ATECO 2025 multiattività e accesso al CPB

Salvatore Cuomo - Dichiarazione dei redditi

Il particolare caso di contribuente esercente una multiattività esclusa da ISA che grazie alla nuova classificazione ATECO 2025 ha ora la possibilità di accedere al concordato preventivo biennale

ATECO 2025 multiattività e accesso al CPB

Vi è una diffusa considerazione tra gli operatori professionali che l’impatto dei codici ATECO 2025 sul CPB sia di fatto nullo ma in effetti non è così ed il caso segnalato da un collega ha dato l’opportunità di approfondire ed analizzare cosa in effetti prevedono le norme e la prassi riguardo il tema qui analizzato.

Partiamo dai requisiti di accesso al concordato ed all’articolo 10 del Dlgs n. 13/2024 leggiamo che:

“1. I contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che applicano gli indici sintetici di affidabilità di cui all’ articolo 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, accedono al concordato preventivo biennale secondo le modalità indicate nel presente titolo …”

ISA e multiattività

Il caso segnalato riguarda un contribuente che svolge una attività classificata e ripartita in due distinti codici ATECO 2007, applicati fino al periodo di imposta 2023, ricadenti in due modelli ISA differenti e considerando che ai fini della prevalenza nessuna delle due attività aveva una incidenza non superiore al 30 per cento si è trovato fino allo scorso anno escluso dalla applicazione del modello ISA dell’attività prevalente, come infatti se ne può avere riprova anche leggendo le istruzioni ISA 2025 al punto 2.3 della parte generale:

“Sono esclusi dall’applicazione degli ISA: …

f) i contribuenti che esercitano due o più attività d’impresa, non rientranti nel medesimo ISA, qualora l’importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività non rientranti tra quelle prese in considerazione dall’ISA relativo all’attività prevalente, comprensivi di quelli delle eventuali attività complementari previste dallo specifico ISA, superi il 30 per cento dell’ammontare totale dei ricavi dichiarati …”

Quest’anno però qualcosa è cambiato, i nuovi codici ATECO 2025 hanno previsto non solo l’introduzione di nuove attività codificate ma anche la rivisitazione della precedente classificazione con modifiche che hanno comportato una diversa suddivisione e ripartizione con spacchettamenti come pure, al contrario, accorpamenti di attività prima distintamente individuate comportando un cambio “di carattere amministrativo” della codifica dell’attività svolta.

L’effetto ATECO 2025 sull’esercizio 2024

Intanto va sottolineato, come peraltro i professionisti della materia hanno potuto verificare già nel mentre della compilazione dei modelli redditi 2025, che la nuova tabella di classificazione ATECO 2025 sostituisce la precedente versione ATECO 2007, ed è già adottata a partire dal 1° aprile 2025 negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate esplicando il suo effetto pratico anche per l’individuazione del modello ISA già con il modello redditi 2025 per il periodo di imposta 2024, come peraltro riportato sempre dalle istruzioni ISA 2025 parte generale al punto 4.1.4:

“Per l’individuazione dell’ISA corrispondente all’ “attività prevalente” esercitata si può fare riferimento alla TABELLA 1 allegata alle presenti istruzioni, contente l’elenco degli indici sintetici di affidabilità fiscale in vigore per il periodo d’imposta 2024 e delle relative attività economiche (classificazione ATECO 2025).”

Nell’adoperarsi per rinvenire il codice dell’attività prevalente del contribuente prima citato, consultando la tabella sopra citata è emerso che l’attività svolta, prima suddivisa in più codici ATECO 2027 e distinti modelli ISA, ricade ora in un unico Codice ATECO 2025 con il conseguente effetto di poter compilare ed applicare il nuovo modello ISA ad esso abbinato già per il periodo di imposta 2024 e così ottenere la formulazione della proposta di concordato preventivo biennale biennio 2025/2026, non dovendo e ne potendo considerare il cambio di codice quale inizio di una nuova attività e conseguente applicazione della esclusione dall’applicazione del modello ISA previsto in tali casi.

Una constatazione indirettamente avvalorata da un passaggio finale di una Faq del 28 maggio scorso, ripresa dalla circolare n. 9/2025 della stessa Agenzia delle Entrate, nella quale è affermato che la variazione del codice attività e del modello ISA dovuta all’applicazione della classificazione ATECO 2025:

“… non è conseguente a una modifica sostanziale dell’attività esercitata.”

Un esito molto interessante derivante dalla mera applicazione della nuova codifica da parte del contribuente che invece, in costanza attività e della precedente classificazione ATECO 2007, non avrebbe avuto neanche quest’anno la possibilità di ricevere la proposta concordataria.

Ora potrà, invece, valutare se accedere o meno al CPB.

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