Detassazione premi di produttività in versione potenziata anche per il 2024: imposta sostitutiva al 5 per cento anche per il prossimo anno. A prevederlo è il Disegno di Legge di Bilancio che dovrà essere approvato nella sua versione definitiva entro fine anno. Nell'anno che sta per concludersi potenzialmente interessati circa 1,6 milioni di lavoratrici e lavoratori

Arriva anche per il 2024 la conferma della detassazione dei premi di produttività, che permette di applicare un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali con un’aliquota del 5 per cento anziché del 10 per cento.
Quest’anno, da gennaio a ottobre, circa 1,7 milioni di dipendenti i potenziali destinatari di questa forma di flat tax.
Resta ridotto il peso della tassazione sui bonus riconosciuti a lavoratori e lavoratrici nel rispetto di specifici parametri e precise procedure.
A prevederlo è il Disegno di Legge di Bilancio. Per l’ok definitivo sulla misura, così come su tutte le novità previste dalla Manovra, sarà necessario attendere il via libera sul testo da parte di entrambi i rami del Parlamento che dovrà arrivare entro fine anno. Secondo i dati forniti dal Senato nella relazione tecnica, gli effetti in termini di minore gettito ammontano a 229 milioni di euro circa.
Premi di produttività, verso una detassazione potenziata anche per il 2024
Sicuramente non si tratta di una misura universale, ma ridurre l’aliquota dal 10 al 5 per cento ha portato, in quest’anno, a una crescita dei depositi dei contratti che permettono di riconoscere i bonus ai dipendenti con una tassazione agevolata. E il Governo prosegue sulla strada tracciata dall’ultima Manovra approvata.
In base a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, che ha introdotto l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, per beneficiare della detassazione, è necessario che i bonus siano erogati “in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81” e in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili in base ai criteri stabiliti dai contratti collettivi in base a precisi indicatori.
Nell’ultimo anno, secondo i dati forniti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a inizio ottobre, i contratti di produttività depositati sono passati da circa 6.000 a circa 8.000.
“I risultati raggiunti confermano la bontà dell’investimento effettuato nella scorsa legge di bilancio. Ora necessario dare continuità alla misura per permettere alla contrattazione di farne uso su più larga scala.”
Ha dichiarato la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali.
La detassazione dei premi di produttività, così come prevista fine a fine anno, entra nel pacchetto di misure proposte da Marina Calderone per la prossima Legge di Bilancio.
Bonus produttività 2023 | |
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Aliquota dell’imposta sostitutiva | 5 per cento |
Soglia di applicabilità | 3.000 euro (4.000 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nella organizzazione del lavoro) |
Limite di reddito | 80.000 euro |
Regole per l’erogazione dei premi | In esecuzione di contratti aziendali o territoriali e in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili in base ai criteri stabiliti dai contratti collettivi |
Verso la Legge di Bilancio 2024: conferme per la detassazione dei premi di produttività
All’orizzonte, tra le misure che toccano Fisco e Lavoro, quindi c’è anche la conferma dell’aliquota ridotta da applicare ai bonus ai dipendenti che è stata messa in campo per quest’anno.
Di fatto si tratta di un potenziamento di un’agevolazione già esistente. L’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali è stata introdotta dalla Legge di Stabilità del 2016 e rivista da quella dell’anno successivo.
La tassazione agevolata si applica ai premi fino a 3.000 euro, che vengono riconosciuti ai lavoratori e alle lavoratrici del settore privato che hanno registrato nell’anno precedente un reddito di lavoro dipendente fino a 80.000 euro.
Il limite per l’applicazione della detassazione sale a 4.000 euro quando c’è il coinvolgimento paritetico dei dipendenti nell’organizzazione del lavoro.
Mentre a regime si applica un’aliquota pari al 10 per cento, la Legge di Bilancio 2023 ha previsto un’aliquota del 5 per cento. E allo stesso tempo ha fissato anche la scadenza del 31 dicembre per l’applicazione: nel cantiere della prossima Legge di Bilancio è entrata fin da subito l’intenzione di estendere le stesse regole anche per il 2024.
Dalla teoria alla pratica il percorso è ancora lungo ma nel Disegno di Legge di Bilancio, punto di partenza per l’approvazione della prossima Manovra, c’è spazio anche per un altro anno di premi di produttività detassati.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Premi di produttività, verso una detassazione potenziata anche per il 2024