventa più semplice la costruzione della propria pensione, senza più il problema di “buchi contributivi” e di discontinuità di carriera.

Le somme pagate alla Gestione separata INPS potranno essere riunite con quelle versate verso le Casse professionali, in entrata o in uscita.

Sarà possibile ricongiungere i contributi:

  • verso la Gestione separata INPS da altre gestioni previdenziali;
  • dalla Gestione separata INPS verso altre gestioni, comprese le Casse professionali.

Lo scopo principale della ricongiunzione è quello di ottenere una pensione unica (e non più quote separate) calcolata sulla base di tutti i contributi versati, come se l’intera carriera fosse stata svolta sotto un unico Ente.

Come ben spiegato dal Ministero, la ricongiunzione dei contributi da e verso la Gestione separata INPS è stata di fatto bloccata in precedenza, alla luce del sistema interamente contributivo di calcolo e a differenza della transizione in corso dal retributivo per le altre gestioni.

La Corte di Cassazione ha più volte smentito la posizione dell’INPS, ribadendo che non esiste alcun divieto di legge per la ricongiunzione dei contributi versati alla Gestione Separata con quelli versati alle Casse Professionali (e viceversa).

Quella che si chiude con la pronuncia del Ministero del Lavoro, alla quale dovrebbe seguire a breve una specifica circolare applicativa dell’Istituto, è quindi una questione dibattuta da tempo e che si lega al metodo differente di valorizzazione dei contributi ai fini pensionistici.

Compiuto ormai erga omnes il passaggio al contributivo, non sussistono più i motivi che negli anni hanno tenuto la Gestione separata “isolata” dalle altre forme di ricongiunzione.

Una pensione unica: con la ricongiunzione più chiara la storia contributiva

La ricongiunzione permette di valorizzare l’intera storia contributiva del contribuente. Per i professionisti si tratta di una possibilità importante, anche considerando i periodi che precedono l’iscrizione alla Cassa di categoria.

La possibilità di trasferire tutti i contributi versati in diverse gestioni (Gestione Separata e Cassa) in un’unica gestione di destinazione, consente quindi di poter contare su una pensione calcolata e liquidata da un unico Ente, sulla base della propria intera posizione contributiva.

Viene quindi meno il problema delle lacune, e la carriera lavorativa potrà esse considerata unitaria ai fini pensionistici.

Ricongiunzione, cumulo e totalizzazione, simili solo all’apparenza

La ricongiunzione si affianca e non sostituisce le opzioni già a disposizione di totalizzazione e cumulo dei contributi.

Ricongiunzione, cumulo e totalizzazione sono i tre strumenti principali a disposizione di chi ha versato contributi in diverse gestioni previdenziali (INPS, Casse Professionali, ecc.) e desidera ottenere un’unica prestazione pensionistica.

Sebbene abbiano tutti lo scopo di unificare i contributi, differiscono in aspetti fondamentali: il costo, l’effetto sui contributi e il metodo di calcolo della pensione finale.

La ricongiunzione è lo strumento più completo: consente di trasferire in toto i contributi versati, confluendo quindi in un’unica gestione. Generalmente ha un costo alto, ma conserva il vantaggio di poter beneficiare di una pensione unitaria calcolata sulla base delle regole del fondo di destinazione, permettendo pertanto di valorizzare l’intera carriera lavorativa.

Il cumulo contributivo è lo strumento più recente introdotto per garantire l’unificazione senza costi. È gratuito per il lavoratore, ma non porta al “trasferimento fisico” dei contributi: le quote versate restano nelle gestioni di appartenenza, e pur potendo beneficiare di un’unica pensione, ogni Ente calcola la somma a proprio carico secondo le proprie regole. Di fatto quindi i periodi vengono sommati solo per il diritto (es. 20 anni di contributi), ma per la misura (l’importo) si applica il pro-rata.

C’è poi la totalizzazione, strumento anch’esso gratuito e che comporta il calcolo della pensione interamente con il metodo contributivo, anche per i periodi precedenti il 1996. Una nota dolente che rende questa via per l’unificazione dei contributi meno vantaggiosa e quindi come opzione residuale.

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