Accertamento IMU, più cautela per i comuni: a rischio stop i controlli fiscali dal 2017 al 2021

Accertamento IMU, a rischio i controlli fiscali del periodo 2017/2021. Dopo i dubbi espressi dalla Corte Costituzionale circa la legittimità dei requisiti per l'esenzione previsti per i nuclei familiari, i comuni dovranno prestare maggiore cautela nelle attività di recupero. A evidenziarlo il MEF nel corso delle interrogazioni in Commissione Finanze della Camera del 20 aprile 2022.

Accertamento IMU, più cautela per i comuni: a rischio stop i controlli fiscali dal 2017 al 2021

Accertamento IMU: cautela da parte dei comuni sui controlli fiscali.

I dubbi sollevati dalla Corte Costituzionale sulla possibile illegittimità dei requisiti stringenti previsti per i nuclei familiari ai fini dell’esonero dal pagamento dell’IMU mettono ora a rischio i controlli del periodo 2017/2021.

A evidenziarlo è il Ministero dell’Economia, nella risposta all’interrogazione fornita il 20 aprile 2022 in Commissione Finanze della Camera dal Sottosegretario Federico Freni.

Nessuno stop invece in relazione alle nuove regole introdotte dal 1° gennaio 2022: l’esenzione IMU a scelta prevista per i coniugi con residenze diverse non ha efficacia retroattiva, e non incide quindi sugli accertamenti degli anni passati.

Accertamento IMU, più cautela per i comuni: a rischio stop i controlli fiscali dal 2017 al 2021

L’attività di accertamento dei comuni relativa al mancato versamento dell’IMU per gli anni dal 2017 al 2021 rischia di essere bloccata dalla decisione della Corte Costituzionale, che con l’Ordinanza n. 94 depositata il 12 aprile 2022 ha sollevato dinnanzi a se stessa la questione di legittimità in merito ai requisiti per l’esenzione previsti per i nuclei familiari.

Secondo quanto evidenziato dalla Consulta, la regola che prevede il riconoscimento dell’esonero esclusivamente in caso di stessa residenza anagrafica e dimora abituale di tutti i componenti del nucleo familiare penalizza le famiglie, e contrasterebbe con quanto previsto dagli articoli 3, 31 e 53 della Costituzione.

I dubbi sollevati dalla Corte Costituzionale rischiano ora di ostacolare le attività di accertamento IMU.

Come evidenziato dal MEF nel corso delle interrogazioni in Commissione Finanze della Camera del 20 aprile 2022, i comuni dovranno adottare un atteggiamento di cautela nell’ambito dei controlli fiscali relativi al periodo dal 2017 al 2021.

Una declaratoria di illegittimità della norma di cui all’articolo 13, secondo comma, quarto periodo del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 da parte della Consulta renderebbe infatti illegittima l’attività di recupero dell’imposta posta in essere dai comuni.

La decisione della Corte è quindi di rilevanza fondamentale per i controlli relativi al mancato versamento IMU degli anni passati. Problema che invece non sussiste in relazione alle nuove regole in materia di esenzione previste a partire dal 1° gennaio 2022.

5-07902 Giacometto: Disciplina dell’IMU applicabile ai componenti del medesimo nucleo familiare
Scarica il testo della risposta fornita dal MEF nel corso delle interrogazioni in Commissione Finanze della Camera del 20 aprile 2022

Accertamento IMU, esenzione a scelta per i nuclei familiari solo a partire dal 1° gennaio 2022

Se la decisione della Corte Costituzionale avrà indubbiamente ripercussioni nell’ambito degli accertamenti in materia di IMU per gli anni passati, così non è invece per quel che riguarda le novità introdotte dal 1° gennaio 2022.

L’esenzione IMU “a scelta” introdotta dall’articolo 5-decies del decreto legge n. 146/2021 non incide sul passato.

Si ricorda che, proprio al fine di superare le criticità nell’ambito dell’esenzione IMU per il nucleo familiare, il decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022 ha previsto che:

“Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti del nucleo familiare”

Una regola che quindi supera l’orientamento anti-abuso adottato negli ultimi anni, secondo il quale veniva negato il diritto all’esenzione IMU ai coniugi con residenze diverse, ma che non ha effetto retroattivo.

Non viene quindi meno il potere di accertamento dei comuni in merito al mancato versamento IMU per le annualità dal 2017 al 2021, considerando che la nuova norma non ha natura interpretativa ma innovativa, e quindi evidenzia il MEF “può trovare applicazione solo per l’avvenire”.

Le novità quindi non incidono sul pregresso, ma l’intervento della Corte Costituzionale impone ai comuni di prestare maggiore cautela.

In attesa della sentenza definitiva sulla legittimità o meno delle regole previste fino allo scorso anno, si profila l’ipotesi di uno stop alle attività di recupero.

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