Decreto Lavoro, ecco gli importi dell’aumento degli stipendi

Nuovo taglio del cuneo fiscale e conseguenti nuovi aumenti dello stipendio in arrivo per lavoratrici e lavoratori con retribuzione annua lorda inferiore a 35.000 euro, ecco gli importi previsti dal Decreto Lavoro

Decreto Lavoro, ecco gli importi dell'aumento degli stipendi

Il Governo ha approvato il Decreto Lavoro, provvedimento che conterrà diverse misure in favore di lavoratori e aziende.

La misura senza dubbio più attesa è quella relativa all’aumento degli stipendi con un ulteriore taglio del cuneo fiscale, che fa seguito ai provvedimenti già presi sotto il Governo Draghi e poi proseguiti all’inizio dell’esperienza del Governo Meloni.

L’Esecutivo vuole dunque proseguire gli interventi di supporto al potere d’acquisto delle famiglie, duramente messo alla prova dall’inflazione degli ultimi 18 mesi. Tuttavia, poiché l’emergenza relativa ai prezzi del gas sta ormai passando, l’attenzione si è spostata sul netto in busta paga che ricevono lavoratrici e lavoratori dipendenti.

Il Consiglio dei Ministri si è svolto il 1° maggio; il MEF ha diramato un comunicato stampa ufficiale in cui si legge che:

Su proposta del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con interventi a sostegno dei lavoratori che prevedono, in particolare, il taglio di ulteriori 4 punti del cuneo fiscale e contributivo e fringe benefit esentasse fino a 3 mila euro per i dipendenti con figli

Decreto Lavoro 2023: aumento degli stipendi, ecco gli importi ed il periodo di riferimento:

Soggetti beneficiari Lavoratori dipendenti con reddito annuo lordo non superiore a 35.000 euro
Importi Circa 100 euro in più in busta paga
Durata del beneficio Sei mesi: tra luglio e dicembre 2023

Giorgia Meloni si è dichiarata soddisfatta al termine del Consiglio dei Ministri del 1° maggio, che ha commentato in un video istituzionale pubblicato sul canale YouTube di Palazzo Chigi:

Ancora manca l’ufficialità e quella che sta girando in queste ore è solo una bozza del Decreto Lavoro.

Tuttavia, ormai è stato confermato da tutti gli esponenti del Governo che l’aumento degli stipendi arriverà attraverso lo strumento della riduzione del cuneo fiscale e seguirà le seguenti linee guida:

  • soggetti beneficiari saranno i lavoratori che guadagnano fino a 35.000 euro di RAL (retribuzione annua lorda) con la previsione di due fasce di intervento:
    • redditi fino a 25.000 euro con un aumento della riduzione del cuneo di tre punti percentuali rispetto all’intervento precedente;
    • redditi fino a 35.000 euro con un aumento della riduzione del cuneo di due punti percentuali rispetto all’intervento precedente.

Gli importi esatti dell’aumento dello stipendio in arrivo non si conoscono con certezza.

Da un’elaborazione dati pubblicata ieri dal Sole24Ore si evince che si tratta di aumenti in busta paga di circa:

  • 96 euro al mese per cinque mesi (fino a novembre) per i lavoratori con una RAL non superiore a 25.000 euro;
  • 99 euro al mese per cinque mesi (fino a novembre) per i lavoratori con una RAL non superiore a 35.000 euro.

Attenzione: gli importi di cui sopra sono comprensivi di entrambi gli aumenti di stipendio derivanti dal taglio del cuneo fiscale, quindi chi aveva già ottenuto un aumento di circa 35-40 euro vedrà aumentare la busta paga di ulteriori 50 euro circa.

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Aumenti stipendi temporanei, cosa succederà dopo?

Pare che i tecnici del Governo stiano discutendo da giorni sul periodo oggetto di intervento.

Inizialmente sembrava che l’aumento dello stipendio dovesse durare cinque mesi, da luglio a novembre 2023.

Successivamente, il MEF ha diramato un comunicato stampa ufficiale in cui si è annunciato che la riduzione del cuneo fiscale sarà provvisoria ma comprenderà anche la mensilità di dicembre:

Circa 4 miliardi di euro vengono destinati, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023 (senza ulteriori effetti sulla tredicesima), all’incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio.

Lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, viene quindi elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. L’aumento nella busta paga dei dipendenti viene stimato, nel periodo luglio-dicembre, fino a 100 euro mensili di media

È stata quindi ufficializzata la volontà della maggioranza, anticipata da alcuni organi di stampa in mattinata, di proporre al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti la volontà di ricomprendere anche la mensilità di dicembre.

Per poi arrivare pronti a proporre una misura strutturale già con la Legge di Bilancio per il 2024.

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