Forfettari, è l’ora della flat tax: in scadenza saldo 2024 e primo acconto 2025

Per le partite IVA in regime forfettario è in arrivo l'appuntamento con la flat tax. Dopo la proroga, è tempo di versare saldo 2024 e primo acconto 2025 dell'imposta sostitutiva

Forfettari, è l'ora della flat tax: in scadenza saldo 2024 e primo acconto 2025

Forfettari alla cassa: è in arrivo la scadenza del saldo 2024 e del primo acconto 2025 dell’imposta sostitutiva.

Per effetto della proroga dei versamenti risultanti dalla dichiarazione dei redditi 2025, prevista dal DL Fiscale n. 84/2025, il termine ultimo per pagare la flat tax è fissato al 21 luglio.

Sarà possibile rateizzare il conto dovuto fino a dicembre, così come differire il primo versamento dopo la pausa estiva applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento.

Ai fini del calcolo è bene ricordare che l’imposta sostitutiva dovuta dai forfettari è pari al 15 per cento, da applicare alla base imponibile determinata sulla base del coefficiente di redditività previsto per il codice ATECO dell’attività svolta. Per le nuove partite IVA, nei primi cinque anni di attività, la flat tax scende al 5 per cento.

Forfettari, scadenza il 21 luglio o il 20 agosto per saldo e primo acconto 2025 dell’imposta sostitutiva

L’imposta sostitutiva dovuta dalle partite IVA che applicano il regime forfettario, così come per chi è ancora nell’ormai residuale regime dei minimi, si paga entro gli stessi termini previsti per l’IRPEF.

Di base a giugno è previsto il primo appuntamento dell’anno, al quale segue quello fissato alla fine di novembre. Il calendario dei termini da rispettare è stato riscritto per il 2025, per effetto della proroga delle imposte prevista per ISA e forfettari dal DL Fiscale n. 84/2025.

La prima scadenza da annotare in relazione al saldo 2024 e al primo acconto 2025 dell’imposta sostitutiva del 15 o del 5 per cento è quindi fissata al 21 luglio. A cascata slitta anche il termine da rispettare per i pagamenti con maggiorazione dello 0,40 per cento e, in sostanza, ci sarà tempo fino al 20 agosto.

La proroga della scadenza di versamento riguarda anche l’imposta sostitutiva dovuta da chi ha aderito al concordato preventivo biennale.

Si ricorda, in linea generale, che per i versamenti si devono rispettare le seguenti regole:

  • per un importo inferiore a 51,65 euro l’acconto non è dovuto;
  • per un importo compreso tra 51,65 e 257,52 euro l’acconto deve essere pagato in un’unica soluzione entro il 30 novembre;
  • per un importo superiore a 257,52 euro occorre procedere al versamento in due rate:
    • primo acconto entro il 30 giugno, quest’anno entro il 21 luglio;
    • secondo acconto entro il 30 novembre.

Saldo e primo acconto 2025 anche a rate: le scadenze per le partite IVA forfettarie

Resta confermata la possibilità di dilazionare l’importo dovuto fino al termine ultimo del 16 dicembre, secondo il seguente piano aggiornato:

Partite IVA beneficiarie della proroga al 21 luglio 2025:

RATAVERSAMENTOINTERESSI %VERSAMENTO (*)INTERESSI %
21 Luglio 0,00 20 agosto 0,00
20 agosto 0,18 16 settembre 0,18
16 settembre 0,51 16 ottobre 0,51
16 ottobre 0,84 17 novembre 0,84
17 novembre 1,17 16 dicembre 1,17
16 dicembre 1,50

(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento

Imposta sostitutiva minimi e forfettari, calcolo con metodo storico o previsionale

Al netto della rivisitazione al calendario delle scadenze, non cambiano le vie per il calcolo delle imposte dovute.

Con il metodo storico, il calcolo dell’imposta si fa prendendo come riferimento l’imposta sostitutiva versata nell’anno precedente.

Adottando il metodo previsionale invece, il calcolo degli acconti viene effettuato sulla base di una previsione del reddito nell’anno in corso. Se il contribuente prevede un reddito inferiore rispetto al periodo d’imposta precedente, gli acconti sono pagati in misura inferiore.

Si tratta quindi di un metodo utile ma anche rischioso: se si paga meno di quanto emergerà successivamente a chiusura d’anno, verrà applicata la sanzione per omesso versamento pari al 25 per cento.

Minimi e forfettari: i codici tributo da inserire nel modello F24

Per provvedere al versamento dell’imposta sostitutiva si dovrà utilizzare il modello F24. Dovranno essere inseriti i codici tributo di riferimento per il saldo e l’acconto 2025.

Regime dei minimi
VersamentoCodice tributo
Primo acconto 1793
Secondo acconto o unica soluzione 1794
Saldo dell’anno precedente 1795

I contribuenti che applicano il regime forfettario dovranno invece utilizzare quelli riportati nella seguente tabella riassuntiva.

Regime forfettario
VersamentoCodice tributo
Primo acconto 1790
Secondo acconto o unica soluzione 1791
Saldo dell’anno precedente 1792

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