Lo Sblocca Concorsi mette in moto il bando per 2.500 posti alle Dogane

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Sblocca Concorsi, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è la prima ad usufruire del decreto legge n. 44 per l'accelerazione delle procedure di reclutamento. Parte il concorso per 2.500 posti, per il quale viene meno il limite massimo di 30 persone, ma resta l'obbligo di tampone negativo e di utilizzo di mascherina FFP2.

Lo Sblocca Concorsi mette in moto il bando per 2.500 posti alle Dogane

Concorso all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per 2.500 posti in partenza grazie agli effetti del cosiddetto “Sblocca Concorsi”, il decreto legge 44 del 1° aprile 2021.

Si tratta di uno delle principali selezioni per il reclutamento dei personale nella pubblica amministrazione con le sue 160.000 domande di partecipazione pervenute.

Finora a ritardare lo svolgimento del concorso all’Agenzia delle Dogane era il tetto di massimo di 30 candidati per sessione o sede di prova.

“Il bando in ADM” - ha confermato il direttore dell’Agenzia Marcello Minenna - “è, del resto, tra i più importanti fra quelli in corso nelle pubbliche amministrazioni ed abbiamo voluto snellire le procedure garantendo, allo stesso tempo, la massima sicurezza in termini di contenimento dei contagi, proprio per mettere le migliaia di candidati iscritti nelle condizioni di esprimersi nel migliore dei modi”.

Concorso Agenzia delle Dogane 2021, numeri e modalità di svolgimento

Il concorso alle Dogane mette in palio 2.500 posti di varie figure professionali inquadrate nella seconda e terza area, in pratica assistenti e funzionari doganali, ingegneri, architetti e chimici.

Al bando hanno deciso di partecipare 160.000 candidati, finora bloccati dal limite di 30 candidati per le prove in presenza, rimosso con il Decreto n. 44/2021.

Tuttavia, la possibilità di partecipazione per un maggior numero di persone è condizionata da una serie di criteri assunti in vista del contenimento della pandemia da Sars-Cov-2. Ricordiamo brevemente quali sono:

  • impiego privilegiato di strumenti informatici e digitali,
  • il concorso si terrà in più sedi decentrate a livello regionale per minimizzare gli spostamenti dei candidati;
  • unica prova scritta con durata massima di 60 minuti;
  • obbligo per tutti i candidati (anche già vaccinati) di effettuare entro le 48 ore prima della prova orale un tampone molecolare o rapido con esito negativo;
  • obbligo di utilizzo di mascherine FFP2;
  • percorsi riservati di uscita e di entrata;
  • specifiche volumetrie per il ricambio dell’aria garantite per ogni candidato.

Soddisfazione per la scelta dei vertici dell’Agenzia delle Dogane è stata espressa immediatamente dal ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta che ha dichiarato:

“Esprimo vivo compiacimento per la scelta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di avvalersi fin da subito dell’opportunità offerta dall’ultimo Decreto Legge Covid di sbloccare e semplificare tutti i concorsi, nella certezza che altre amministrazioni seguiranno lo stesso esempio”.

Agenzia delle Dogane, il concorso era un’emergenza

Del resto, non è una caso che il primo concorso a sbloccarsi con la possibilità delle nuove procedure sia quello alle Dogane.

In effetti si tratta di una delle agenzia fiscali che deve affrontare al momento grandi sfide come la Brexit, ma anche la ludopatia e i traffici illegali internazionali in condizione di carenza di personale.

Peraltro, proprio il tema della carenza di organico era stato al centro di una lettera inviata nel gennaio dello scorso anno allora ministro dell’Economia Roberto Gualtieri da parte dei sindacati di categoria appartenenti a Cgil, Cisl, Uil, Confsal-Unsa e Flp.

Ovviamente, l’arrivo dell’epidemia di Coronavirus non poteva che peggiorare le cose. Di qui prima la pubblicazione del bando e poi finalmente ora lo sblocco con le nuove procedure.

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