CILA semplificata: quando si può usare?

Quando si può usare la la CILA semplificata (CILAS)? Il titolo abilitativo può essere utilizzato esclusivamente per i lavori del superbonus.

Il modello, la comunicazione asseverata di inizio attività semplificata, serve a ridurre gli adempimenti necessari per accedere alla maxi detrazione introdotta dal decreto Rilancio.

La CILAS mette in pratica quanto quanto previsto dal decreto Semplificazioni del 2021.

Per i lavori composti sia da interventi che rientrano nel superbonus 110 per cento che in altre agevolazioni edilizie dovranno essere utilizzati titoli abilitativi diversi per gli altri lavori.

CILA semplificata, quando si può usare? Solo per gli interventi del superbonus

La CILA semplificata può essere utilizzata esclusivamente nei casi in cui si intendano realizzare interventi che rientrano nel superbonus.

Il modello per la CILA, Comunicazione asseverata di inizio attività, può essere utilizzato dallo scorso 5 agosto 2021 con lo scopo di ridurre gli adempimenti necessari all’accesso alla detrazione inizialmente introdotta dal decreto Rilancio.

Il titolo abilitativo mette in pratica quanto stabilito dal decreto Semplificazioni del 2021.

Con il nuovo modello di comunicazione inizio lavori asseverata è possibile attestare gli estremi del titolo abitativo relativi alla costruzione dell’immobile o il provvedimento di legittimazione.

Tuttavia non è necessario provare lo stato legittimo dell’immobile, sebbene per eventuali abusi è prevista l’indennità dalla responsabilità per il professionista.

Ma quali sono in concreto le differenze rispetto alla CILA?

CILA e CILA semplificata: quali sono le differenze?

Come anticipato, la CILAS è un titolo abilitativo introdotto dal decreto n. 77/2021, ovvero dal decreto Semplificazioni.

Con lo scopo di semplificare la burocrazia del superbonus è stato introdotto il nuovo titolo abilitativo, che comunque necessita di un tecnico specializzato (ingegnere, geometra, architetto).

È già stato sottolineato che rispetto alla CILA ordinaria, con la CILAS non è necessario provare lo stato legittimo dell’immobile.

Vediamo quindi quali sono le principali differenze della CILAS, rispetto alla CILA:

• innanzitutto si deve indicare che l’intervento è agevolato nella misura del superbonus 110 per cento;
• dovrà inoltre essere indicato se gli interventi sono di miglioramento energetico o sismico;
• gli interventi devono essere descritti sintenticamente;
• non è stabilito l’obbligo di integrazione della documentazione con gli elaborati grafici;
• il titolo abilitativo semplificato non è ammesso per gli interventi di demolizione e ricostruzione.

Le semplificazioni non fanno tuttavia venire meno i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Superbonus e altre agevolazioni: la documentazione necessaria in caso di lavori misti

Come già chiarito la CILA semplificata può essere utilizzata per snellire gli adempimenti relativi agli interventi previsti per il superbonus 110 per cento.

Il titolo abilitativo non è però sufficiente nel caso di lavori che rientrano in altre agevolazioni.

Gli unici interventi per i quali si può utilizzare la comunicazione asseverata di inizio attività sono quelli che rientrano nell’ambito di applicazione dell’art. 119 del decreto 34 del 2020.

Sono quindi esclusi, ad esempio:

• i lavori agevolati grazie all’ecobonus, ovvero quelli indicati nell’articolo 14 del decreto 63 del 2013;
• i lavori agevolati dal sismabonus, ossia quelli compresi nell’articolo 16 del decreto 63 del 2013;
• gli interventi del bonus facciate;
• gli interventi che rientrano nel bonus ristrutturazione, di cui all’articolo 16-bis del dpr 917 del 1986.

Nel caso in cui si intendano realizzare lavori rientranti sia nel superbonus sia in altre agevolazioni è necessario predisporre titoli abilitativi diversi.