Giornalisti, importi e istruzioni per versare i contributi volontari INPS 2023

Tommaso Gavi - Giornalisti professionisti e pubblicisti

Tra le categorie di lavoratori per le quali vengono fornite istruzioni sul versamento dei contributi volontari INPS 2023 ci sono anche i giornalisti. La quota IVS è al 33 per cento. Gli altri aspetti sono chiariti nella circolare numero 80 del 2022

Giornalisti, importi e istruzioni per versare i contributi volontari INPS 2023

L’INPS fornisce le istruzioni per il calcolo dei contributi volontari 2023.

La circolare numero 22 del 20 febbraio rende noti gli importi dovuti, adeguati alla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Nel documento di prassi sono presenti le apposite tabelle con i valori di riferimento, sulla base della categoria dei lavoratori.

Tra queste vengono fornite le indicazioni anche per i versamenti volontari di giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti.

Dopo il passaggio di gestione dall’INPGI all’INPS i lavoratori dipendenti versano la stessa quota IVS prevista nei casi di assicurazione generale obbligatoria, pari al 33 per cento.

Giornalisti, importi e istruzioni per versare i contributi volontari INPS

Nella circolare numero 22 del 20 febbraio 2023 l’INPS fornisce istruzioni sui contributi volontari dovuti dalle diverse categorie di lavoratori.

Le somme devono essere adeguate alla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

L’aumento è pari all’8,1 per cento. Per l’anno 2023, per i lavoratori dipendenti non agricoli, è calcolato come segue:

  • la retribuzione minima settimanale è pari a 227,18 euro;
  • la prima fascia di retribuzione annuale oltre la quale è prevista l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva dell’1 per cento è pari a 52.190 euro;
  • il massimale da applicare ai prosecutori volontari titolari di contribuzione successiva al 1° gennaio 1996 o che, avendone il requisito, esercitino l’opzione per il sistema contributivo, è pari a 113.520 euro.

Una parte del documento di prassi, il paragrafo 4, è dedicata ai “Versamenti volontari dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti”.

Per i chiarimenti relativi alla maggior parte degli aspetti si deve fare riferimento alla circolare numero 80 dell’11 luglio 2022.

Tuttavia, dopo il passaggio dei giornalisti dipendenti dall’INPGI all’INPS previsto dalla Legge di Bilancio 2022, gli stessi sono iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, FPLD.

Di conseguenza, come specificato nel documento di prassi:

“versano la stessa aliquota contributiva IVS vigente nell’assicurazione generale obbligatoria, pari al 33 per cento.”

Giornalisti, dai contributi da versare ai motivi di esclusione dalla prosecuzione volontaria

Come anticipato dalla circolare numero 22 del 20 febbraio 2023, per i diversi aspetti legati ai giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti con contratto di lavoro dipendente si dovrà fare riferimento alla circolare numero 80 dell’11 luglio 2022.

Nel documento di prassi viene spiegato che se il soggetto fa valere i contributi accreditati, versati all’INPGI fino al 30 giugno 2022 e poi all’INPS:

“i versamenti volontari verranno autorizzati nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti, in evidenza contabile separata.”

Tuttavia il giornalista, già iscritto nel fondo pensioni lavoratori dipendenti e poi successivamente in un’altra gestione contabile, può richiedere la prosecuzione volontaria.

In tal caso:

“questa dovrà essere comunque concessa in tale ultima gestione, ancorché in presenza di un’anzianità contributiva dell’interessato maturata sulla base di periodi di prevalente contribuzione nell’evidenza contabile separata.”

Ci sono inoltre casi in cui non può essere concessa l’autorizzazione ai versamenti volontari.

Non possono essere ammessi ai versamenti dei contributi volontari i soggetti che si trovano nelle seguenti condizioni:

  • quando l’attività lavorativa comporta l’iscrizione a uno degli ordinamenti pensionistici dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alla Gestione separata, alle Casse che gestiscono la previdenza per i liberi professionisti;
  • nel caso di titolarità di pensione diretta, liquidata a carico delle suddette forme di previdenza.

Un altro caso, opposto a quello appena presentato, che viene affrontato nel documento di prassi è quello della possibilità prevista dall’articolo 6, comma 1, del D.lgs n. 184/1997.

La norma stabilisce che si possono effettuare versamenti volontari anche per i periodi non coperti da contribuzione, compresi nel semestre precedente alla domanda di autorizzazione alla prosecuzione volontaria.

A riguardo nella circolare numero 80 dell’11 luglio 2022 si legge quanto di seguito riportato:

“Conseguentemente, il rilascio dell’autorizzazione dà titolo anche al versamento di contribuzione volontaria in corrispondenza dei periodi privi di copertura assicurativa che si collocano nei sei mesi immediatamente anteriori alla domanda (cfr. le circolari n. 175 del 16 ottobre 2000 e n. 150 del 15 settembre 2003).”

In tali casi non viene retrodatata l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari, che viene fissata al primo sabato successivo alla data di presentazione dell’istanza.

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