Cassa integrazione 2024: a chi spetta, come funziona, durata e novità

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Come funziona la cassa integrazione nel 2024? Chi può richiedere la CIG ordinaria, straordinaria o in deroga? L'INPS riepiloga tutte le misure in materia di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito per il nuovo anno

Cassa integrazione 2024: a chi spetta, come funziona, durata e novità

Quali sono le principali misure in materia di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito e alle famiglie nel 2024?

L’INPS nella circolare del 5 gennaio fornisce il quadro completo dei provvedimenti già in vigore dagli anni precedenti e delle novità introdotte per il nuovo anno.

La cassa integrazione resta una delle misure principali in materia di ammortizzatori sociali, permette ai lavoratori di aziende in situazioni di difficoltà che hanno dovuto interrompere o sospendere l’attività lavorativa di ricevere una integrazione salariale.

Di seguito una panoramica sulle regole alla base della cassa integrazione e sulle novità in vigore nel 2024.

Da segnalare l’intervento della Legge di Bilancio relativo al congedo parentale con l’introduzione di un ulteriore mese retribuito all’80 per cento.

Cassa integrazione 2024: a chi spetta, come funziona, durata e novità

Cos’è e a cosa serve?

L’INPS, nella circolare n. 4 pubblicata il 5 gennaio, fornisce una sintesi di tutte le principali misure in materia di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito e alle famiglie in vigore per il 2024.

Tra questi, il più importante è la cassa integrazione, la misura che garantisce un’integrazione salariale ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti delle aziende che si trovano in situazioni di difficoltà.

Il decreto legislativo n. 148 del 2015, che disciplina la misura, è stato modificato da ultimo dalla Legge di Bilancio del 2022 che ha rivisto in più punti la normativa, anche alla luce dell’intenso utilizzo durante l’emergenza Covid.

Nello specifico è stata estesa la platea dei possibili beneficiari degli ammortizzatori sociali, sono state migliorate le prestazioni ed è stato costruito un sistema di ammortizzatori sociali più inclusivo, realizzato tramite il principio dell’universalismo “differenziato”.

In presenza di eventi o situazioni che portano alla riduzione o sospensione dell’attività, è l’INPS a gestire gli ammortizzatori sociali, erogando una parte dello stipendio ai dipendenti delle aziende, direttamente oppure tramite conguaglio al datore di lavoro.

L’integrazione spetta a tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato, compresi gli apprendisti, che abbiano svolto almeno 30 giornate di lavoro effettivo presso l’unità produttiva per la quale viene richiesto.

A seconda delle diverse situazioni che possono portare alla cassa integrazione sono disponibili diverse tipologie di intervento: cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga.

CIG ordinaria 2024, come funziona e chi può richiederla

Anche per il 2024 i datori di lavoro possono richiedere la cassa integrazione ordinaria (CIGO) per integrare o sostituire la retribuzione dei dipendenti che so sono visti sospendere o ridurre l’attività per via di:

  • situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali;
  • situazioni temporanee di mercato.

La temporaneità implica la previsione certa della ripresa dell’attività lavorativa.

A poter richiedere la CIGO sono tutti i datori di lavoro che rientrano nelle categorie individuate dall’articolo 10 del Dlgs n. 148/2015:

  • imprese industriali manifatturiere, di trasporti, estrattive, di installazione di impianti, produzione e distribuzione dell’energia, acqua e gas;
  • cooperative di produzione e lavoro che svolgano attività lavorative similari a quella degli operai delle imprese industriali, ad eccezione delle cooperative elencate dal Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 602;
  • imprese dell’industria boschiva, forestale e del tabacco;
  • cooperative agricole, zootecniche e loro consorzi che esercitano attività di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli propri per i soli dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  • imprese addette al noleggio e alla distribuzione dei film e di sviluppo e stampa di pellicola cinematografica;
  • imprese industriali per la frangitura delle olive per conto terzi;
  • imprese produttrici di calcestruzzo preconfezionato;
  • imprese addette agli impianti elettrici e telefonici;
  • imprese addette all’armamento ferroviario;
  • imprese industriali degli enti pubblici, salvo il caso in cui il capitale sia interamente di proprietà pubblica;
  • imprese industriali e artigiane dell’edilizia e affini;
  • imprese industriali esercenti l’attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo;
  • imprese artigiane che svolgono attività di escavazione e di lavorazione di materiali lapidei, con esclusione di quelle che svolgono tale attività di lavorazione in laboratori con strutture e organizzazione distinte dalla attività di escavazione.

