Riduzione contributi INPS artigiani e commercianti: procedura non ancora disponibile per molti

Francesco Oliva - Leggi e prassi

Pochi giorni fa l'INPS aveva reso noto che la procedura per la riduzione dei contributi INPS del 50% rivolta ad artigiani e commercianti era finalmente disponibile: purtroppo però ancora non è così, per molti professionisti la procedura non funziona correttamente

Riduzione contributi INPS artigiani e commercianti: procedura non ancora disponibile per molti

Qualcuno è riuscito a inviare la domanda telematica per la riduzione contributiva INPS 50% prevista per i neo artigiani e commercianti?

È questa la domanda che tiene banco da giovedì scorso, quando l’INPS ha comunicato di aver reso finalmente disponibile la procedura per la domanda di riduzione dei contributi previdenziali dovuti da artigiani e commercianti iscritti per la prima volta nel 2025.

Purtroppo la risposta è ancora negativa, sia accedendo con la posizione intermediari abilitati, sia accedendo come cittadini, non è possibile fare la domanda di sconto. O meglio: la redazione di Informazione Fiscale ha ricevuto diverse segnalazioni di professionisti che non riescono ad attivare la procedura tramite la posizione da intermediario.

Per molti la soluzione è stata far accedere direttamente l’artigiano o il commerciante tramite lo SPID personale; oppure rimandare la presentazione della domanda.

Entrambe le soluzioni sono ovviamente problematiche.

Di quale agevolazione INPS parliamo? - L’agevolazione, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, consiste nel taglio del 50 per cento dei contributi INPS fissi e variabili dovuti nei primi 3 anni di attività dai nuovi artigiani e commercianti. Cioé di coloro che hanno aperto la partita IVA quest’anno, iscrivendosi alla CCIAA.

L’esonero è teoricamente previsto da gennaio ma una serie di ritardi burocratici ne hanno bloccato la fruizione da parte dei beneficiari, considerando anche che la prima rata trimestrale è scaduta il 16 maggio e che la prossima scade il 20 agosto.

La circolare con le istruzioni operative (n. 83/2025) è stata pubblicata lo scorso aprile ma ciò non è servito a risolvere bene la questione.

La domanda di esonero si può trasmettere - teoricamente a partire dallo scorso 8 agosto 2025 ma ancora non è così per tutti purtroppo - accedendo al “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” e compilando l’apposito moduloRiduzione 50% ART-COM 2025”.

INPS - Messaggio n. 2449 del 7 agosto 2025
Riduzione contributi INPS artigiani e commercianti

Una situazione che, a ridosso di Ferragosto, rischia di mettere in difficoltà le parti coinvolte ovvero professionisti e imprenditori.

Tra ferie e chiusure, il ritardo nell’invio della domanda rischia di accumularsi ulteriormente e la prossima scadenza per il pagamento trimestrale delle somme dovute è fissata al 20 agosto.

Molti studi professionali con i quali ci siamo confrontati hanno optato per la “riduzione a mano” dei modelli f24 relativi ai contributi previdenziali (rata fissa) scaduti lo scorso 16 maggio. E lo stesso ci hanno detto che faranno il prossimo 20 agosto.

A questo proposito si segnala però quanto segue:

  • in generale per fare un’operazione di questo tipo è meglio agire su una nuova codeline, non su quella originale che riportava l’importo pieno, altrimenti si rischia poi di ricevere un avviso da parte dell’INPS per pagamento insufficiente;
  • l’importo da inserire a mano, posto che si tratta comunque di una forzatura, non è esattamente della metà ma un pochino di più, considerando che la quota parte del contributo di maternità non si potrà ridurre della metà;
  • la riduzione a mano non è un’operazione al momento considerata valida, quindi si consiglia di evitarla, anche perché subito dopo la domanda decorreranno comunque i 36 mesi (12 f24 trimestrali) in cui chi vorrà potrà fruire dello “scontro contributivo”.

Detto quanto sopra è inaccettabile che una procedura telematica venga messa a disposizione di professionisti e imprenditori con 8 mesi di ritardo rispetto all’entrata in vigore della legge e che nei primi giorni, addirittura, non funzioni correttamente. La PA sta migliorando a vista d’occhio negli ultimi anni, non può permettersi incidenti di percorso di questo tipo: si rischia di minare alla base il rapporto di fiducia con i cittadini.

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