Decreto Sicurezza sul lavoro: le novità in arrivo per le imprese

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il nuovo decreto legge per la sicurezza sul lavoro arriva in Gazzetta Ufficiale. Dagli incentivi per le imprese virtuose al badge per i cantieri, le novità per le imprese e non solo

Decreto Sicurezza sul lavoro: le novità in arrivo per le imprese

Nuovi incentivi per le imprese che si dimostrano virtuose nella riduzione degli infortuni sul lavoro e l’introduzione del badge di cantiere.

Ma non solo. Nel nuovo decreto sicurezza sul lavoro e protezione civile le novità sono molte. Tra queste il potenziamento delle attività di vigilanza e dell’apparato sanzionatorio, con interventi volti anche a favorire la formazione e la tutela specifica.

In ambito scuola, viene estesa l’assicurazione INAIL per gli studenti impegnati nei percorsi di formazione scuola-lavoro anche agli infortuni in itinere.

Novità in arrivo anche per le imprese che intendono beneficiare dei bonus assunzione: le offerte di lavoro dovranno essere pubblicate sulla piattaforma SIISL.

Decreto Sicurezza sul lavoro: le novità in arrivo per le imprese

Arriva l’approvazione del Consiglio dei Ministri sul testo dell’atteso decreto Sicurezza sul lavoro preannunciato già dallo scorso 1° maggio. Nella riunione del 28 ottobre, il CdM ha dato il via libera al testo del DL che prevede “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile”.

Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, il testo del decreto legge con “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Si tratta del DL n. 159/2025, l’atteso decreto Sicurezza sul lavoro preannunciato già dallo scorso 1° maggio.

Un provvedimento che, come annunciato nel comunicato stampa ufficiale in seguito all’approvazione, mira a rafforzare la cultura della sicurezza, incrementare la prevenzione e ridurre degli infortuni in ogni ambito lavorativo.

“Scegliamo di premiare le aziende che si dimostrano virtuose nella riduzione degli infortuni sul lavoro, rafforziamo la patente a crediti e introduciamo a livello nazionale il badge elettronico per le imprese che operano nei cantieri edili in regime di appalto e subappalto, incrementiamo i controlli con l’assunzione di 300 ispettori e 100 Carabinieri per l’attività ispettiva e di vigilanza, istituiamo delle borse di studio per i figli delle vittime sul lavoro, estendiamo al tragitto casa-lavoro la copertura assicurativa Inail prevista per gli studenti impegnati nei percorsi di formazione.”

Questo il commento della Premier Giorgia Meloni sui canali social.

Questo decreto a regime peserà 900 milioni di euro per annualità” ha precisato la Ministra del Lavoro, Marina Calderone, in conferenza stampa. “È un altro tassello, non ci fermiamo qui ma siamo veramente sulla buona strada”.

Incentivi per le imprese virtuose e potenziamento della vigilanza

Sono diverse le misure messe in campo e in arrivo per imprese e lavoratori. Su tutte un meccanismo di premialità che incentiva i datori di lavoro che promuovono azioni di riduzione degli infortuni sul lavoro, in particolare nel settore agricolo.

In questo ambito, infatti, è prevista una revisione delle aliquote INAIL e contributi agricoli. Nello specifico, dal 1° gennaio 2026 l’INAIL è autorizzato a rivedere le aliquote per l’oscillazione in bonus per andamento infortunistico e dei contributi in agricoltura.

L’obiettivo, come detto, è quello di premiare le imprese che dimostrano un andamento positivo in materia di sicurezza. Per questo motivo, il decreto introduce specifiche cause di esclusione dal bonus, non includendo le aziende che abbiano riportato negli ultimi due anni sentenze definitive di condanna per violazioni gravi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per aderire alla Rete del lavoro agricolo di qualità, inoltre, le imprese dovranno dimostrare l’assenza di condanne penali o sanzioni amministrative in materia di salute e sicurezza sul lavoro negli ultimi tre anni. A queste imprese virtuose verrà riservata una quota delle risorse programmate dall’INAIL.

