Un 2026 ricco di bonus, ma anche di addii. Una panoramica di agevolazioni in scadenza e misure in partenza dal prossimo anno
Un pieno di bonus anche nel 2026, ma anche di agevolazioni in scadenza.
Arrivati alle ultime battute dell’anno, è utile una panoramica delle novità in arrivo e degli addii. La Legge di Bilancio 2026 è come di consueto il veicolo di nuovi bonus e conferme, ma anche la norma che indirettamente segna lo stop ad alcuni strumenti agevolativi.
Dalla casa, fino alle misure per le famiglie e le imprese, l’elenco delle misure in campo dal prossimo 1° gennaio.
Bonus casa 2026 tra addii e conferme
Il primo pacchetto di agevolazioni che resteranno in campo anche nel 2026 riguarda la casa. La Legge di Bilancio si prepara a confermare le regole ad oggi in vigore per il bonus ristrutturazione e per l’ecobonus.
Ambedue le agevolazioni potranno essere utilizzate anche dal prossimo 1° gennaio nella misura del 50 per cento per la prima casa e del 36 per cento per gli immobili diversi. Scampato per il momento il rischio di un taglio ulteriore, al 36 e 30 per cento, che stando alle regole ad oggi in campo dovrebbe partire dal 2027.
Nel pacchetto di incentivi per la casa sarà confermato anche il bonus mobili, la detrazione legata alle ristrutturazioni edilizie.
In scadenza invece il bonus per le barriere architettoniche, così come la coda ultima del superbonus, la discussa agevolazione del 110 per cento che resterà in vita solo per gli interventi di ricostruzione post-sismica nei comuni del cratere di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Stop anche al bonus elettrodomestici, il voucher di 100 o 200 euro introdotto nel 2025 e partito con notevole ritardo nel mese di novembre. Nel corso dei lavori sulla Manovra 2026 è stato presentato un emendamento per prorogare l’agevolazione, sul quale però la strada resta stretta alla luce della difficoltà a reperire adeguate risorse di copertura.
Al debutto il bonus TARI 2026. Stop bonus bollette extra
Nel capitolo dei bonus che interessano la casa vale la pena ricordare che il 2026 sarà l’anno di debutto dello sconto sociale sulla TARI. A beneficiarne saranno i nuclei familiari con ISEE fino a 9.530 euro, le quali potranno accedere a una riduzione del 25 per cento sulla tassa rifiuti.
Non sarà necessario fare domanda: saranno i comuni a individuare i nuclei beneficiari attingendo ai dati ISEE forniti dall’INPS, secondo lo stesso meccanismo che regola il bonus sociale luce e gas.
Parlando del bonus bollette è inoltre bene evidenziare che il 2026 perderà l’agevolazione extra introdotta nel primo trimestre 2025, che ha consentito anche ai nuclei con ISEE sopra la soglia ordinaria di 9.530 euro, e fino a 25.000 euro, di beneficiare di uno sconto di 200 euro sulle fatture.
Nuovi bonus per le famiglie nel 2026
Ampio spazio poi alle misure per le famiglie. Oltre all’assegno unico, al bonus nido e al bonus nuovi nati in vigore anche nel 2026, la Legge di Bilancio in fase di discussione potenzia il pacchetto di interventi in favore dei genitori.
In primis si va verso la conferma e il potenziamento del bonus per le mamme lavoratrici. Dopo l’esperienza del 2025, si punta a garantire un contributo alle madri con almeno due figli fino a 10 anni, o tre figli fino a 18 anni, anche per il prossimo anno.
L’obiettivo è anche un aumento dell’importo: dai 40 euro previsti per l’anno in corso si dovrebbe passare a 60 euro.
Sarà inoltre potenziato il congedo parentale: potrà essere richiesto fino ai 14 anni di età del figlio o della figlia e verrà confermato il terzo mese pagato all’80 per cento in luogo del 30 per cento.
Verso la conferma anche per la carta dedicata a te, il buono spesa che potrà essere richiesto dalle famiglie con ISEE basso sia nel 2026 che nel 2027.
Addio invece al bonus sport per i figli, il contributo fino a 300 euro riconosciuto nel 2025 per le attività sportive svolte tra i 6 e i 14 anni di età presso enti del Terzo Settore, associazioni e società sportive dilettantistiche.
Nel pacchetto di bonus per le famiglie è inoltre ricompresa la novità relativa al calcolo della prima casa ai fini ISEE: la franchigia salirà a 91.500 euro, con un ulteriore aumento di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Le novità avranno effetti pratici per cinque agevolazioni: ADI, SFL, assegno unico, bonus nido e nuovi nati, ma resta l’incognita sui tempi effettivi di partenza.
Bonus per le imprese: addio IRES premiale, torna l’iperammortamento dal 2026
Meno corposo il pacchetto di agevolazioni per le imprese. Il 2026 segnerà l’addio prematuro all’IRES premiale, agevolazione introdotta nella scorsa Manovra e partita di fatto solo in estate, con la pubblicazione delle regole attuative da parte del Ministero dell’Economia.
L’esperienza della mini-IRES legata a investimenti e assunzioni non è stata delle migliori: troppo complessa da applicare e pertanto “apprezzata” da pochi, i quali però dopo essersi addentrati in regole complesse, e aver implementato i propri sistemi, dovranno rinunciarvi dal prossimo 1° gennaio.
Addio anche al piano Transizione 5.0, in favore del ritorno del sistema dell’iperammortamento: le agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali torneranno nella forma di extra-deduzione. Anche in questo caso il passo indietro è legato alle difficoltà tecniche dello strumento rivisitato dei crediti d’imposta, che hanno avuto poco appeal nel corso del 2025.
Si va inoltre verso il rifinanziamento del credito d’imposta per le zone economiche speciali (ZES) che arriva a 2,3 miliardi, 100 milioni sono destinati inoltre alle zone logistiche semplificate (ZLS) e la Nuova Sabatini sarà confermata e rifinanziata.
Tra le misure che meritano particolare attenzione vi è anche la riproposta dell’assegnazione agevolata dei beni ai soci, con riferimento soprattutto agli immobili. Le società potranno cedere o assegnare i propri immobili ai soci usufruendo di aliquote ridotte.
Non da meno, sempre sul fronte delle imprese e in generale del lavoro autonomo, è da considerare anche la conferma del limite di 35.000 euro per dipendenti e pensionati che intendono aprire partita IVA in regime forfettario.
Si evidenzia, ad ogni buon fine, che tutte le misure contenute nella Legge di Bilancio 2026 sono in fase di discussione. Per le conferme sarà necessario attendere l’approvazione definitiva del testo, attesa entro la fine dell’anno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus che vanno e vengono: addii e novità per il 2026