Superbonus 90 per cento: è necessario il cambio di residenza alla fine dei lavori

Tommaso Gavi - Irpef

Per beneficiare del superbonus al 90 per cento, per interventi su villette o unifamiliari realizzati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, è necessario che l'edificio sia adibito ad abitazione principale. Il cambio di residenza è necessario alla fine dei lavori

Superbonus 90 per cento: è necessario il cambio di residenza alla fine dei lavori

Per non perdere il superbonus al 90 per cento i contribuenti che hanno iniziato i lavori a partire dal 1° gennaio 2023 devo fare attenzione al rispetto di tutti i requisiti previsti dal decreto Aiuti quater.

Il provvedimento del Governo fissa particolari condizioni per proseguire con i lavori anche nell’anno in corso, tra questi una riguarda l’edificio, che deve essere adibito ad abitazione principale.

Per soddisfare il requisito è necessario il cambio di residenza, che deve essere trasferita nell’edificio alla fine dei lavori.

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, il requisito di abitazione principale deve essere rispettato al termine degli interventi.

Superbonus 90 per cento: è necessario il cambio di residenza alla fine dei lavori

Alla fine dei lavori, nel caso di interventi che rientrano nel superbonus al 90 per cento su villette e unifamiliari, è necessario il cambio di residenza.

Il trasferimento della residenza è necessario per verificare uno dei requisiti stabiliti dal decreto Aiuti quater per i lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2023 e da concludere entro la fine dell’anno.

Con la proroga della scadenza per le villette e le unifamiliari che hanno raggiunto almeno il 30 per cento degli interventi entro il 30 settembre 2022, il termine del 31 dicembre 2023 è stato reso unico.

Tornando al superbonus al 90 per cento, per i lavori da realizzare nel 2023, i soggetti dovranno rispettare le seguenti condizioni:

  • il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare;
  • l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale;
  • il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro.

Per il calcolo del reddito è necessario tenere conto del quoziente familiare, determinato dalla composizione del nucleo familiare, secondo i criteri riportati nella tabella riassuntiva.

Nucleo familiareNumero di parti
Contribuente 1
Se nel nucleo familiare è presente un coniuge, il soggetto legato da unione civile o la persona convivente si aggiunge 1
Se nel nucleo familiare sono presenti familiari, diversi dal coniuge di cui all’articolo 12 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dal soggetto legato da unione civile o dal convivente, che nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa si sono trovati nelle condizioni previste nel comma 2 del medesimo articolo 12, in numero pari a un familiare si aggiunge 0,5
(...) due familiari si aggiunge 1
(...) tre o più familiari si aggiunge 2

Oltre al rispetto del requisito reddituale è necessario rispettare la condizione di abitazione principale e il cambio di residenza è finalizzato al raggiungimento di tale requisito.

Superbonus 90 per cento: quando deve cambiata la residenza?

A fornire chiarimenti sul rispetto del requisito di abitazione principale è la stessa Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello numero 377 del 10 luglio 2023.

La condizione prevista che l’immobile sia la sede dell’abitazione principale del contribuente o dei suoi familiari deve essere verificata al termine dei lavori, l’immobile non deve essere necessariamente abitazione principale all’inizio degli interventi.

A chiarirlo era già stata la precedente circolare numero 13 del 13 giugno scorso.

Il documento di prassi specificava quanto di seguito riportato:

“qualora l’unità immobiliare non sia adibita ad abitazione principale all’inizio dei lavori, il Superbonus spetti per le spese sostenute per i predetti interventi a condizione che il medesimo immobile sia adibito ad abitazione principale al termine dei lavori.”

La conferma sul cambio di residenza arriva quindi anche dalla lettura dei chiarimenti forniti dall’Amministrazione finanziaria.

Occorre infine richiamare, a completamento del rispetto dei requisiti previsti per beneficiare del superbonus al 90 per cento, il concetto di “abitazione principale”.

La definizione è fornita dal comma 3-bis, articolo 10 del TUIR:

“per abitazione principale si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente.”

Nel rispetto dei requisiti previsti, il superbonus spetterà per gli interventi realizzati entro il 31 dicembre 2023.

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