Contributi a fondo perduto, pagamento anche in caso di inadempienze su cartelle esattoriali

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Contributi a fondo perduto, confermato il pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate anche in caso di inadempienze che riguardano cartelle esattoriali. A spazzare via ogni dubbio sulla possibilità di fruire degli aiuti Covid è la norma di interpretazione autentica formulata dal Decreto Fisco, DL n. 209/2021, e inserite nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2022.

Contributi a fondo perduto, pagamento anche in caso di inadempienze su cartelle esattoriali

Contributi a fondo perduto: la presenza di eventuali inadempienze legate a cartelle esattoriali non compromette in alcun modo il pagamento degli aiuti Covid, a chiarirlo è la norma di interpretazione autentica contenuta nel DL n. 209/2021.

Nell’accesso ai sostegni messi in campo per far fronte all’emergenza coronavirus, i debiti fiscali non rappresentano un ostacolo.

Ogni possibile dubbio sul tema è stato spazzato via dall’articolo 3 del Decreto Fisco, DL n. 2019, che ha trovato spazio nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2022, all’articolo 1, comma 653.

Contributi a fondo perduto, pagamento dall’Agenzia delle Entrate anche in caso di cartelle esattoriali

La norma, infatti, ha fatto un percorso più lungo prima di arrivare nel testo della Legge n. 234 del 2021.

Mentre il Parlamento lavorava alla conversione in legge del Decreto Fiscale e alla definizione della Legge di Bilancio 2022, il Governo approvava un ulteriore decreto leggeper introdurre misure urgenti finanziarie e fiscali.

Tra le novità inserite nel testo trovava spazio anche una Norma di interpretazione autentica in materia di contributi a fondo perduto per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 adottata per eliminare ogni dubbio sul pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate delle somme previste dai decreti emergenziali in presenza di cartelle esattoriali a carico del beneficiario.

Il testo del Decreto Legge n. 209 del 10 dicembre 2021 inserito poi nella Legge di Bilancio 2022 chiarisce che l’erogazione degli aiuti Covid non è vincolata alle disposizioni previste dall’articolo 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.

Non si applicano quindi le regole che dal 30 giugno 2019 impongono alle amministrazioni pubbliche e alle società a prevalente partecipazione pubblica di verificare prima di effettuare il pagamento di un importo superiore a 5.000 euro eventuali inadempienze relative “all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo”.

Si conferma quanto previsto in linea generale fino allo scorso 31 agosto 2021. Da ultimo, infatti, il Decreto Sostegni bis ha fissato la data di scadenza della sospensione delle disposizioni dell’art. 48 bis del DPR 602/1973 in stand by dall’inizio della pandemia, e quindi dal 21 febbraio 2020 per i contribuenti della prima zona rossa e dall’8 marzo 2020 per tutti gli altri.

Contributi a fondo perduto, via libera al pagamento: le cartelle esattoriali non sono un ostacolo

In altre parole, in presenza dei requisiti richiesti i contributi a fondo perduto previsti dai diversi decreti emergenziali spettano a tutti.

I debiti fiscali non ostacolano l’accesso agli aiuti: anche chi non è in regola con i versamenti dovuti in seguito alla notifica di cartelle esattoriali può richiedere e ottenere i sostegni.

Si tratta di un chiarimento importante anche alla luce delle ultime tornate di ristori in arrivo. Anche nel mese di dicembre è stato possibile richiedere diverse formule di contributi a fondo perduto. L’erogazione delle risorse a disposizione spetta anche ai contribuenti che hanno debiti fiscali.

Il pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, quindi, sarà effettuato tenendo conto dei chiarimenti forniti.

Ma non solo: se si tratta di una norma di interpretazione autentica e quindi retroattiva da applicare senza limiti temporali al meccanismo di erogazione degli aiuti Covid, la regola dovrebbe riguardare anche a tutti i pagamenti eventualmente non effettuati dall’Agenzia delle Entrate per le verifiche sui beneficiari.

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