Pacchi dalla Cina con tassa extra di 2 euro, Giorgetti: proposta ragionevole

La Commissione europea sta pensando di introdurre una tassa extra di due euro sui pacchi di piccole dimensioni provenienti dalla Cina e, in generale da paesi terzi.

È questa la notizia che circola negli ultimi giorni e che il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha definito “ragionevole e auspicabile”.

Sulle possibili mosse dell’UE per intervenire sul commercio che si muove sulle piattaforme di tutto il mondo è intervenuto durante il Festival dell’Economia in corso a Trento fino al 25 maggio, rispondendo alle domande di Gianni Trovati direttamente dal Canada, dove sta partecipando al G7 finanze.

Pacchi dalla Cina con tassa extra di 2 euro: novità in arrivo per gli acquisti online

Per ora si tratta solo di una ipotesi che arriva da Bruxelles, ma per Giorgetti è una “proposta che ha un senso” e che definisce una sorta di “dazio doganale di importazione rispetto ai piccoli pacchi”.

“Era stata oggetto di una mia proposta in diverse discussioni, anche in sede ECOFIN, dovevamo risolvere il problema di non gravare sul consumatore, ma sul produttore”.

E sarebbe questa la formula da adottare. La tassa di due euro si applicherebbe agli acquisti di valore contenuto, fino a 150 euro, e non graverebbe su chi acquista, ma direttamente sulle piattaforme.

Il flusso commerciale dai paesi terzi, con gli acquisti online, ha avuto una vera e propria esplosione negli ultimi anni, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Si stima che i pacchi arrivati in Europa nell’ultimo anno abbiano raggiunto quota 4,6 miliardi con problemi di “natura logistica e ambientale”, sottolinea il Ministro.

L’obiettivo sarebbe anche quello di compensare i maggiori costi che hanno i commercianti tradizionali: “se fatta bene, ne ho parlato anche con la collega inglese (presente al G7), è qualcosa che tutti ritengono ragionevole e auspicabile”.