Modello 730 precompilato 2023: i passi per l’invio fai da te, dal controllo dei dati alla scadenza

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Il modello 730 precompilato 2023 può essere presentato online direttamente dal contribuente. Ancora un mese a disposizione per l'invio fai da te, ma è necessario prestare particolare attenzione ai dati inseriti per evitare di commettere errori. Le indicazioni utili in vista della scadenza di fine settembre

Modello 730 precompilato 2023: i passi per l'invio fai da te, dal controllo dei dati alla scadenza

Modello 730 precompilato 2023 al centro degli appuntamenti fiscali post feriali: è tempo di procedere con la verifica, la modifica e l’invio qualora si optasse per il fai da te.

Disponibile dal mese di maggio, la dichiarazione dei redditi precompilata si avvicina al capolinea, con la scadenza fissata al 30 settembre per i lavoratori dipendenti e i pensionati che possono avvalersene.

La possibilità di fare il modello 730 precompilato direttamente online comporta la necessità per il contribuente di prestare particolare attenzione ai dati precaricati dal Fisco: da quelli reddituali fino alle spese detraibili.

Ecco quindi quali sono i passi necessari per muoversi in autonomia e procedere con la trasmissione del modello 730 precompilato.

Modello 730 precompilato 2023: i passi per l’invio fai da te, dal controllo dei dati alla scadenza

L’accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata online, mediante le credenziali SPID, CIE o CNS è il primo fondamentale passo da compiere per poter procedere con la visualizzazione delle informazioni predisposte dal Fisco.

L’home page del portale dell’Agenzia delle Entrate schematizza i successivi passi e, in primis, è sulla visualizzazione dei dati che il contribuente che sceglie l’invio fai da te del modello 730 precompilato 2023 dovrà soffermarsi in maniera approfondita.

La sezione “Visualizza i tuoi dati” consente quindi al contribuente di prendere visione delle informazioni utilizzate per predisporre la dichiarazione precompilata, ossia i dati relativi a redditi, spese detraibili o deducibili, versamenti, acconti o eccedenze presenti in Anagrafe Tributaria e comunicati da soggetti terzi.

Sono 11 le voci specifiche che sarà necessario controllare con cura:

  • Certificazione Unica;
  • Familiari a carico;
  • Redditi dei terreni;
  • Redditi dei terreni;
  • Redditi dei fabbricati;
  • Redditi di lavoro dipendente e assimilati;
  • Altri redditi;
  • Oneri e spese;
  • Dichiarazione dei redditi dell’anno precedente;
  • Acconti, ritenute, eccedenze ed altri dati;
  • Crediti di imposta.

Espandendo le singole voci sarà quindi possibile visualizzare punto per punto i dati utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per la messa a punto del modello 730 precompilato 2023.

Particolare attenzione alla Certificazione Unica: chi sceglie il fai da te dovrà controllare in maniera accurata le informazioni reddituali utilizzate dall’Agenzia delle Entrate, ma anche a titolo di esempio quelle relative al sostituto d’imposta che sarà successivamente chiamato ad effettuare le operazioni di rimborso o conguaglio a debito IRPEF.

Modello 730 precompilato 2023: accettare senza modifiche o modificare i dati

È la scelta del modello da utilizzare il passo successivo previsto. Il portale della precompilata consente di trasmettere online sia il modello 730 che Redditi PF.

Il contribuente è guidato nella scelta tramite un sistema che mediante alcune domande consente di individuare la dichiarazione più adatta alla propria condizione.

Per lavoratori dipendenti e pensionati è il modello 730 precompilato quello più idoneo, che a differenza del modello Redditi potrà essere anche accettato così come predisposto dall’Agenzia delle Entrate.

Un’apposita sezione, denominata “Accetta il 730 e invia” consente quindi di trasmettere il modello 730 precompilato senza modifiche, se tutti i dati sono completi e corretti, verificando preventivamente i dati del coniuge e la propria residenza, quelli del sostituto d’imposta e scegliendo la destinazione dell’8, 5 e 2 per mille IRPEF.

In questa ipotesi sono previsti vantaggi sui controlli e in particolare non verranno effettuate successive verifiche sui documenti delle spese detraibili forniti da soggetti terzi all’Agenzia delle Entrate, quali ad esempio le spese sanitarie o quelle scolastiche.

In caso di dati mancanti o errori riscontrati nella fase di controllo, sarà invece necessario procedere con la modifica o l’integrazione della dichiarazione. Le semplificazioni previste in questo caso riguardano la ricerca delle sezioni sulle quali intervenire e mediante la funzionalità “Cerca i campi della dichiarazione” sarà possibile individuare quelle di proprio interesse e quindi il quadro da compilare.

Dopo aver inserito i dati mancanti e controllato quelli già presenti, quali ad esempio quelli relativi al sostituto d’imposta, sarà quindi possibile procedere con l’invio del modello 730 precompilato.

La scadenza è il 30 settembre 2023

È un’operazione meticolosa quella della predisposizione in autonomia del modello 730 precompilato, anche alla luce di un sistema fiscale che è tutt’altro che alla portata di cittadino.

Basti pensare alle oltre 500 pagine di istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate in merito alla dichiarazione dei redditi 2023, che rendono non agevole per tutti l’operazione precompilata.

In caso di dipendenti o pensionati senza particolari situazioni reddituali o senza particolari spese da portare in detrazione risulta più semplice percorrere la strada del fai da te. Diverso è però per chi ha, ad esempio, detrazioni ripartite in più anni, diverse fonti di reddito o deve indicare spese detraibili non già indicate dall’Agenzia delle Entrate.

In questo caso, per evitare di commettere errori, il consiglio è di rivolgersi a professionisti quali CAF o commercialisti.

In ambedue le ipotesi c’è ancora poco tempo a disposizione: la scadenza ultima è fissata al 30 settembre 2023, sia in caso di invio online che qualora si scegliesse di avvalersi dell’assistenza fiscale di professionisti.

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