Assegno di inclusione e assegno unico, Calderone: alle famiglie numerose oltre 2.000 euro in più

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Le famiglie numerose con almeno 3 figli e redditi molto bassi riceveranno oltre 2.000 euro in più rispetto a quanto ottenevano con il reddito di cittadinanza. Lo ha sottolineato la Ministra del Lavoro, Marina Calderone, che ha presentato un primo bilancio sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa in vigore

Assegno di inclusione e assegno unico, Calderone: alle famiglie numerose oltre 2.000 euro in più

È positivo il primo bilancio delle nuove misure introdotte dal decreto lavoro in sostituzione del reddito di cittadinanza, cioè l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro.

A fornire un primo quadro della situazione è stata la Ministra del Lavoro, intervenuta l’11 gennaio nella trasmissioneCinque Minuti” su Rai 1.

Al 10 gennaio sono state presentate oltre 476.000 domande per l’assegno di inclusione. Per 450.000 di queste il patto di attivazione digitale è stato sottoscritto entro il 7 gennaio e pertanto le famiglie riceveranno il primo pagamento il 26 del mese.

Come sottolinea la Ministra, la combinazione di assegno di inclusione e assegno unico porterà nelle tasche delle famiglie con 3 o più figli e con redditi bassi oltre 2.000 euro in più di quanto ricevessero negli anni in cui era attivo il reddito di cittadinanza.

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Assegno di inclusione e assegno unico, Calderone: alle famiglie numerose oltre 2.000 euro in più

La Ministra del Lavoro, Marina Calderone, l’11 gennaio 2024 ha fornito un primo bilancio dell’andamento delle nuove misure per favorire l’inclusione sociale e lavorativa: il supporto per la formazione e il lavoro (SFL) e l’assegno di inclusione (ADI).

Il primo è attivo dallo scorso settembre e prevede il riconoscimento di un’indennità di 350 euro mensili per la partecipazione a progetti di formazione e accompagnamento al lavoro.

Il secondo, invece, è operativo dal 1° gennaio, anche se la domanda si può presentare dal 18 dicembre, e consiste in un’indennità mensile erogata in favore dei nuclei familiari più fragili.

Come si legge anche nel comunicato stampa del Ministero del Lavoro, pubblicato il 12 gennaio, le famiglie che finora hanno presentato la domanda per l’assegno di inclusione sono oltre 470.000.

Per 450.000 di queste il patto di attivazione digitale (PAD), necessario per accedere al sussidio, è stato firmato entro il 7 gennaio. Questo significa, come illustrato dall’INPS nel messaggio n. 25/2024, che riceveranno il primo pagamento entro il prossimo 26 gennaio.

Per le domande presentate entro la fine del mese, e con PAD sottoscritto entro la stessa data, il pagamento della mensilità di gennaio arriverà il prossimo 15 febbraio. La mensilità febbraio sarà erogata per tutti il 27 del mese.

Rispetto agli importi corrisposti dal reddito di cittadinanza, per il 2024 si prevede che le famiglie numerose con almeno 3 figli e redditi molto bassi possano ricevere oltre 2.000 euro in più all’anno.

“Mettiamo insieme due misure: l’assegno di inclusione e l’assegno unico. Non facendo un mix ma solo un accostamento, abbiamo un risultato positivo sui nuclei familiari con più figli.”

Chi finora percepiva entrambe le misure, infatti, ha ricevuto il reddito di cittadinanza assieme all’assegno unico ma l’importo di quest’ultimo era decurtato. Non sarà per chi riceve l’assegno unico e il nuovo assegno di inclusione.

Le due misure, infatti, sono distinte tra loro e anche i relativi importi sono erogati separatamente. Il pagamento dell’assegno unico di gennaio arriverà il il 17, il 18 e il 19 del mese.

ADI e SFL: la spesa per il finanziamento è quasi pari a quella prevista per il reddito cittadinanza

La Ministra Calderone, inoltre, ha sottolineato il fatto che non c’è una sostanziale differenza tra gli stanziamenti previsti per finanziare il reddito di cittadinanza e quelli per le nuove misure di inclusione sociale e lavorativa introdotte dal decreto lavoro.

La somma della spesa prevista per l’assegno di inclusione, a sostegno dei nuclei familiari fragili, e per il supporto per la formazione e il lavoro, di accompagnamento al lavoro anche attraverso la formazione, è di 6,85 miliardi di euro, a cui poi si aggiungono ulteriori 100 milioni stanziati per il bonus per l’assunzione dei beneficiari.

La somma prevista per il reddito di cittadinanza era di circa 7 miliardi l’anno.

“Abbiamo soltanto diviso le platee e indirizzato le nostre azioni da un lato per promuovere il lavoro, la formazione e l’incrocio tra domanda e offerta e dall’altro, invece, per sostenere quelli che sono i nuclei familiari fragili.”

Per quanto riguarda il supporto per la formazione e il lavoro, su una potenziale platea di 249.000 nuclei beneficiari, le domande presentate al 10 gennaio sono poco più di 155.000.

Di queste 55.000 sono quelle accolte e 23.000 i benefici erogati.

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