Fattura elettronica, la truffa che viaggia via PEC: l'Agenzia delle Entrate mette in guardia i contribuenti sulle mail ricevute. Il testo è ingannevole perché verosimile: riprende le parole di un messaggio effettivamente inviato dal Sistema di Interscambio. I dettagli a cui prestare attenzione.

Fattura elettronica, la truffa che viaggia via PEC: l’Agenzia delle Entrate mette in guardia sulle mail ricevute. Un altro caso di phishing, comunicazioni online ingannevoli, compromette la sicurezza dei dati dei contribuenti.
I bersagli più colpiti sono le caselle Pec di strutture pubbliche, private e di soggetti iscritti a ordini professionali.
Il testo è particolarmente ingannevole perché verosimile: riprende le parole di un messaggio effettivamente inviato dal Sistema di Interscambio. Ma ci sono alcuni dettagli a cui fare attenzione per tutelarsi.
Fattura elettronica, la truffa che viaggia via PEC: l’allarme dell’Agenzia delle Entrate
Già a metà settembre l’Agenzia delle Entrate aveva messo in guardia i cittadini con un messaggio di allarme. Con il comunicato stampa del 14 ottobre 2019, invita di nuovo a tenere alta l’attenzione per evitare di incorrere nella truffa legata alla fattura elettronica.
Nel testo si legge:
“Si tratta di mail che hanno come oggetto la dicitura “Invio File XXXXXXXXXX” e che hanno come obiettivo la raccolta di informazioni da utilizzare verosimilmente per frodare il destinatario. Il testo del messaggio appare plausibile in quanto è ripreso da una precedente e lecita comunicazione inviata dal Sistema di Interscambio (SdI).
[...]
L’Agenzia, nel dichiararsi estranea a tali fatti, invita i cittadini a fare particolare attenzione alle mail provenienti da utenze sconosciute o sospette che richiedono di modificare l’indirizzo di recapito per le successive comunicazione con il Sistema di Interscambio e a cestinarle immediatamente”.
Fattura elettronica, la truffa che viaggia via PEC: i dettagli per difendersi dalle false mail
Per evitare di essere vittime della truffa legata alla fattura elettronica, dando seguito alla PEC ingannevole, è necessario fare attenzione ad alcuni dettagli evidenziati dall’Agenzia delle Entrate:
- l’oggetto della mail infetta è “Invio File XXXXXXXXXX”;
- nei messaggi PEC del SdI il mittente è solo del tipo [email protected] dove NN è un progressivo numerico a due cifre;
- quando è il sistema di interscambio a inviare il messaggio, contiene necessariamente anche due allegati composti in accordo con le specifiche tecniche sulla Fatturazione Elettronica disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica, la truffa che viaggia via PEC: i dettagli da verificare