Superbonus e cessione del credito, sulle ultime novità la parola a lettrici e lettori

Rosy D’Elia - Irpef

Al centro del dibattito politico e dell'attenzione di contribuenti e addetti ai lavori le ultime novità sul superbonus e in particolare sul blocco della cessione del credito previsto dal DL n. 11 del 2023: una misura necessaria o una frenata troppo drastica? La parola a lettrici e lettori. Risposta al sondaggio direttamente online e commenti via mail alla redazione

Superbonus e cessione del credito, sulle ultime novità la parola a lettrici e lettori

Dal 16 febbraio l’approvazione in Consiglio dei Ministri e l’immediata pubblicazione del Decreto Legge numero 11 del 2023, un’eccezione più che una regola, hanno acceso i riflettori sul superbonus e sulla cessione del credito, bloccato seduta stante anche per gli altri bonus edilizi previsti dalla normativa.

Le ultime novità sono da giorni al centro del dibattito politico e dell’attenzione dei contribuenti e degli addetti ai lavori: si tratta di una misura necessaria o di una frenata troppo drastica?

Ultime novità sul superbonus

Misura necessaria o frenata troppo drastica?

La parola a lettrici e lettori, invitati a partecipare al sondaggio tramite il box dedicato e a inviare commenti, motivazioni e considerazioni tramite mail con oggetto “Superbonus - Ultime novità” all’indirizzo [email protected].

Le ultime novità su superbonus e cessione del credito: misura necessaria o frenata troppo drastica?

Mentre da mesi si cercava una soluzione alla questione dei crediti fiscali incagliati nei cassetti di banche, imprese, cittadini e cittadine, il Governo ha bloccato in maniera inattesa, drastica e improvvisa la possibilità di beneficiare del superbonus e delle altre agevolazioni edilizie nelle due modalità alternative alla detrazione: cessione del credito e sconto in fattura.

Il DL n. 11 del 2023 ha lasciato percorribili queste due strade solo per coloro che al 16 febbraio avevano già avviato le procedure per realizzare gli interventi, contando su un panorama di regole che oggi appare del tutto diverso.

Di fatto le novità introdotte hanno reso anche difficilmente accessibile l’agevolazione per tutti coloro che hanno redditi bassi e quindi avrebbero difficoltà a beneficiare del superbonus sotto forma di sconto sull’imposta da versare.

In ogni caso almeno sul futuro il problema dei crediti è stato eliminato alla radice, ma sul passato, su quelli incagliati, la questione resta. Ed è ancora da risolvere.

Ma è solo uno dei punti su cui servirà intervenire ancora: anche la necessità di prevedere un periodo transitorio tra la vecchia e la nuova normativa o di salvaguardare alcuni settori e territori, come nel caso del sismabonus o dell’edilizia popolare, richiedono una risposta.

Non a caso nello stesso comunicato stampa di presentazione delle novità approvate in Consiglio dei Ministri si metteva già in calendario per lunedì 20 febbraio una riunione con le associazioni di rappresentanza delle categorie maggiormente interessate dalle novità sul superbonus e sulla cessione del credito.

Anche ieri, 22 febbraio 2023, si è riunito al Ministero dell’Economia e delle Finanze il tavolo tecnico sui bonus edilizi per mettere nuovi punti fermi nel panorama normativo che regola le agevolazioni con uno sguardo al passato, al presente e al futuro.

Superbonus e cessione del credito: l’opinione di lettori e lettrici sulle ultime novità

La premier Giorgia Meloni nell’appuntamento social “gli appunti di Giorgia” del 19 febbraio ha motivato le misure inserite nel DL n. 11 del 2023 con la necessità di intervenire in una “situazione fuori controllo” che potrebbe portare ad “esiti imprevedibili e molto pesanti”.

La misura è nata a maggio 2020 nel pieno della pandemia e della stasi economica: Superbonus, sconto in fattura e cessione del credito anche per gli altri bonus edilizi hanno preso forma nel Decreto Rilancio, un provvedimento emergenziale da 155 miliardi di euro.

Se nel breve periodo ha avuto il merito di dare una buona spinta all’economia, nel lungo periodo ha portato anche a una serie di conseguenze negative, dalle frodi fiscali all’aumento dei prezzi delle materie prime, su cui è già intervenuto a più riprese il Governo guidato da Mario Draghi che ha ricevuto il testimone da Giuseppe Conte per poi lasciarlo a Giorgia Meloni.

La vita del Superbonus e della cessione del credito, quindi, è complessa e i correttivi per aggiustare il tiro sono stati e sono ancora necessari. D’altronde siamo ben lontani dalla chiarezza normativa invocata dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa di presentazione delle misure del DL Aiuti quater che, tra le diverse novità, ha portato l’aliquota del superbonus dal 110 al 90 per cento.

Sono le modalità di intervento, in questo caso come in altri, a fare la differenza e a rendere più o meno discutibili le novità introdotte.

L’invito è quello di partecipare al sondaggio sul tema cliccando su “partecipa al sondaggio” nel box disponibile in testa all’articolo e di approfondire la risposta con commenti, motivazioni e considerazioni inviando una mail con oggetto Superbonus - Ultime novità” all’indirizzo [email protected].

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