Quando si verificano sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa i datori di lavoro devono comunicare in via preventiva ai sindacati le cause che hanno comportato la riduzione dell’orario di lavoro, l’entità e la durata della sospensione/riduzione e il numero di lavoratori interessati.

Per poter beneficiare dell’integrazione salariale è necessario presentare un’apposita domanda all’INPS. Una volta effettuate tutte le verifiche il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all’80 per cento della retribuzione giornaliera, calcolata in base alle ore non lavorate.

La durata massima è di 13 settimane continuative, le quali possono essere prorogate trimestralmente fino a un massimo complessivo di 52 settimane nel cosiddetto biennio mobile.

La cassa integrazione spetta anche nell’eventualità di eventi climatici straordinari come può esserlo ad esempio l’emergenza caldo. Le eccezionali emergenze climatiche rientrano, infatti, tra gli eventi oggettivamente non evitabili.

CIG straordinaria 2024, come funziona e chi può richiederla

Quando, invece, si verificano eventi aziendali strutturali, come ad esempio riorganizzazioni, crisi o contratti di solidarietà i datori di lavoro possono accedere alla CIGS, cioè la cassa integrazione straordinaria.

Questa particolare integrazione spetta ai lavoratori dipendenti di diverse categorie di datori di lavoro che si trovano in difficoltà per motivi che non possono risolversi in un breve periodo e hanno alle proprie dipendenze un preciso numero di lavoratori nei 6 mesi precedenti la domanda.

Lavoratori impiegati Categorie di aziende
Mediamente più di 15 dipendenti a) imprese industriali, comprese quelle edili e affini;

b) imprese artigiane che procedono alla sospensione dei lavoratori in conseguenza di sospensioni o riduzioni dell’attività dell’impresa che esercita l’influsso gestionale prevalente;

c) imprese appaltatrici di servizi di mensa o ristorazione, che subiscano una riduzione di attività in dipendenza di situazioni di difficoltà dell’azienda appaltante, che abbiano comportato per quest’ultima il ricorso al trattamento ordinario o straordinario di integrazione salariale;

d) imprese appaltatrici di servizi di pulizia, anche se costituite in forma di cooperativa, che subiscano una riduzione di attività in conseguenza della riduzione delle attività dell’azienda appaltante, che abbia comportato per quest’ultima il ricorso al trattamento straordinario di integrazione salariale;

e) imprese dei settori ausiliari del servizio ferroviario, ovvero del comparto della produzione e della manutenzione del materiale rotabile;

f) imprese cooperative di trasformazione di prodotti agricoli e loro consorzi;

g) imprese di vigilanza
Più di 50 dipendenti, inclusi gli apprendisti e i dirigenti a) imprese esercenti attività commerciali, comprese quelle della logistica;

b) agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici
A prescindere dal numero dei dipendenti a) imprese del trasporto aereo e di gestione aeroportuale e società da queste derivate, nonché imprese del sistema aereoportuale;

b) partiti e movimenti politici

La durata massima della CIGS dipende dalle specifiche causali utilizzate ma in ogni caso non può superare i 24 mesi nell’arco di un quinquennio.

Il decreto lavoro, inoltre, ha previsto un ulteriore periodo di cassa integrazione straordinaria per le aziende in crisi e difficoltà. In deroga alla disciplina generale, infatti, le aziende che non sono riuscite a completare i piani di riorganizzazione e ristrutturazione originariamente previsti per via di cause non imputabili al datore di lavoro possono richiedere un nuovo periodo di CIGS per il biennio 2022-2023. Rientrano in questa casistica anche le imprese in stato di liquidazione.

