Come cambieranno le regole della rottamazione quinquies? Risponde De Bertoldi (Lega): si punta alla riduzione degli interessi e all'estensione della platea di soggetti ammessi
Le regole della rottamazione quinquies difficilmente potranno essere stravolte, ma possono ancora cambiare. Ne abbiamo parlato con Andrea De Bertoldi, deputato Lega: l’obiettivo è ridurre gli interessi sulla rateizzazione ed estendere la platea di soggetti ammessi.
Uno spiraglio resta aperto anche per chi attualmente è in regola con il pagamento della rottamazione quater e vorrebbe beneficiare Manovra 2026 per mettersi in regola con il Fisco in tempi più lunghi.
La “stella polare” di ogni modifica, però, sottolinea De Bertoldi, resta il “controllo dei conti”.
E gli sforzi per migliorare la prossima Legge di Bilancio vanno indirizzati anche sull’esigenza di ammorbidire alcune novità previste per professionisti e professioniste, più che sulla cedolare secca sugli affitti brevi e sulla sterilizzazione dei benefici legati al taglio IRPEF.
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Rottamazione quinquies, De Bertoldi: le regole possono cambiare, ma i conti devono restare in equilibrio
Per esigenze di risorse l’impianto della rottamazione quinquies è stato ridimensionato, rispetto alla versione originaria, e per esigenza di risorse non potrà essere del tutto stravolto durante i lavori parlamentari.
Ma in campo resta la possibilità di arrivare a delle limature sulle regole attualmente inserite nel Disegno di Legge di Bilancio che, in questa fase, potrà essere modificato con gli emendamenti da presentare entro la scadenza del 14 novembre alla Commissione Bilancio del Senato.
La nuova definizione agevolata delle cartelle si può migliorare, per Andrea De Bertoldi, ad esempio “trovando delle risorse per diminuire gli interessi” che sono previsti sulla rateizzazione di 9 anni.
Nel testo della Manovra 2026, infatti, si prevede un tasso del 4 per cento sui piani di pagamento rateali, il doppio di quello previsti per la rottamazione quater.
“Noi riteniamo che si possa avvicinare questo al tasso legale o alla rendita dei buoni del tesoro”.
Una direzione possibile per la Lega è anche quella dell’estensione della platea: le porte dovrebbero restare chiuse solo per gli “evasori totali”: l’“accertamento” che non rappresenta “evasione totale dovrebbe essere ricompreso in questa rateizzazione”, sottolinea il deputato.
E anche sull’eventuale passaggio dalla rottamazione quater alla quinquies, che attualmente non è possibile, c’è un’attenzione: “noi siamo coscienti che il tema c’è”. Ma non su tutti i fronti sarà possibile intervenire, ammette con sincerità:
“Proprio per quello che ho voluto dire in premessa: ogni estensione della misura dovrà prevedere una copertura, altrimenti la ragioneria ovviamente non ce la passerà mai, non ci può essere maggior debito proprio per non inficiare il rapporto deficit PIL al 3 per cento che deve essere mantenuto, quindi dovremmo solamente capire come trovare delle coperture che possano permettere questa estensione della rottamazione”.
Non solo sulla rottamazione quinquies le novità della Manovra 2026 possono cambiare
Ma non è solo la pace fiscale a richiedere delle migliorie. E prima dell’aumento al 26 per cento della cedolare secca sugli affitti brevi tramite intermediari che “non è tra gli aspetti più importanti” o del meccanismo di sterilizzazione dei benefici relativi al taglio IRPEF, non necessario secondo De Bertoldi, bisognerà eliminare l’obbligo di verifica della regolarità fiscale e contributiva per i professionisti e le professioniste che lavorano con la pubblica amministrazione: una “stortura” inserita nel Disegno di Legge di Bilancio 2026.
“Io penso che proprio per evitare prima di tutto uno squilibrio, un’ingiusta penalizzazione del professionista rispetto, ad esempio, al dipendente non si può legare così, sic et simpliciter, il pagamento di un compenso alla regolarità perché altrimenti poi basterebbe una multa, aver dimenticato di pagare il bollo della macchina cioè avere una piccola irregolarità e automaticamente si bloccherebbe il pagamento di un compenso”.
E su questa correzione si dice ottimista: “credo che potremmo a tutti assieme concentrarci per eliminare o comunque cambiare in modo radicale questa disposizione”.
E per il deputato qualche “aggiustamento” è auspicabile anche per quanto riguarda l’estensione del patrimonio informativo dell’Agenzia delle Entrate Riscossione che, con le novità inserite nella Manovra, dal prossimo anno potrà accedere ai dati relativi ai corrispettivi delle fatture emesse per l’avvio di procedure esecutive presso terzi.
Per il resto dal gruppo parlamentare della Lega non c’è da aspettarsi grosse sorprese durante l’iter di approvazione della Legge di Bilancio 2026 e la ragione, sottolinea Andrea De Bertoldi, è sempre la stessa: la esiguità delle risorse. Il margine di Manovra era e resta stretto.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Nuova rottamazione, De Bertoldi: da chi può aderire agli interessi, le regole possono cambiare