Scarso supporto a investimenti privati e imprese: Giorgetti rimanda al PNRR

Tommaso Gavi - Imposte

Confindustria sottolinea la mancanza di misure di ampio respiro per sostenere gli investimenti privati e interventi non sufficienti per le imprese nel DDL di Bilancio 2024. Il ministro Giorgetti rimanda al PNRR e al REPowerEU

 Scarso supporto a investimenti privati e imprese: Giorgetti rimanda al PNRR

Nel disegno di legge di Bilancio presentato al Senato mancano misure di ampio respiro a supporto degli investimenti privati.

A sottolinearlo è il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel corso dell’audizione sulla Manovra 2024 presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.

Considerando tra le misure per le imprese anche la riduzione dell’aliquota sostitutiva sui premi di produttività, le risorse destinate alle imprese arrivano a poco più di 3 miliardi di euro, mette in evidenza Confindustria.

Mancano all’appello il rafforzamento delle aliquote del credito d’imposta Ricerca e Sviluppo e il Piano Industria 5.0.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, invita a guardare al PNRR e al piano integrato con REPowerEU.

Mancano misure di ampio respiro a supporto degli investimenti privati: l’analisi di Confindustria

Il disegno di Legge di Bilancio 2024 è stato valutato con diverse sfumature nel corso dell’audizione presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato del 13 novembre.

Il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha da un lato considerato nel complesso ragionevole impiegare le risorse a disposizione per la riduzione del cuneo contributivo.

Il DDL di Bilancio 2024 risulta, tuttavia, incompleto “vista la sostanziale assenza di misure a sostegno degli investimenti privati e, più in generale, di una strategia per la crescita e la competitività.”

Confindustria rimarca l’insufficienza delle misure per sostenere la competitività delle imprese, altro pilastro di intervento oltre al supporto del potere di acquisto delle famiglie su cui si auspicava fosse costruito il testo del disegno di legge.

Nel corso dell’audizione, Carlo Bonomi, ha messo in evidenza quanto di seguito riportato:

“Volendo considerare tra le misure per le imprese anche la riduzione dell’aliquota sostitutiva sui premi di produttività, le risorse destinate alle imprese arrivano a poco più di 3 miliardi (il 10,2 per cento del totale).”

Le risorse non sarebbero quindi sufficienti e sono diverse le misure che mancano all’appello nel testo presentato al Senato della Manovra 2024.

Tra queste il rafforzamento delle aliquote per il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo e le risorse per il finanziamento degli accordi di innovazione gestititi dal MIMIT.

Il rafforzamento del patent box e dei vari crediti d’imposta potrebbe rendere più competitive le imprese italiane.

Nella lista degli assenti anche il nuovo piano Industria 5.0. Tale piano dovrebbe essere finanziato con le risorse del REPowerEU, con la riscrittura del PNRR. Una riscrittura che, dopo l’accordo, deve arrivare entro la fine dell’anno per favorire le imprese.

Per Giorgetti il DDL di Bilancio 2024 deve essere letto insieme al PNRR

“A chi afferma che questo disegno di legge ha trascurato le imprese, ricordo che la manovra di bilancio deve essere letta in combinato disposto proprio con il PNRR e che ulteriori risorse per le imprese saranno disponibili in seguito all’approvazione, da parte della Commissione europea, della proposta di revisione del suddetto Piano come integrato con REPowerEU.”

Con queste parole si è espresso il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione che si è svolta ieri, 14 novembre, presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.

Nel suo intervento il ministro ha richiamato le misure di sostegno agli investimenti di micro, piccole e medie imprese, quali il rifinanziamento della nuova Sabatini e il Fondo per la crescita sostenibile.

Nel complesso gli effetti di indebitamento netto arriveranno a 0,6 miliardi di euro nel periodo compreso tra il 2023 e il 2026.

Giorgetti ha inoltre richiamato gli interventi per le imprese localizzate nel Mezzogiorno, già oggetto di interventi del decreto Sud, che ha previsto un’unica ZES (zona economica speciale) a partire dal 2024.

Il testo del DDL di Bilancio metterà a disposizione fino a 1,8 miliardi di euro per gli investimenti effettuati nel prossimo anno, attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta.

Valutando nel complesso gli interventi messi a punto nel testo presentato in Parlamento, Giorgetti ha spiegato quanto di seguito riportato:

“In questo quadro estremamente complesso, la manovra è inevitabilmente concentrata sulle difficoltà del presente, privilegiando il sostegno alle famiglie anche per compensare, per quanto possibile, la perdita di potere di acquisto che hanno subito finora. Ciò dovrebbe tradursi in un sostegno ai consumi, all’occupazione e alla crescita del PIL.
Ci aspettiamo inoltre che l’impulso alla crescita fornito dal PNRR sostenga la dinamica dell’attività economica, innescando esternalità positive negli investimenti privati e favorendo un irrobustimento della crescita a più lungo termine.”

Si dovrà quindi attendere per valutare le misure a favore delle imprese, che saranno previste nell’ambito del PNRR.

Se l’impianto della Manovra dovesse rimanere inalterato al termine dell’iter parlamentare, per le imprese l’abolizione dell’ACE non sarà del tutto compensata dall’incentivo alle assunzioni.

A pesare sarà soprattutto l’assenza dell’impulso alla patrimonializzazione.

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