Allo stesso tempo, il DL prevede anche un potenziamento delle attività di vigilanza e dell’apparato sanzionatorio. In quest’ottica, il provvedimento dispone nuove assunzioni per il potenziamento dell’apparato ispettivo e promozionale, in particolare dell’organico dell’INAIL (300 ispettori) e del comando carabinieri per la tutela del lavoro (100 carabinieri).

Per quel che riguarda le nuove disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, il decreto legge dedica particolare attenzione ai datori di lavoro che ricorrono allo strumento del subappalto (pubblico e privato) orientando l’attività di vigilanza dell’INAIL in tale direzione.

Contestualmente, il DL introduce disposizioni specifiche per il badge di cantiere e la patente a crediti. La tessera digitale con i dati identificativi dei lavoratori assunti, dotata di un codice univoco anticontraffazione, dovrà essere adottata dalle imprese che operano nei cantieri edili in regime di appalto e subappalto, pubblico o privato, e negli ulteriori ambiti di attività a rischio più elevato che saranno individuati con decreto del Ministero del lavoro. Il badge dovrà essere precompilato tramite la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa).

Per quanto riguarda la patente a crediti, un decreto del Ministero del Lavoro individueranno gli ulteriori ambiti di attività a rischio più elevato in aggiunta a quanto previsto attualmente per il settore edile. Nell’immediato, invece, si inasprisce la sanzione per il mancato possesso del documento, con l’importo minimo che passa da 6.000 a 12.000 euro, e si rivede il sistema di decurtazione dei punti.

Formazione, indennizzi e visite mediche

Il nuovo decreto Sicurezza interviene anche sulla formazione e sulla tutela di lavoratori e lavoratrici ma anche degli studenti.

Viene estesa, infatti, l’assicurazione INAIL già prevista per studenti e docenti di ogni ordine e grado anche agli eventuali infortuni in itinere (che avvengono nel tragitto casa-lavoro) degli studenti impegnati nei percorsi di formazione scuola-lavoro.

In aggiunta, le convenzioni stipulate tra scuole e imprese ospitanti non potranno più prevedere attività di formazione scuola-lavoro nelle lavorazioni ad elevato rischio per gli studenti.

Inoltre, viene introdotta, a carico dell’INAIL, una borsa di studio per alunni e studenti superstiti di persone decedute per infortuni sul lavoro o malattie professionali.

In ottica di formazione, il decreto si sofferma anche sugli RLS, cioè i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Nello specifico, l’obbligo di aggiornamento periodico per queste figure viene esteso anche alle imprese con meno di 15 dipendenti, garantendo una formazione costante in tutti gli ambiti lavorativi.

Per favorire tale processo, si prevede di innalzare il livello qualitativo degli enti accreditati che erogano la formazione in materia, demandando a un accordo Stato-Regioni l’individuazione di criteri e requisiti di accreditamento.

In tema di prevenzione, il DL prevede l’adozione di linee guida per l’identificazione, il tracciamento e l’analisi dei mancati infortuni (i cosiddetti “near miss”) da parte delle imprese con più di quindici dipendenti.

Per le imprese che adottano modelli organizzativi avanzati di gestione della sicurezza e di tracciamento dei mancati infortuni saranno individuati strumenti di incentivazione economica e premiale.

Per quel che riguarda le visite mediche, il decreto introduce una nuova tipologia di visita medica nei confronti dei lavoratori coinvolti in attività ad alto rischio di infortuni, nel caso in cui vi sia il ragionevole motivo di ritenere che si trovi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche.

Sempre nell’ambito della tutela della salute, il decreto introduce permessi retribuiti ai lavoratori per gli screening oncologici nei contratti collettivi, nuove funzioni per il medico competente, e azioni per il supporto alle microimprese per organizzare la sorveglianza sanitaria.

Nello specifico, il decreto legge stabilisce che i CCNL possono prevedere permessi retribuiti ai lavoratori per effettuare, in orario di lavoro, gli screening oncologici garantiti dal SSN e che il medico competente promuova attività di sensibilizzazione alla partecipazione agli screening. In questo modo, ha precisato il Ministro della Salute in una nota, “si punta a facilitare l’accesso dei lavoratori agli screening oncologici, conciliando tempi di vita e di lavoro, e al contempo a promuovere una cultura diffusa della prevenzione nei luoghi di lavoro”.

DL n. 159/2025
Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile

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