Arriva l’approvazione definitiva per il nuovo decreto Flussi 2026/2028 e per il decreto legge correlato. Rispetto alla prima versione tornano alcuni paletti per l’ingresso di badanti

Con il nuovo passaggio in CdM arriva l’approvazione definitiva del DPCM con la programmazione degli ingressi di stranieri per motivi di lavoro per il triennio 2026/2028.
Nella riunione di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato anche il nuovo decreto legge Flussi una serie di novità in materia.
A sorpresa rispetto alla prima versione del testo tornano i limiti per l’ingresso di lavoratori e lavoratrici per attività di assistenza ad anziani e disabili.
Il nuovo decreto Flussi prevede quasi 500.000 ingressi in tre anni, 164.850 nel 2026. Il primo click day è previsto per il 12 gennaio e riguarderà gli ingressi per lavoro stagionale nel settore agricolo.
Decreto Flussi 2026: via libera dal CdM ma tornano i limiti per badanti
Non solo il Documento programmatico di Finanza pubblica (DPFP), nella riunione del Consiglio dei Ministri di ieri, 2 ottobre, sono arrivate novità anche per quanto riguarda le attività di gestione dei flussi migratori.
Il CdM ha approvato in via definitiva il nuovo DPCM con la programmazione triennale degli ingressi per motivi di lavoro, il cosiddetto decreto Flussi, e il decreto legge correlato che introduce una serie di novità in materia.
Partiamo proprio da quest’ultimo. Rispetto alla versione approvata in via preliminare lo scorso 4 settembre arriva una importante novità: sono stati reinseriti infatti, i limiti per l’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici da destinare ad attività di cura e assistenza ad anziani ultraottantenni e disabili.
Quest’anno, come noto, è stato previsto in via sperimentale l’ingresso fuori quota per badanti e assistenti socio-sanitari nel limite di 10.000 ingressi.
Un limite che nella prima versione del testo era stato eliminato e la misura resa strutturale. Dal 2026, quindi, assistenti socio-sanitari sarebbero potuti entrare nel Paese senza vincoli, una boccata d’ossigeno per il settore alle prese con mancanza di personale e una domanda sempre maggiore per via della popolazione italiana sempre più anziana e bisognosa di caregiver.
Nella versione definitiva del testo, però, sono tornati i limiti numerici per l’ingresso di badanti e assistenti e soprattutto la misura non viene resa strutturale ma sarà valida solo per il prossimo triennio.
Dal 2026 al 2028, quindi, badanti e assistenti potranno quindi entrare fuori quota solo nel limite di 10.000 ingressi.
Inoltre, il nuovo decreto legge stabilisce che i badanti e gli assistenti che hanno fatto il loro ingresso nel Paese, nei primi 12 mesi di effettiva occupazione legale in Italia, potranno svolgere esclusivamente l’attività autorizzata (quindi assistenza ad anziani e disabili). Potranno cambiare datore di lavoro solo previa autorizzazione degli Ispettorati territoriali del lavoro.
Resta anche la regola per cui la domanda di nulla osta deve essere presentata esclusivamente per il tramite delle associazioni di categoria del settore domestico o
le agenzie per il lavoro.
Questo è l’unico elemento di novità rispetto alla versione preliminare. Il testo, poi, conferma anche un’altra delle novità introdotte quest’anno per regolare gli ingressi in Italia di lavoratori e lavoratrici non comunitarie, cioè l’obbligo di precompilazione della domanda sul sito del Ministero dell’Interno prima di poter procedere all’invio nel giorno fissato per il click day.
Tali meccanismi vengono estesi anche al lavoro stagionale subordinato.
Tra le altre novità in arrivo si segnala anche la revisione del termine per l’adozione del nulla osta per lavoro subordinato. Nello specifico, il testo prevede che tale termine decorra dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso, anziché dalla data di presentazione della domanda.
Decreto Flussi 2026: primo click day il 12 gennaio
Dopo l’approvazione in via preliminare in CdM lo scorso giugno è arrivato, come detto, anche il via libera al decreto Flussi con la programmazione per il triennio 2026/2028, il testo approvato ieri tiene conto anche dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari e della Conferenza unificata.
Nei prossimi tre anni potranno fare il loro ingresso in Italia per motivi di lavoro 497.550 lavoratori e lavoratrici non comunitarie, quasi 50.000 in più rispetto ai 450.000 che sono stati programmati nel 2023/2025.
Solo nel 2026 saranno 164.850. Di seguito la programmazione su base annuale.
Numero ingressi | Anno |
---|---|
164.850 unità | 2026 |
165.850 unità | 2027 |
166.850 unità | 2028 |
Il primo click day sarà il 12 gennaio 2026 e riguarderà gli ingressi per lavoro stagionale nel settore agricolo.
Per le altre date si dovrà aspettare il mese successivo:
- 9 febbraio 2026 per gli ingressi per lavoro stagionale nel settore turistico;
- 16 febbraio 2026 per gli ingressi per lavoro non stagionale da parte di:
- lavoratori e lavoratrici provenienti da Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
- lavoratori e lavoratrici di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado;
- apolidi e rifugiati riconosciuti.
- 18 febbraio 2026 per le altre quote di lavoro non stagionale e autonomo.
Prima di poter procedere all’invio, come accaduto quest’anno, sarà necessario procedere con la compilazione della domanda. Si attende ora la pubblicazione del DPCM e del decreto legge in Gazzetta Ufficiale. Poi sarà il turno della circolare operativa da parte dei ministeri coinvolti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto Flussi 2026: via libera dal CdM ma tornano i limiti per badanti