Lavoratori fragili, assenza dal lavoro equiparata a ricovero ospedaliero fino al 31 dicembre 2021

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Lavoratori fragili, assenza dal lavoro equiparata a ricovero ospedaliero fino al 31 dicembre: nuove risorse per il 2021 stanziate con la conversione in legge del DL n. 111/2021. Per la quarantena Covid equiparata a malattia si cercano ancora coperture: il nodo potrebbe essere sciolto nel Consiglio dei Ministri di oggi, 23 settembre 2021

Lavoratori fragili, assenza dal lavoro equiparata a ricovero ospedaliero fino al 31 dicembre 2021

Quando per i lavoratori fragili non è possibile in alcun modo svolgere le attività in smart working, l’assenza dal lavoro è equiparata a ricovero ospedaliero: questa forma di tutela, dopo essere stata messa in stand by dallo scorso 30 giugno, sarà garantita fino al 31 dicembre 2021.

Come annunciato dalla sottosegretaria al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Tiziana Nisini lo scorso 15 settembre, con la legge di conversione del DL n. 111/2021 arrivano nuove risorse da destinare alla misura.

La notizia è a un passo dall’ufficialità, dal momento che il provvedimento è stato approvato ieri, 22 settembre, alla Camera e passa al Senato per ottenere l’ok definitivo senza modifiche.

Nel testo, invece, non hanno trovato spazio le coperture necessarie per garantire l’indennità di malattia per quarantena Covid nel 2021. Si lavorerà oggi, 23 settembre 2021, nel Consiglio dei Ministri per sciogliere questo ulteriore nodo.

Lavoratori fragili, assenza dal lavoro equiparata a ricovero ospedaliero fino al 31 dicembre 2021

L’articolo 2 ter del DL n. 111/2021, a un passo dalla conversione in legge, ridefinisce tempi e mezzi per garantire ai lavoratori fragili l’equiparazione al ricovero ospedaliero dell’assenza dal lavoro, nel caso in cui non sia possibile in alcun modo svolgere attività, anche formative, in smart working.

I lavoratori interessati sono i dipendenti pubblici e privati che si trovano in una particolare condizione di fragilità che li mette a rischio:

  • immunodepressi;
  • affetti da patologie oncologiche o con terapie salvavita in corso;
  • disabili che rientrano tra i beneficiari della legge 104.

In tutti i casi menzionati è necessario essere in possesso di un’apposita certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali.

Si interviene, con una serie di rimandi, sul testo dell’articolo 26 del Decreto Cura Italia in due modi:

  • la scadenza della tutela passa dal 30 giugno 2021, termine attuale, al 31 dicembre 2021;
  • i 282,1 milioni di euro inizialmente stanziati per l’anno 2021 diventano 396 milioni di euro.

Stando alle regole adottate in passato dall’INPS, la novità dovrebbe avere effetto retroattivo e le tutele dovrebbero essere garantite anche per i mesi estivi, periodo in cui la misura è rimasta in stand by.

Ok alle nuove risorse per i lavoratori fragili: si attende soluzione sull’indennità di malattia per quarantena Covid

Lo stanziamento di nuove risorse per i lavoratori fragili era stato già annunciato dalla sottosegretaria al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Tiziana Nisini durante l’interrogazione sul tema che si è tenuta alla Camera lo scorso 15 settembre.

Stando a quanto evidenziato, in queste settimane è stato attentamente valutato un intervento simile anche per quanto riguarda la necessità di garantire l’indennità di malattia in caso di quarantena Covid.

In questo caso la tutela è bloccata dal 1° gennaio 2021, ma la soluzione non ha trovato spazio nel testo del DL n. 111/2021.

Il nodo, in ogni caso, dovrebbe essere sciolto a breve: tra i temi al centro del Consiglio dei Ministri di oggi, 23 settembre, c’è proprio la discussione sul rifinanziamento dell’indennità di malattia in caso di quarantena Covid.

900 milioni di euro sarebbero i fondi da impiegare: per il 2020 complessivamente l’INPS ha avuto a disposizione 663,1 milioni di euro.

Ma l’intervento su questo fronte, come evidenziato durante l’interrogazione in Commissione Lavoro da Tiziana Nisini, non dovrebbe limitarsi semplicemente a uno stanziamento di nuove risorse.

C’è anche la necessità di “superare le difficoltà applicative che sono
state riscontrate nella fase attuativa della norma, con particolare riferimento alla completa identificazione della platea dei beneficiari”
.

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