Acconto IVA 2025: metodo di calcolo, scadenza e codice tributo F24

Verso la scadenza dell'acconto IVA 2025: tempi, modalità di calcolo e codici tributo da usare per il versamento con modello F24

Acconto IVA 2025: metodo di calcolo, scadenza e codice tributo F24

Acconto IVA 2025, mancano ormai pochi giorni alla scadenza per il pagamento.

L’appuntamento è fissato al 27 dicembre, ma cadendo di sabato è automaticamente differito a lunedì 29 dicembre.

Come di consueto restano tre i metodi di calcolo e il versamento dell’importo dovuto si effettua con il modello F24, indicando gli specifici codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate.

L’importo oggetto di calcolo, poi, sarà successivamente detratto dall’IVA in scadenza nel mese di gennaio per i contribuenti con liquidazione mensile e a marzo dall’IVA annuale per i contribuenti con liquidazione trimestrale.

Di seguito una panoramica completa delle istruzioni per calcolare e versare l’acconto IVA 2025.

Acconto IVA 2025: scadenza, istruzioni per il calcolo, codice tributo e importo minimo per il pagamento

L’acconto IVA 2025 deve essere versato con modello F24, compilando la sezione Erario e utilizzando un codice tributo diverso a seconda della tipologia di contribuente considerato:

  • codice tributo 6013 per i contribuenti IVA mensili;
  • codice tributo 6035 per i contribuenti IVA trimestrali.

L’importo in oggetto deve essere pagato entro la scadenza del 29 dicembre 2025, considerando che il termine ordinario del 27 dicembre cade come detto di sabato.

Sono tre i metodi che si possono utilizzare per calcolare le somme dovute:

  • metodo storico;
  • metodo previsionale;
  • metodo analitico.

Il primo, considerato più utile e più semplice, è il più diffuso, ma ci sono situazioni in cui possono essere più funzionali gli altri due.

Si ricorda che l’acconto non è dovuto ove l’importo da versare sia pari oppure inferiore ad euro 103,29.

Attenzione, trattandosi di un acconto l’importo versato dovrà essere poi defalcato dal debito risultante:

  • dalla liquidazione IVA di dicembre per i contribuenti mensili ed il cui termine di versamento - nel caso di debito - è il 16 gennaio 2026;
  • dalla liquidazione IVA annuale per i contribuenti trimestrali ed il cui termine di versamento - sempre in caso di chiusura a debito - è il 16 marzo 2026.

Attenzione: per i contribuenti trimestrali la base di calcolo non deve includere nell’ammontare di riferimento gli interessi dell’1 per cento, si veda a questo proposito la risoluzione ministeriale 157/2004:

Acconto IVA: istruzioni Agenzia delle Entrate
Acconto IVA: risoluzione numero 157/E del 23 dicembre 2004 con tutte le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate su metodi di calcolo, scadenza, casi particolari e soggetti esonerati.

Nella risoluzione numero 157/E/2004 dell’Agenzia delle Entrate viene dedicato ampio spazio, in particolare, ai casi specifici di esclusione ed ai soggetti esonerati dal pagamento dell’acconto IVA.

Scadenza acconto IVA: calcolo con il metodo storico

Il primo meccanismo per calcolare l’acconto IVA, e sicuramente il più utilizzato, è il metodo storico.

Con il metodo storico l’acconto IVA è pari all’88 per cento dell’IVA versata per il mese o trimestre dell’anno precedente.

Da sottolineare però che il pagamento preso quale base di calcolo per il 2025 deve essere al lordo dell’acconto 2024.

Detto questo, la base di calcolo su cui si applicherà l’88 per cento è pari al debito d’imposta risultante:

  • per i contribuenti mensili dalla liquidazione periodica relativa al mese di dicembre del 2024;
  • per i contribuenti trimestrali ordinari dalla dichiarazione annuale IVA o dal modello Unico;
  • per i contribuenti trimestrali “speciali” (vale a dire: autotrasportatori, distributori di carburante, imprese di somministrazione acqua, gas, energia elettrica, ecc..) alla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno precedente.

Scadenza acconto IVA 2025: calcolo con il metodo previsionale

Il secondo metodo per calcolare le somme dovute in vista della scadenza dell’acconto IVA 2025 è quello previsionale.

In questo caso l’importo si calcola sulla base di una stima delle operazioni che si effettueranno fino al prossimo 31 dicembre.

Anche in questo caso l’acconto corrisponde all’88 per cento dell’IVA che il contribuente ipotizza di dover liquidare.

In particolare, con il metodo previsionale l’acconto è pari all’88 per cento dell’IVA che si prevede di dover versare:

  • per il mese di dicembre, se si tratta di contribuenti mensili
  • in sede di dichiarazione annuale IVA o di Unico, se si tratta di contribuenti trimestrali ordinari,
  • per il quarto trimestre, per i contribuenti trimestrali “speciali” elencanti in precedenza.

Da sottolineare che il dato previsionale va considerato al netto dell’eventuale eccedenza detraibile riportata dal mese o dal trimestre precedente. Questo allo scopo di rendere omogeneo quest’ultimo risultato con quello storico.

Scadenza acconto IVA 2025: calcolo con il metodo analitico

Il terzo modo per calcolare l’acconto IVA in scadenza è quello di utilizzare il metodo analitico.

In questo caso il calcolo si basa sulle operazioni effettuate entro il 20 dicembre e l’acconto è pari al 100 per cento dell’importo derivante da un’apposita liquidazione che comprende l’IVA relativa alle seguenti operazioni:

  • operazioni inserite nel registro delle fatture emesse (o dei corrispettivi) dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali);
  • operazioni effettuate, ma non ancora registrate o fatturate, dal 1° novembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o fino al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali);
  • operazioni contenute nel registro delle fatture degli acquisti dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali).

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