Gli ingressi per l’assistenza ad anziani e disabili saranno completamente slegati dalle quote previste dal decreto Flussi. Lo prevede in nuovio DL approvato in Consiglio dei Ministri

Nessuna quota prestabilita per l’ingresso in Italia di badanti e assistenti socio-sanitari non comunitari.
Con il prossimo decreto Flussi non ci saranno limitazioni all’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici che si dedicheranno a tali attività.
A prevedere la novità è il nuovo decreto legge in materia di flussi migratori approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.
Confermate e rese strutturali anche le regole in vigore quest’anno, con la precompilazione della domanda e il limite per l’invio senza intermediazione.
Decreto flussi: dal 2026 ingresso libero per badanti e assistenti
Non solo riforma delle professioni, nella riunione di ieri, 4 settembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche un nuovo decreto legge in materia di “ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché di gestione del fenomeno migratorio”.
Il nuovo provvedimento prevede nuove disposizioni per l’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici non comunitarie nell’attesa dell’approvazione definitiva del decreto Flussi 2026/2028, ora all’esame delle commissioni parlamentari.
Decreti Flussi che, ricordiamo, è stato approvato in via preliminare proprio dal CdM e che per il prossimo triennio ha previsto l’ingresso per motivi di lavoro di quasi 500.000 persone, 164.850 nel 2026.
Il nuovo decreto legge approvato ieri, rende strutturale l’ingresso fuori quota per badanti e assistenti socio-sanitari. Per il prossimo decreto Flussi e per i successivi, pertanto, lavoratori e lavoratrici potranno entrare in Italia, al di fuori delle quote prestabilite, al fine di fornire assistenza a grandi anziani e disabili.
Una possibilità già attiva per la procedura di ingresso relativa all’anno incorso, ma nel limite massimo di 10.000 ingressi. Dal prossimo anno viene meno anche quest’ultimo vincolo: per l’ingresso di badanti e assistenti non ci saranno limiti numerici.
Per tali ingressi saranno naturalmente applicati gli stessi meccanismi di controllo adottati per quelli stabiliti dal decreto Flussi.
Inoltre, il nuovo decreto legge stabilisce che i badanti e gli assistenti che hanno fatto il loro ingresso nel Paese, nei primi 12 mesi di effettiva occupazione legale in Italia, potranno svolgere esclusivamente l’attività autorizzata (quindi assistenza ad anziani e disabili). Potranno cambiare datore di lavoro solo previa autorizzazione degli Ispettorati territoriali del lavoro.
Decreto Flussi 2026: diventa strutturale l’obbligo di precompilazione della domanda
Come anticipato, il nuovo DL rende strutturale anche un’altra delle novità introdotte quest’anno per regolare gli ingressi in Italia di lavoratori e lavoratrici non comunitarie.
Si tratta dell’obbligo di precompilazione della domanda sul sito del Ministero dell’Interno prima di poter procedere all’invio nel giorno fissato per il click day.
La novità è stata introdotta in via sperimentale per l’anno in corso dal DL n. 145/2024, il quale ha introdotto anche il limite massimo di 3 richieste da parte di un datore di lavoro registrato come "utente privato”, anch’esso confermato e resto strutturale. Nessun vincolo, invece, per chi fa domanda per il tramite di organizzazioni datoriali, agenzie di somministrazione e soggetti abilitati e autorizzati. In questo modo, si riesce ad anticipare la fase dei controlli e a verificare l’istanza prima dell’invio.
Tali meccanismi, si legge nel comunicato stampa ufficiale, vengono estesi anche al lavoro stagionale subordinato.
Tra le altre novità in arrivo si segnala anche la revisione del termine per l’adozione del nulla osta per lavoro subordinato. Nello specifico, il testo prevede che tale termine decorra dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso, anziché dalla data di presentazione della domanda.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto flussi: dal 2026 ingresso fuori quota per badanti e assistenti