Come per la CIGO, per poter accedere alla cassa integrazione straordinaria, i datori di lavoro devono inviare la comunicazione alle organizzazioni sindacali. La domanda però, oltre che all’INPS, andrà trasmessa anche al Ministero del Lavoro.

Anche in questo caso, ai lavoratori spetta un trattamento di integrazione salariale pari all’80 per cento della retribuzione globale che sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate.

CIG in deroga 2024, come funziona e chi può richiederla

La CIGD è la cassa integrazione in deroga, la misura che spetta spetta alle aziende che non possono accedere a CIGO e CIGS. Possono richiederla:

  • le imprese nella definizione del codice civile (articolo n. 2082);
  • i piccoli imprenditori;
  • le cooperative sociali.

Il trattamento viene essere concesso ai lavoratori subordinati, con qualifica di operai, impiegati e quadri, compresi gli apprendisti e i lavoratori somministrati, che abbiano maturato un’anzianità lavorativa presso l’impresa di almeno 12 mesi alla data di inizio del periodo di intervento.

La sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa deve essere ricondotta alle seguenti causali:

  • situazioni aziendali dovute ad eventi transitori e non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori;
  • situazioni aziendali determinate da situazioni temporanee di mercato;
  • crisi aziendali;
  • ristrutturazione o riorganizzazione.

Il datore di lavoro deve trasmettere le domande di accesso alla CIG in deroga alla Regione competente.

La circolare INPS sulle principali novità

Come di consueto, l’INPS ha pubblicato il documento di prassi con il riepilogo delle novità previste per il nuovo anno. Per il 2024 le principali disposizioni arrivano dalla Legge di Bilancio, n. 213/2023, in vigore dal 1° gennaio.

Nel documento, l’Istituto fornisce una sintesi di tutte le principali misure in materia di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito e alle famiglie.

Di particolare rilevanza le novità che interessano l’ISCRO, cioè Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, che dopo il triennio di sperimentazione viene resa strutturale.

Si tratta dell’indennità riconosciuta ai liberi professionisti che viene erogata su base semestrale in misura pari al 25 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarato nei due anni precedenti la domanda (importo compreso tra 250 e 800 euro mensili).

Le altre novità riguardano una serie di aspetti diversi:

  • riduzione dell’indennità giornaliera di malattia per la gente di mare;
  • proroga al 2024 del trattamento di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center;
  • nuove risorse per i trattamenti di sostegno al reddito in favore dei lavoratori dipendenti da imprese operanti in aree di crisi industriale complessa;
  • proroga del trattamento di sostegno al reddito per i lavoratori sospesi dal lavoro o impiegati a orario ridotto, dipendenti da aziende sequestrate o confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria;
  • proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale per cessazione di attività in favore delle imprese che cessano l’attività produttiva;
  • proroga dell’integrazione del trattamento di CIGS per i dipendenti del gruppo ILVA;
  • incremento delle risorse per la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale di cui all’articolo 22–bis del Dlgs n. 148/2015;
  • ulteriore periodo di trattamento straordinario di integrazione salariale straordinaria per le imprese con rilevanza economica strategica;
  • intervento straordinario di integrazione salariale a seguito di accordi di transizione occupazionale;
  • misure in materia di lavoro e di ammortizzatori sociali in favore dei lavoratori dipendenti di Alitalia – Società aerea italiana S.p.a. e Alitalia Cityliner S.p.a. e norme in materia di integrazione salariale straordinaria per le imprese rientranti in piani di sviluppo strategico.

Infine, importanti novità riguardano il congedo parentale. La Legge di Bilancio 2024 introduce un ulteriore mese di congedo retribuito all’80 per cento.

Possono beneficiarne entrambi i genitori, in alternativa tra loro, entro i 6 anni di vita del bambino o della bambina purché il periodo di congedo di maternità o paternità termini oltre il 31 dicembre 2023.

Tutti i dettagli sono disponibili nel testo integrale della circolare INPS n. 4/2024.

INPS - Circolare n. 4 del 5 gennaio 2024
Anno 2024. Sintesi delle principali disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e di sostegno al reddito e alle famiglie

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