Controlli sui conti, arriva Cerebro: indagini patrimoniali con incrocio di redditi e tenore di vita

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazioni e adempimenti

Controlli sui conti correnti, arriva Cerebro, nuovo strumento per le indagini finanziarie e patrimoniali che incrocia anche i dati fiscali, relativi ai redditi dichiarati e al catasto, e il tenore di vita. Dal Garante per la Privacy arriva l'ok all'utilizzo

Controlli sui conti, arriva Cerebro: indagini patrimoniali con incrocio di redditi e tenore di vita

Controlli sui conti correnti, un nuovo strumento a supporto delle indagini finanziarie e patrimoniali.

Si chiama Cerebro e nel clou dell’estate dal Garante per la Privacy è arrivato il via libera al suo utilizzo.

Il provvedimento, datato 4 agosto 2025, autorizza l’incrocio di dati e informazioni per individuare e confiscare beni e risorse ottenuti illegalmente.

Dalle banche dati fiscali al catasto, fino ai movimenti finanziari utili per misurare il tenore di vita dei contribuenti sotto esame, Cerebro farà da supporto alle indagini condotte dalla Polizia di Stato e dalle Questure.

Controlli su conti correnti e patrimoni: con Cerebro un nuovo tassello per l’incrocio di redditi e tenore di vita

Nel documento inviato dal Ministero dell’Interno al Garante per la Privacy ai fini della valutazione circa la legittimità dell’utilizzo incrociato delle informazioni a disposizione della Pubblica Amministrazione, le indagini patrimoniali vengono definite come uno strumento investigativo imprescindibile per individuare e sottrarre risorse illecite alla criminalità, comune e organizzata.

La raccolta e l’analisi automatizzata dei dati acquisiti da specifiche fonti istituzionali “esterne”, relativi alla situazione finanziaria e patrimoniale delle attività economiche, rappresenta un’attività preziosa per gli investigatori, anche al fine di valutare la sproporzione di disponibilità rispetto ai redditi dichiarati.

Cerebro nasce proprio per ottimizzare le attività di controllo da parte di Polizia e Questure, mediante nuove funzionalità per acquisire ed elaborare i dati.

In primis, il nuovo sistema per i controlli su conti correnti e patrimoni permetterà di accedere ai dati presenti in pubblici registri e altri archivi di soggetti istituzionali. Nel sistema saranno immessi ulteriori dati strutturati, tra cui quelli bancari e fiscali, di interesse investigativo, accessibili agli operatori autorizzati e abilitati all’indagine.

Dai redditi ai movimenti dei conti correnti, Cerebro farà web scraping sulle banche dati pubbliche

Il provvedimento del Garante della Privacy, reso noto il 10 settembre, ha dato l’ok all’attività di “web scraping” effettuata da Cerebro, a seguito di una lunga interlocuzione necessaria per garantire la tutela dei diritti e per analizzare i rischi per i destinatari delle attività di controllo.

Non si tratterà di una raccolta indiscriminata di dati dal web, bensì di un’acquisizione mirata delle informazioni, tramite il codice fiscale del soggetto attenzionato, sottoposte a verifica prima di essere analizzate nell’ambito dei controlli patrimoniali.

Redditi, dati fiscali così come i movimenti di conti correnti e le informazioni sulle disponibilità patrimoniali dell’interessato confluiranno quindi nell’applicativo a supporto degli investigatori.

Il testo sottolinea che i report generati da Cerebro non produrranno effetti negativi diretti sulla sfera giuridica dell’interessato. I provvedimenti che incidono sul patrimonio, come i sequestri, saranno adottati dall’Autorità giudiziaria solo a seguito di un procedimento successivo. Questo processo prevede un contraddittorio con la difesa, confermando la preminenza dell’intervento umano.

Le indagini verranno in ogni caso avviate solo dopo l’individuazione di disponibilità economiche sproporzionate rispetto alla situazione fiscale e patrimoniale fotografata dai dati pubblici.

Redditi dichiarati, spese e disponibilità finanziarie e patrimoniali: Cerebro sarà anche un “redditometro”

Il sistema Cerebro analizzerà anche il tenore di vita dell’interessato, attraverso un calcolo sperequativo che metterà a confronto le disponibilità finanziarie e patrimoniali dell’interessato con le sue fonti di reddito dichiarate.

Per fare ciò, il sistema utilizza dati pubblici forniti dall’ISTAT, in particolare:

  • soglie di povertà assoluta;
  • spese minime o medie mensili.

I valori saranno ottenuti in automatico dai servizi web dell’ISTAT, specificando come parametri di ricerca il numero di componenti del nucleo familiare, l’età, il territorio e la tipologia di Comune. I dati restituiti permettono di assegnare un valore di “spese minime” per ciascun individuo.

Cerebro assumerà anche le sembianze di un redditometro, confrontando quindi redditi e spese. Il fine ultimo è fornire tutti gli elementi utili per le indagini finanziarie e patrimoniali, facendo buon uso, secondo i confini di legittimità, della mole importante di informazioni contenute negli archivi pubblici.

Per tutti i dettagli si allega di seguito il provvedimento del Garante per la Privacy del 4 agosto 2025.

Garante Privacy - provvedimento del 4 agosto 2025
Cerebro, ok all’incrocio dei dati per le indagini finanziarie e patrimoniali di Polizia di Stato e Questure

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