Partite IVA, domanda ISCRO al via dal 1° maggio 2022: dall’INPS le istruzioni

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Partite IVA, domanda ISCRO al via dal 1° maggio 2022. A darne notizia è l'INPS con il messaggio numero 1569 del 7 aprile 2022, che fornisce alcune utili istruzioni in merito ai soggetti beneficiari dell'indennità di cassa integrazione per gli autonomi.

Partite IVA, domanda ISCRO al via dal 1° maggio 2022: dall'INPS le istruzioni

Partite IVA, al via dal 1° maggio 2022 la domanda di ISCRO.

A renderlo noto è il messaggio INPS numero 1569 del 7 aprile 2022, con il quale vengono fornite le istruzioni in merito a chi potrà presentare domanda per l’accesso alla cassa integrazione sperimentale prevista per i lavoratori autonomi.

L’ISCRO spetta una sola volta per il triennio 2021, 2022 e 2023. Chi ha già usufruito dell’indennità lo scorso anno, presentando domanda entro il 31 ottobre, non potrà quindi fruirne per l’anno in corso.

Dalle modalità di invio ai requisiti specifici, facciamo quindi il punto delle regole per fare domanda di ISCRO a decorrere dal 1° maggio 2022.

Partite IVA, domanda ISCRO al via dal 1° maggio 2022: dall’INPS le istruzioni

È rivolta ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS l’indennità straordinaria di continuità reddituale, misura prevista dalla Legge di Bilancio 2021 in via sperimentale per il triennio 2021-2023.

I lavoratori autonomi in possesso dei requisiti potranno fare domanda di ISCRO a decorrere dal 1° maggio 2022, così come disposto dal messaggio INPS numero 1569 del 7 aprile.

Così come previsto dalla circolare n. 94/2021, per fare domanda ci sarà tempo fino al 31 ottobre, e l’invio potrà essere effettuato tramite il servizio dedicato alla presentazione delle richieste di accesso all’ISCRO disponibile sul portale istituzionale dell’INPS.

Il messaggio pubblicato dall’Istituto il 7 aprile evidenzia che l’accesso alla prestazione è ammesso una sola volta nel triennio 2021, 2022 e 2023.

Non potranno quindi accedervi i titolari di partita IVA che ne hanno già fruito per il 2021, e le domande presentate saranno quindi rigettate.

Divieto d’accesso anche a chi ha presentato domanda nel 2021 ma è decaduto dall’indennità, e non ne ha quindi beneficiato per tutti i sei mesi previsti.

Potrà invece fare domanda di ISCRO per l’anno 2022:

  • chi non ha presentato domanda per lo scorso anno;
  • coloro che, pur avendo presentato domanda nel 2021, non hanno avuto accesso alla prestazione perché la domanda è stata respinta e/o la prestazione revocata dall’origine.

Non cambiano le modalità di trasmissione dell’istanza, che potrà essere inviata tramite il portale INPS dai titolari di partita IVA in possesso di credenziali SPID, CIE o CNS, o in alternativa tramite Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Messaggio INPS numero 1569 del 7 aprile 2022
Presentazione della domanda di indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) per l’anno 2022

Domanda ISCRO 2022: chi può richiedere l’indennità INPS? I requisiti

L’indennità ISCRO è riconosciuta per sei mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda ed è pari al 25 per cento, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate.

Stando ai nuovi valori comunicati dall’INPS con la circolare n. 26 del 16 febbraio 2022, l’importo concesso, pari al 25 per cento su base semestrale dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate, è compreso tra 254,75 e 815,20 euro.

Così come indicato nella circolare INPS numero 94 del 30 giugno i requisiti necessari per fare domanda sono i seguenti:

  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto;
  • non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • non essere beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • aver dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 8.299,76 euro per il 2022. Si precisa che si tratta solo del reddito prodotto per lo svolgimento dell’attività lavorativa autonoma ed esposto, nella dichiarazione dei redditi, nei seguenti quadri:
    • nel quadro “RE” in ipotesi di attività professionale individuale;
    • nel quadro “RH” in ipotesi di partecipazione a studi associati;
    • nel quadro “LM” per i soggetti in regime forfettario.
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria (verificato mediante DURC Online);
  • essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’attuale iscrizione alla gestione previdenziale;
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti l’anno anteriore la presentazione della domanda.

Per quel che riguarda la verifica dei requisiti di reddito, il messaggio INPS del 7 aprile 2022 ricorda che in sede di presentazione della domanda sarà il richiedente a dover autocertificare le somme prodotte per gli anni di interesse, salvo le stesse non siano già a disposizione dell’Istituto.

In tal caso, i dati reddituali a disposizione dell’INPS saranno precaricati nel pannello di domanda.

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