Bonus casa: stop accesso automatico, si va verso contributi a fondo perduto. Riforma in cantiere

Bonus casa, stop all'accesso automatico. Si va verso un sistema di contributi a fondo perduto accessibili a domanda. I dettagli arrivano dal Direttore del Dipartimento Finanze del MEF nel corso dell'audizione del 16 aprile 2024

Bonus casa: stop accesso automatico, si va verso contributi a fondo perduto. Riforma in cantiere

Bonus casa, si va verso un sistema di contributi a fondo perduto per le agevolazioni in edilizia.

Questo uno dei dettagli che è possibile estrapolare dall’audizione del 16 aprile 2024 presso la Commissione Finanze del Senato in relazione al decreto legge n. 39/2024 in materia di superbonus.

La riforma dei bonus casa appare inevitabile, anche considerando che come evidenziato dal Direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF, Giovanni Spalletta, misure agevolative automatiche e riconosciute senza preventiva autorizzazione non risultano più compatibili con le nuove regole di governance europea.

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Bonus casa: stop accesso automatico, si va verso contributi a fondo perduto. Riforma in cantiere

La possibilità di accedere ai bonus casa sarà più limitata, e si va verso un sistema che sostituirà il beneficio automatico a nuove procedure su richiesta da parte del possibile beneficiario.

Il sistema delle detrazioni sui bonus edilizi prevede ad oggi che chi effettua lavori in casa possa di fatto beneficiarne in automatico, e al netto delle possibilità ormai chiuse di optare per la cessione del credito e dello sconto in fattura, l’utilizzo dei crediti d’imposta in dichiarazione cancella di fatto ogni forma di controllo preventivo del Fisco.

Un sistema che appare non più compatibile con le norme UE e per il quale è ormai quasi certa una riforma a tutto campo. Se già dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio era arrivata soltanto pochi giorni fa la proposta di passare dai bonus fiscali a contributi e sovvenzioni su domanda, una conferma del piano in cantiere arriva da Giovanni Spalletta, Direttore del Dipartimento delle Finanze.

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L’audizione del 16 aprile sul decreto legge n. 39/2024 è l’occasione per anticipare i “lavori in corso”. Due le osservazioni specifiche sulla struttura dei bonus casa: in primis le aliquote e i massimali eccessivamente elevati (e qui è evidente il richiamo al superbonus del 110 per cento), in secondo luogo la struttura stessa dei benefici, riconosciuti nella forma di crediti d’imposta difficili da monitorare.

Nel lavoro di riforma dei bonus edilizi, anche alla luce delle nuove normative UE, è in campo quindi la possibilità di prevedere forme di contributo a fondo perduto sul fronte dei lavori in casa.

Così come evidenziato dal Direttore Spalletta:

“la trasformazione dei crediti di imposta in contributi diretti di spesa soggetti a procedure di autorizzazione preventiva per accedere ai benefici, appare oggi raccomandabile per raggiungere il duplice obiettivo di fornire informazioni preventive di monitoraggio della spesa all’amministrazione competente e di acquisire tempestivamente i dati sull’andamento degli effetti delle medesime misure sotto i profili di impatto sulla finanza pubblica”

Stop ai bonus casa automatici: domanda preventiva per l’accesso alle agevolazioni edilizie

Il futuro dei bonus casa sarà segnato quindi dal passaggio ad “agevolazioni a sportello”, per il cui accesso bisognerà presentare domanda.

Questa la linea del MEF, anche considerando che come evidenziato nell’audizione del 16 aprile:

“misure agevolative automatiche, senza una preventiva autorizzazione, non sono più compatibili col nuovo quadro di finanza pubblica a seguito delle nuove regole di governance economica europea”

Prevedere misure più stringenti per la fruizione delle agevolazioni pubbliche consentirebbe non solo di evitare abusi e comportamenti opportunistici, ma anche di poter monitorare meglio la spesa e acquisire tempestivamente informazioni sull’andamento delle misure, anche in termini di impatto futuro.

Allo stop ad aliquote eccessivamente generose così come a massimali di spesa troppo alti si affianca quindi la previsione di un sistema tutto nuovo che darà di fatto il via ad un nuovo set di contributi e agevolazioni a fondo perduto su parte dei costi da sostenere per riqualificare le abitazioni.

Due anticipazioni importanti sul fronte della razionalizzazione delle agevolazioni edilizie in scadenza a fine 2024, che si intrecciano alle novità in arrivo per effetto della direttiva Case Green.

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