Presentati i dati della Relazione annuale INAIL su infortuni e malattie professionali

Gli infortuni sul lavoro restano stabili mentre il dato sulle malattie professionali è il più altro da 50 anni a questa parte.
A delineare il quadro della situazione è la Relazione annuale INAIL 2024, con i dati aggiornati al 30 aprile 2025.
Il rapporto presentato nella giornata di ieri, oltre alla situazione relativa alle denunce di infortunio e malattia, traccia il bilancio delle principali attività svolte dall’Istituto negli ambiti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti.
Infortuni sul lavoro stabili, ma aumentano le malattie professionali
L’INAIL ha presentato ieri la Relazione annuale 2024, con i dati sull’andamento infortunistico e le principali iniziative realizzate dall’Istituto sui fronti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti.
La fotografia scattata al 30 aprile 2025 mostra per il 2024 una sostanziale stabilità delle denunce di infortunio.
Si registra un lieve aumento dello 0,4 per cento rispetto all’anno precedente (da 590.000 a 593.000 casi), imputabile, però, alla componente degli studenti, che per la prima volta accedevano all’assicurazione.
Le denunce nel comparto hanno raggiunto quota 78.000, di cui 2.100 nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).
Per quanto riguarda, invece, la generalità dei lavoratori e lavoratrici le denunce sono invece diminuite dell’1 per cento, da 519.000 a 515.000. I casi mortali denunciati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023: in lieve calo tra i lavoratori (da 1.193 a 1.189), ma in aumento tra gli studenti (da 8 a 13, di cui uno nei PCTO).
Come sottolineato dall’Istituto, 4 decessi su 10 sono avvenuti fuori dall’azienda. Nel 2024 si conferma la contrazione degli infortuni avvenuti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa (-1,9 per cento, da 421.533 a 413.517), mentre sono aumentati quelli in itinere (nel tragitto da e verso il luogo di lavoro), che sono tornati sui livelli pre-pandemia (+3,1 per cento, da 97.939 a 101.000).
La quota delle denunce degli infortuni avvenuti nel tragitto casa-lavoro è stata pari al 19,6 per cento del totale, in costante crescita dal 2020.
Malattie professionali: il dato più alto degli ultimi 50 anni
Ad aumentare, come anticipato, sono le denunce di malattia professionale, che raggiungono il dato più alto degli ultimi 50 anni.
Per quanto riguarda le patologie lavoro-correlate, infatti, le denunce del 2024 sono 88.000, in crescita del 21,8 per cento rispetto quasi 73.000 del 2023.
Gli incrementi registrati quasi ininterrottamente dal 2000, per effetto di una maggiore informazione in merito alle coperture assicurative e dell’ampliamento delle malattie riconoscibili, hanno avuto solo un’interruzione nel 2020 quando, a causa della pandemia da Covid-19, le patologie denunciate sono state circa 45.000.
Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono stati circa 58.000, in aumento del 18,7 per cento rispetto ai quasi 49.000 del 2023. Per un singolo lavoratore afflitto da diverse patologie, infatti, possono essere protocollate più denunce.
Bilancio 2024 in positivo
Il bilancio 2024 mostra una buona gestione economica e patrimoniale dell’INAIL, con un avanzo finanziario di oltre 2,6 miliardi di euro e un risultato economico positivo di oltre un miliardo e mezzo.
Nel 2024 si registrano entrate per 13 miliardi di euro e uscite pari a 10,3 miliardi, in crescita del 10 per cento anche per la rivalutazione delle prestazioni economiche erogate a infortunati e tecnopatici (rendite, indennità per inabilità temporanea, altri assegni e sussidi assistenziali).
La spesa per le rendite permanenti è stata di 4,8 miliardi di euro (+4,9%), mentre le prestazioni temporanee hanno assorbito 674 milioni (+6%).
“Grazie a questi risultati finanziari ed economici positivi l’Inail garantisce ai propri assicurati un’ampia tipologia di prestazioni economiche, sanitarie e socio-sanitarie. Queste ultime rappresentano il vero valore aggiunto del nostro sistema assicurativo, perché l’Istituto è passato da soggetto con funzioni meramente assicurative a soggetto attivo di protezione sociale. In tale ottica è proseguito l’impegno per un miglioramento dei servizi al fine di garantire una tempestiva presa in carico degli assicurati.”
Così, il presidente dell’INAIL, Fabrizio D’Ascenzo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Infortuni sul lavoro stabili, ma aumentano le malattie professionali