Rimborso IRPEF modello 730/2023: quando arriva?

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Rimborso IRPEF modello 730/2023: quando arriva? Il calendario delle date per lavoratori dipendenti e pensionati

Rimborso IRPEF modello 730/2023: quando arriva?

Rimborso IRPEF modello 730/2023 alle battute finali.

Quando arriva il rimborso fiscale della dichiarazione dei redditi? Due le tempistiche previste, differenziate per lavoratori dipendenti e pensionati.

In ambedue i casi non cambia la regola generale: la data di pagamento del rimborso IRPEF si lega a quella di invio del modello 730/2023.

I primi a ricevere il rimborso in busta paga sono stati i dipendenti che hanno inviato il modello 730 entro il 31 maggio: l’importo è stato riconosciuto già nel mese di luglio, mentre ad agosto hanno percepito le somme spettanti i pensionati che hanno rispettato la stessa scadenza.

Gli ultimi a ricevere il rimborso IRPEF saranno coloro che invieranno il modello 730 a ridosso della scadenza, fissata al 2 ottobre (il 30 settembre cade di sabato). L’erogazione delle somme emerse dal prospetto di liquidazione avverrà a partire dal mese di ottobre.

Rimborso IRPEF modello 730/2023: quando arriva? Il calendario delle date

Il rimborso IRPEF emerso a seguito della presentazione del modello 730 arriva generalmente con la retribuzione del mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ossia il calcolo del credito spettante o del debito d’imposta dovuto.

È più lunga l’attesa per i pensionati: le operazioni di conguaglio sono effettuate dal secondo mese successivo all’invio.

I tempi da tenere a mente sono scanditi dall’articolo 16-bis del decreto Fiscale n. 124/2019 che fissa al 31 maggio la prima scadenza da monitorare.

In tal caso, entro il 15 giugno i datori di lavoro hanno ricevuto i prospetti di liquidazione relativi ai modelli 730 presentati entro il termine del 31 maggio. Una tempistica che ha quindi consentito di erogare il rimborso già nella busta paga nel mese di luglio.

L’attesa si allunga in caso di trasmissione in data successiva.

Modello 730/2023, quando arriva il rimborso IRPEF in busta paga

Il prospetto di liquidazione che consente di gestire le operazioni conseguenti alla presentazione della dichiarazione dei redditi è messo a disposizione del sostituto d’imposta entro le seguenti date:

  • 15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;
  • 29 giugno per quelle presentate dal 1° al 20 giugno;
  • 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre.

Da maggio e fino al mese di settembre i datori di lavoro sono quindi chiamati a gestire in busta paga gli accrediti e gli addebiti IRPEF dei propri dipendenti. Stessa cosa anche per gli enti pensionistici, per i quali però le operazioni di conguaglio partono dal mese di agosto.

Scadenza per l’elaborazione del prospetto di liquidazionePresentazione del modello 730/2023
15 giugno entro il 31 maggio
29 giugno dal 1° al 20 giugno
23 luglio dal 21 giugno al 15 luglio
15 settembre dal 16 luglio al 31 agosto
30 settembre dal 1° al 30 settembre

L’importo del credito emerso dal prospetto di liquidazione è quindi erogato dal datore di lavoro con la prima retribuzione utile, e dall’ente pensionistico entro il secondo mese successivo.

Chi invierà il modello 730 a ridosso della scadenza riceverà quindi il rimborso IRPEF spettante con la busta paga di ottobre per quel che riguarda i dipendenti, o con il cedolino INPS di novembre per i pensionati.

Rimborso IRPEF modello 730/2023: attesa più lunga in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate

Non sempre le operazioni di conguaglio a credito sono rapide. Ci sono infatti specifiche fattispecie per le quali i tempi si allungano, e riguardano i casi in cui vengono effettuati controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Con il provvedimento del 9 giugno sono stati stabiliti i cosiddetti elementi di incoerenza, ossia situazioni anomale che richiedono verifiche più approfondite.

Si tratta ad esempio dei casi in cui il modello 730 precompilato viene modificato per importi rilevanti rispetto agli anni passati o, ad esempio, se si modificano le informazioni predisposte attingendo dai dati della Certificazione Unica.

Controlli approfonditi anche per i rimborsi IRPEF di importo superiore a 4.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate ha quattro mesi di tempo per i controlli preventivi e i tempi per l’accredito del rimborso IRPEF si allungano notevolmente. Ci si potrà quindi trovare a dover attendere fino a sei mesi dopo la scadenza del 30 settembre, termine di invio del modello 730/2023.

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