In arrivo un nuovo decreto legge per intervenire sulle modalità di ingresso in Italia per motivi di lavoro. Il testo è atteso oggi in Consiglio dei Ministri. Il nuovo decreto Flussi, già approvato in via preliminare, prevede 500.000 ingressi in tre anni

In attesa dell’approvazione definitiva del DPCM con la programmazione degli ingressi per il triennio 2026/2028 è atteso in Consiglio dei Ministri un nuovo decreto legge Flussi.
Il testo, secondo le anticipazioni, contiene modifiche alla normativa per rendere strutturale il nuovo sistema di precompilazione della domanda introdotto l’anno scorso e slegare definitivamente dalle quote prefissate gli ingressi per l’assistenza ad anziani e disabili.
Sono 500.000 in tre anni gli ingressi previsti dal nuovo decreto Flussi. Dopo l’approvazione in via preliminare lo scorso giugno, il testo del DPCM è ora all’esame delle commissioni parlamentari.
Decreto Flussi 2026/2028: atteso in CdM il nuovo provvedimento con la riforma delle quote
Convocata per il primo pomeriggio di oggi, 4 settembre, la nuova riunione del Consiglio dei Ministri. Tra i temi all’ordine del giorno, oltre alla riforma degli ordini professionali, ci sarà anche il decreto Flussi, con un nuovo decreto legge che dovrebbe apportare importanti cambiamenti al meccanismo degli ingressi per motivi di lavoro.
Come anticipato dal Sole24Ore, il nuovo DL dovrebbe rendere strutturali alcune delle novità introdotte quest’anno per regolare gli ingressi in Italia di lavoratori e lavoratrici non comunitarie.
In primo luogo, dovrebbe essere confermato il nuovo meccanismo per l’invio della domanda di nulla osta, con l’obbligo di precompilazione del modulo prima della trasmissione nella data di click day.
Si tratta della novità prevista per l’anno incorso dal DL n. 145/2024, il quale ha introdotto anche il limite massimo di 3 richieste da parte di un datore di lavoro registrato come "utente privato”. Nessun vincolo, invece, per chi fa domanda per il tramite di organizzazioni datoriali, agenzie di somministrazione e soggetti abilitati e autorizzati.
In questo modo, si riesce ad anticipare la fase dei controlli e a verificare l’istanza prima dell’invio.
Novità, poi, dovrebbero arrivare anche per i cosiddetti ingressi fuori quota. Dovrebbe diventare strutturale la possibilità di ingresso al di fuori delle quote prestabilite da parte di lavoratori e lavoratrici al fine di fornire assistenza a grandi anziani e disabili.
Anche questa una novità introdotta per il 2025 dal citato DL, che però fissava un limite di 10.000 ingressi per badanti e assistenti. Tetto che dal 2026 dovrebbe essere eliminato.
Inoltre, secondo le anticipazioni, la bozza del nuovo decreto legge prevede anche nuove regole per favorire l’emersione del lavoro irregolare e sui ricongiungimenti familiari, controlli a campione e la possibilità per le vittime di tratta di ottenere l’assegno di inclusione come già accade per le vittime di caporalato.
Ad ogni modo per i dettagli si attende l’esito della riunione e la pubblicazione della bozza del testo.
Decreto Flussi 2026/2028: le novità nel testo del DPCM approvato in via preliminare
Il decreto Flussi con la programmazione per il triennio 2026/2928, come detto, è stato approvato in via preliminare in CdM lo scorso giugno. Il testo è ora al vaglio delle commissioni parlamentari per l’approvazione definitiva.
Per il triennio 2026/2028, il nuovo decreto flussi prevede l’ingresso in Italia di 497.550 persone, quasi 50.000 in più rispetto ai 450.000 che sono stati programmati nel 2023/2025.
Nello specifico, i cittadini e le cittadine straniere sono ammesse per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo secondo la ripartizione indicata nella tabella.
Numero ingressi | Anno |
---|---|
164.850 unità | 2026 |
165.850 unità | 2027 |
166.850 unità | 2028 |
A meno di ulteriori novità, il primo click day sarà il 12 gennaio 2026 e riguarderà gli ingressi per lavoro stagionale nel settore agricolo.
Per le altre date si dovrà aspettare il mese successivo:
- 9 febbraio 2026 per gli ingressi per lavoro stagionale nel settore turistico;
- 16 febbraio 2026 per gli ingressi per lavoro non stagionale da parte di:
- lavoratori e lavoratrici provenienti da Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
- lavoratori e lavoratrici di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado;
- apolidi e rifugiati riconosciuti.
- 18 febbraio 2026 per le altre quote di lavoro non stagionale e autonomo.
I tempi per la precompilazione saranno definiti dall’apposita circolare interministeriale con le istruzioni operative, che garantirà una finestra temporale adeguata per lo svolgimento delle operazioni con largo anticipo rispetto al momento dell’invio delle istanze.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto Flussi 2026/2028: in CdM il nuovo provvedimento con la riforma delle quote