Rottamazione quinquies, (quando) arriva? Risponde il viceministro Leo

Rosy D’Elia - Fisco

La conferenza stampa sul Decreto Fiscale appena approvato è l'occasione per tornare sul bivio rottamazione quinquies-taglio IRPEF. Leo: possibili entrambe. E anticipa i tempi della pace fiscale

Rottamazione quinquies, (quando) arriva? Risponde il viceministro Leo

Taglio IRPEF e rottamazione quinquies non sono incompatibili. Non è questo il punto da affrontare per vedere approvate una nuova pace fiscale e una riduzione delle aliquote sull’imposta del reddito delle persone fisiche. Lo scoglio sono le risorse.

A sottolinearlo è il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto Fiscale approvato nel Consiglio dei Ministri del 12 giugno.

Le novità potrebbero arrivare il prossimo anno, ma per una nuova definizione agevolata delle cartelle bisogna partire dalle valutazioni della Commissione istituita per analizzare il magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ovvero la mole di debiti di cittadini e cittadine che rimangono in stand by e ammontano a oltre 1.200 miliardi di euro.

Quando arriva la rottamazione quinquies? Servono, prima di tutto, le valutazioni sul magazzino AdER

Resta cauto il viceministro Maurizio Leo, così come aveva già fatto il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti nelle ore precedenti, su quello che in molti hanno già definito un derby fiscale tra le forze di maggioranza.

Nessuna novità è esclusa: “le due tematiche possono sicuramente viaggiare insieme”, conferma Leo. Ma la priorità, al di là di qualsiasi scelta politica, sono le coperture. E per quanto riguarda la rottamazione quinquies questa ricerca si lega ai lavori già in corso.

Per quanto riguarda la rottamazione si dovrà procedere alla luce di “quelli che sono gli esiti di una Commissione presieduta dal presidente in pensione della Corte dei Conti che ha fatto un monitoraggio di tutto quello che è il carico del magazzino dal 2000 al 2024, sono 1275 miliardi probabilmente sarà aumentato pure di qualche miliardo, per verificare come gestirlo”, spiega Leo.

Già all’inizio dell’anno dal fronte tecnico del Governo era arrivato questo alert sul percorso da seguire: le valutazioni sulla mole delle cartelle rimaste non pagate sono il primo passo necessario per mettere in campo una eventuale rottamazione quinquies.

Ed è proprio dagli esiti della Commissione che si dovrà partire per arrivare a una nuova definizione agevolata delle cartelle:

“Dobbiamo fare in modo di selezionare magari una parte di questo magazzino, che può entrare in un meccanismo di rottamazione e valutare appunto i tempi e le modalità”.

Rottamazione quinquies, quando arriva? Si guarda alla prossima Legge di Bilancio

Sulle modalità si parte senza dubbio dalla proposta di legge presentata dalla Lega che prevede una rateizzazione lunga delle cartelle, 120 rate e quindi 10 anni, senza maxi rate e con una decadenza dopo 8 mancati versamenti. Oggi ne basta solo uno per perdere i benefici della definizione agevolata.

In ogni caso, stando alle parole di Leo, prima della fine dell’anno nessuna nuova pace fiscale è all’orizzonte:

“Anche il ministro Giorgetti ha detto che questo è un tema che, magari indipendentemente da quello che sarà l’esame della commissione, potrà essere affrontato in modo più completo e appropriato con la prossima Legge di Bilancio.

I giochi restano aperti ma per mettere dei punti fermi serve ancora tempo: “sia la riduzione del carico fiscale per il ceto medio sia la rottamazione sono misure all’attenzione del governo e sicuramente si troverà una sintesi per raggiungere questi obiettivi”, ha concluso il viceministro.

In copertina Maurizio Leo, viceministro all’Economia e alle Finanze - Fonte: Governo.it

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