ADI e SFL: in arrivo maggiori controlli

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

INPS e Corte dei Conti firmano un nuovo protocollo per un maggiore controllo preventivo per le prestazioni di ADI e SFL

ADI e SFL: in arrivo maggiori controlli

Maggiori controlli in arrivo per le prestazioni di assegno di inclusione (ADI) e supporto per la formazione e il lavoro (SFL).

Il nuovo protocollo firmato da INPS e Corte dei Conti mira a potenziare il contrasto alle percezioni indebite delle due prestazioni.

L’obiettivo è quello di rafforzare i sistemi di controllo preventivo, implementando le verifiche in modo da accertare anche le eventuali responsabilità che potranno derivare da un uso improprio delle risorse destinate ai più fragili.

ADI e SFL: in arrivo maggiori controlli

Il Presidente dell’INPS, Gabriele Fava, e il Procuratore generale della Corte dei Conti, Pio Silvestri, hanno firmato oggi il nuovo protocollo di intesa per il contrasto alla percezione indebita dell’assegno di inclusione e dei contributi legati al supporto per la formazione e il lavoro.

L’obiettivo è quello di potenziare i controlli per evitare che a beneficiare delle prestazioni dedicate ai più fragili possano essere persone che non ne hanno diritto.

L’accordo ha una durata biennale e prevede la collaborazione attiva di Carabinieri e Guardia di Finanza e nasce, si legge nel comunicato stampa diffuso nel pomeriggio, dalla necessità di rafforzare i sistemi di controllo preventivo nell’ambito dei sussidi economici a contro la povertà. Lo si farà anche accertando le eventuali responsabilità che potranno derivare da un uso improprio delle risorse destinate ai più fragili.

Oltre al potenziamento delle attività di vigilanza in generale, il protocollo prevede anche l’adozione da parte dell’INPS di tecnologie innovative.

A questo proposito, ha spiegato Fava, un elemento chiave è rappresentato dallo scambio di informazioni semestrale con la Corte dei conti, così da consentire anche alle procure regionali di intervenire contro i pagamenti indebiti.

In questo modo, si consentirà un monitoraggio continuo dei sistemi di controllo sull’erogazione dell’ADI e del SFL, facilitando l’identificazione di irregolarità e frodi.

Come indicato nel documento, la collaborazione tra INPS, Procura generale della Corte e Forze dell’Ordine sarà cruciale per potenziare le azioni di recupero delle risorse percepite indebitamente e per elevare il livello di garanzia per una gestione più attenta e responsabile delle prestazioni assistenziali, assicurando che le risorse pubbliche siano destinate a chi ne ha realmente bisogno.

“Questo protocollo rappresenta una svolta culturale e operativa. Non si limita a rafforzare i controlli ex post, introduce modelli strutturati di verifica preventiva, collaborazione sistematica tra INPS, Corte dei Conti e Forze dell’Ordine, condivisione di dati, e soprattutto un salto di qualità nel presidio delle risorse pubbliche. Ogni euro erogato ingiustamente è un euro sottratto a chi ne ha davvero bisogno.”

Queste le dichiarazioni del Presidente INPS, Gabriele Fava.

ADI: in arrivo il contributo extra per compensare il mese di sospensione dopo il rinnovo

Per quanto riguarda l’assegno di inclusione, ricordiamo che a giugno sono terminati i 18 mesi di fruizione previsti dalla normativa per chi ha comminato ricevere il pagamento da gennaio 2024.

Chi si trova in questa situazione deve chiedere il rinnovo per poter continuare a beneficiare del sostegno economico per un altro anno.

L’INPS, come annunciato nei giorni scorsi, sta provvedendo ad inviare a tutti gli interessati un SMS con dettagli e istruzioni da seguire.

La normativa prevede, però, un mese di sospensione tra la scadenza dei 18 mesi di fruizione e il primo pagamento dopo il rinnovo. Inviando la domanda a luglio, quindi, il primo pagamento arriverebbe ad agosto.

Per evitare l’interruzione dei pagamenti nel mese di sospensione, è stato proposta l’introduzione di un contributo straordinario.

Non ci sono ancora dettagli sull’importo di tale contributo e se sarà pari alla mensilità di ADI non erogata oppure no.

Né tantomeno si conosce la data di erogazione del sussidio. La norma, infatti, è stata inserita con un emendamento al decreto Fiscale attualmente in Parlamento per la conversione in legge e dovrà prima di tutto concludersi l’iter parlamentare del provvedimento.

Il contributo dovrebbe in ogni caso arrivare entro la fine del mese per ottenere lo scopo che si prefigge, cioè evitare che chi beneficia dell’ADI da gennaio 2024 e chiede il rinnovo si ritrovi senza il pagamento della mensilità di luglio.

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