Scontrino elettronico, trasmissione dei corrispettivi con esito negativo

Scontrino elettronico, trasmissione dei corrispettivi con esito negativo. Cosa significa e come intervenire quando il flusso comunicativo non va a buon fine? Le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate.

Scontrino elettronico, trasmissione dei corrispettivi con esito negativo

Scontrino elettronico, trasmissione dei corrispettivi con esito negativo. Il flusso comunicativo con l’amministrazione finanziaria passa attraverso il registratore telematico, RT, ma un errore può interromperlo. Nelle specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate aggiornate a fine giugno 2019, le istruzioni per intervenire.

Dal 1° luglio 2019 negli esercizi commerciali che hanno un volume d’affari superiore a 400.000 euro, e dal 1° gennaio 2020 anche in tutti gli altri, con il nuovo obbligo dello scontrino elettronico, previsto dal Decreto Legislativo numero 127 del 2015, la vecchia cassa ha lasciato spazio al registratore telematico, l’apparecchio progettato per la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi.

Scontrino elettronico, esito negativo per la trasmissione dei corrispettivi: che cosa vuol dire?

In questo modo, l’Agenzia delle Entrate riceve i dati relativi alle operazioni giornaliere entro 12 giorni dalla data di effettuazione, secondo la nuova tabella di marcia stabilita dal Decreto Crescita.

Nasce un canale comunicativo diretto tra contribuenti e Fisco, il momento chiave di questo dialogo è la fase di trasmissione dei corrispettivi.

L’operazione avviene tramite apparecchi telematici che rispondono a specifiche caratteristiche tecniche e devono essere attivati, messi in servizio e collegati al portale Fatture e Corrispettivi secondo le disposizioni normative.

Ogni volta che i corrispettivi vengono trasmessi, il registratore telematico deve restituire un esito: solo in quel momento l’invio delle informazioni si sarà completato chiudendo il ciclo comunicativo alla base del nuovo obbligo dello scontrino elettronico.

L’esito positivo garantisce che il controllo sulla validità del sigillo e sulla struttura formale dei file trasmessi è avvenuto con successo. Ma cosa accade se l’esito che restituisce il registratore telematico è negativo?

In questo caso, l’“esito operazione” riporta un codice di errore e i dati non risultano trasmessi all’Agenzia delle Entrate. In altre parole: se non si interviene ulteriormente, è come se l’obbligo non fosse stato rispettato. L’esercente deve provvedere alla trasmissione del file entro i cinque giorni lavorativi successivi alla comunicazione di scarto.

Scontrino elettronico, esito negativo per la trasmissione dei corrispettivi: come intervenire

Come si legge nelle specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate, la trasmissione dei dati giornalieri avviene con una frequenza variabile con un valore massimo dell’intervallo di 5 giorni.

Per tutto questo intervallo temporale, il Registratore Telematico deve
ripetutamente tentare la trasmissione del file elaborato a seguito della chiusura
giornaliera.

Se il Registratore Telematico non riesce a entrare in contatto con il sistema dell’Agenzia delle Entrate e non riesce a trasmettere i dati, si possono inviare le informazioni tramite il portale Fatture e Corrispettivi per essere in linea con i tempi stabiliti dalla legge.

Nel caso in cui si verifichino rilevazioni o trasmissioni di dati errati o parziali a causa di malfunzionamenti dei Registratori telematici o di elementi terzi, che non sono riconducibili agli apparecchi, l’esercente può segnalare le anomalia tramite la procedura online disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Cambia leggermente il flusso comunicativo, ma non a causa di un errore o un’incongruenza, anche per una interruzione prevista dell’attività lavorativa: per chiusura settimanale, chiusura domenicale, ferie, chiusura per eventi eccezionali, attività stagionale o qualsiasi altra ipotesi.

In questo caso, infatti, il Registratore Telematico, alla prima trasmissione successiva ovvero all’ultima trasmissione utile, provvede all’elaborazione e all’invio di un unico file contenente la totalità dei dati (ad importo zero) relativi al periodo di interruzione, per i quali l’esercente non ha effettuato l’operazione di chiusura giornaliera.

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