Dichiarazione bonus 200 euro: dall’INPS il modulo in fac-simile

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

Dichiarazione per il bonus 200 euro, arriva dall'INPS il modulo in fac-simile per lavoratori dipendenti e datori di lavoro. Il messaggio numero 2559 del 24 giugno 2022 fornisce le istruzioni di compilazione.

Dichiarazione bonus 200 euro: dall'INPS il modulo in fac-simile

Dichiarazione bonus 200 euro, arriva il modulo INPS per lavoratori e datori di lavoro.

In parallelo alla pubblicazione della circolare contenete i chiarimenti sull’indennità una tantum in pagamento a luglio, il messaggio numero 2559 del 24 giugno 2022 fornisce un fac-simile di autodichiarazione per il bonus 200 euro e le relative istruzioni.

Nella dichiarazione da presentare al datore di lavoro, il lavoratore dovrà indicare di non essere titolare di prestazioni, quali pensioni o reddito di cittadinanza, che prevedono sia l’INPS a riconoscere il bonus 200 euro.

Non sarà invece il lavoratore a dover verificare di aver diritto o meno all’applicazione dell’esonero contributivo dello 0,8 per cento previsto dalla Legge di Bilancio 2022.

Dichiarazione bonus 200 euro: dall’INPS il modulo in fac-simile

Il bonus 200 euro è riconosciuto ai lavoratori dipendenti con la retribuzione di competenza del mese di luglio 2022 previa presentazione di un’apposita dichiarazione al datore di lavoro.

Il modulo da consegnare in azienda dovrà attestare che il dipendente non sia titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18, ed è il fac-simile pubblicato dall’INPS con il messaggio numero 2559 ad elencarle.

L’autodichiarazione serve quindi a indicare che il dipendente non è:

  • titolare di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022;
  • componente di nucleo familiare beneficiario di Reddito di cittadinanza (Rdc) di cui al decreto-legge n. 4/2019.

Il modulo in fac-simile dell’INPS attesta inoltre:

  • che la dichiarazione è resa al solo datore di lavoro che provvederà al pagamento dell’indennità;
  • che le dichiarazioni rese e i documenti allegati rispondono a verità;
  • di essere consapevole che l’indennità una tantum di 200 euro spetta ai lavoratori dipendenti destinatari dell’esonero di cui alla legge n. 234/2021 (esonero di 0,8 punti percentuali sulla quota a carico del lavoratore);
  • di essere consapevole che, in caso di dichiarazioni non rispondenti a verità, oltre a incorrere nelle sanzioni stabilite dalla legge, l’indennità non spettante sarà recuperata.

La dichiarazione INPS per il bonus 200 euro serve quindi ad attestare che il lavoratore non è titolare di prestazioni per le quali sarà l’INPS ad effettuare il pagamento dell’indennità una tantum nel mese di luglio.

Non sarà necessario invece certificare di essere tra i lavoratori beneficiari dell’esonero contributivo dello 0,8 per cento.

INPS - messaggio numero 2559 del 24 giugno 2022
Indennità una tantum per i lavoratori dipendenti. Articolo 31, comma 1, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50. Dichiarazione del lavoratore
Dichiarazione bonus 200 euro - il modulo INPS in fac-simile
Allegato 1 al messaggio INPS numero 2559 del 24 giugno 2022

Dichiarazione bonus 200 euro: non si indica nel modulo INPS il diritto all’esonero contributivo

Il fac-simile di dichiarazione messo a disposizione dall’INPS è uno strumento di supporto in favore di lavoratori e datori di lavoro, e scioglie alcuni dei dubbi sorti in merito all’attestazione da presentare per il bonus 200 euro.

Come tra l’altro già emerso dalla circolare n. 73, nel messaggio INPS non è indicata la necessità per il lavoratore di attestare di essere tra i beneficiari dell’esonero contributivo, requisito per il quale si segnala che il periodo di verifica è stato dilatato fino al 23 giugno, e non più nei primi quattro mesi del 2022.

Sul punto è quindi chiaro un aspetto: sarà il datore di lavoro a dover accertare la presenza del diritto al beneficio, spettante ai lavoratori con retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali non superiore a 2.692 euro, maggiorato del rateo della tredicesima.

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