Donazioni coronavirus, DL Cura Italia: nuovi chiarimenti delle Entrate

Tommaso Gavi - Leggi e prassi

Donazioni coronavirus, la risoluzione numero 25/E del 14 maggio 2020 dell'Agenzia delle Entrate chiarisce che anche per i versamenti effettuati nel conto di Tesoreria numero 22330, intestato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si ha diritto alla detrazione prevista dall'articolo 66 del decreto Cura Italia. La documentazione da presentare è la stessa degli altri versamenti, in linea con i chiarimenti precedenti.

Donazioni coronavirus, DL Cura Italia: nuovi chiarimenti delle Entrate

Donazioni coronavirus, con la risoluzione numero 25/E del 14 maggio 2020 l’Agenzia delle Entrate chiarisce che anche per i versamenti effettuati nel conto di Tesoreria numero 22330, intestato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, valgono le stesse regole per tutti gli altri versamenti relativi alle erogazioni liberali del decreto Cura Italia.

Le precisazioni rispondono ad un preciso quesito della Protezione Civile, che richiede espressamente un pronunciamento ufficiale.

Anche per tali versamenti, dunque, sarà necessario presentare le ricevute del versamento bancario o postale o dall’estratto conto della società che gestisce la carta di credito, la carta di debito o la carta prepagata dal quale risulti che il versamento sia stato effettuato sul conto corrente in questione.

I versamenti oggetto della risoluzione sono infatti anch’essi dedicati all’emergenza epidemiologica COVID-19 ed in linea con la detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30 per cento, per un importo non superiore a 30.000 euro, prevista dall’articolo 66 del decreto Cura Italia.

Donazioni coronavirus, DL Cura Italia: i nuovi chiarimenti della risoluzione 25/E dell’Agenzia delle Entrate

Le donazioni per il coronavirus sono l’oggetto della risoluzione numero 25/E del 14 maggio 2020

Agenzia delle Entrate - Risoluzione numero 25/E del 14 maggio 2020
Ulteriori chiarimenti - Erogazioni liberali in denaro effettuate alla Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Protezione Civile. Articoli 66 e 99 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 1, convertito con modificazioni, dalle legge 24 aprile 2020, n. 27.

In merito alla detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30 per cento, per un importo non superiore a 30.000 euro, prevista dall’articolo 66 del decreto Cura Italia è la stessa Protezione Civile a chiedere un pronunciamento ufficiale all’Agenzia delle Entrate.

La richiesta di chiarimento riguarda i versamenti effettuati sul conto di Tesoreria numero 22330, intestato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In breve si chiede di confermare che anche la copia dei bonifici effettuati sul conto consenta al donatore di fruire della detrazioni previste dall’articolo 66 del decreto Cura Italia.

L’Agenzia delle Entrate conferma che anche tali versamenti rientrano nella detrazione prevista e specifica che, anche per tali erogazioni liberali, valgono le stesse regole e precisazioni riportate nei precedenti documenti di prassi.

Donazioni coronavirus, DL Cura Italia: la documentazione da presentare per la detrazione dell’articolo 66

Nella risoluzione numero 25/E del 14 maggio 2020 l’Agenzia delle Entrate conferma la linea dei precedenti documenti chiarificatori sulle donazioni per il contrasto del coronavirus.

I documenti di prassi citati sono la circolare numero 8/E del 3 aprile 2020, la risoluzione n. 21/E del 27 aprile 2020 e la circolare n. 11/E del 6 maggio 2020.

L’Agenzia delle Entrate, in sostanza, riconferma le precisazioni legate all’articolo 99 del decreto Cura Italia che regolamenta tali aspetti per la detrazione dell’articolo 66.

Viene nuovamente ribadito che:

“dalle ricevute del versamento bancario o postale o dall’estratto conto della società che gestisce la carta di credito, la carta di debito o la carta prepagata risulti che il versamento sia stato effettuato su uno dei predetti conti correnti dedicati all’emergenza epidemiologica COVID-19.”

Anche per il conto di Tesoreria numero 22330, intestato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si deve prendere in considerazione le stesse indicazioni relative ai versamenti nei confronti dei soggetti indicati nel DL Cura Italia.

In base all’articolo 66, infatti:

“Per le erogazioni liberali in denaro e in natura, effettuate nell’anno 2020 dalle persone fisiche e dagli enti non commerciali, in favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 spetta una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30 per cento, per un importo non superiore a 30.000 euro.”

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