Donazioni coronavirus, la circolare numero 8 del 3 aprile 2020 dell'Agenzia delle Entrate fornisce i chiarimenti e le istruzioni sulle misure del decreto Cura Italia. Sulle erogazioni liberali viene specificato che possono essere effettuate anche da aziende in perdita fiscale e direttamente alle strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza.
Donazioni coronavirus, la circolare numero 8 del 3 aprile 2020 dell’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni sulle misure previste dal decreto Cura Italia.
Tra gli interventi presi in considerazione ci sono quelli previsti dall’articolo 66.
Nell’ultima parte del documento di prassi vengono fornite le istruzioni sulle donazioni per far fronte all’emergenza coronavirus.
Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate affrontano i seguenti aspetti:
- la deducibilità delle erogazioni liberali dal reddito d’impresa;
- il trattamento IVA delle donazioni in natura;
- le modalità di effettuazione delle erogazioni liberali finalizzate a misure urgenti di solidarietà alimentare;
- le modalità di effettuazione delle erogazioni liberali effettuate a strutture ospedaliere.
Donazioni coronavirus, DL Cura Italia: le istruzioni della circolare 8 del 3 aprile 2020 dell’Agenzia delle Entrate
Le istruzioni sulle donazioni di supporto al contrasto del coronavirus sono contenute nella circolare numero 8 del 3 aprile 2020 dell’Agenzia delle Entrate.
- Agenzia delle Entrate - Circolare numero 8/E del 3 aprile 2020
- Decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID 19”. Risposte a quesiti.
Il documento di prassi è suddiviso in cinque parti:
- proroga e sospensione termini per versamenti e altri adempimenti;
- sospensione attività enti impositori, versamento carichi affidati all’agente della riscossione e termini procedimenti tributari;
- misure specifiche a sostegno delle imprese;
- misure specifiche a sostegno dei lavoratori;
- altre disposizioni.
L’ultima parte riguarda, tra gli altri aspetti, anche quello delle donazioni.
Nella circolare dell’Agenzia delle Entrate sono riassunte le istruzioni su cinque punti:
- la deducibilità delle erogazioni liberali dal reddito d’impresa;
- il trattamento IVA delle donazioni in natura;
- le modalità di effettuazione delle erogazioni liberali finalizzate a misure urgenti di solidarietà alimentare;
- le modalità di effettuazione delle erogazioni liberali effettuate a strutture ospedaliere.
Alla domanda del punto 5.2 sulla deducibilità ai fini Ires/Irap dal reddito d’impresa anche nei casi in cui la stessa impresa erogante si trovi in perdita fiscale, l’amministrazione finanziaria risponde affermativamente.
Nel documento chiarificatore viene sottolineato che:
“In tale contesto, occorre evidenziare che la deduzione in esame è collegata esclusivamente all’erogazione liberale effettuata e, pertanto, prescinde dalla presenza o meno di un reddito d’impresa conseguito e dichiarato nel periodo dell’erogazione.
In altri termini, non essendo parametrata al reddito realizzato, la deduzione prevista dalla norma in esame spetta anche in presenza di una perdita fiscale realizzata nel periodo d’imposta in cui è stata effettuata l’erogazione liberale in esame.”
Via libera dunque alle deduzioni anche se l’impresa è in perdita fiscale.
Il punto 5.3, invece, interpella l’Agenzia delle Entrate sulla possibilità di applicare le norme relative all’IVA contenute nell’articolo 6, comma 15, della legge 13 maggio 1999, n. 133, indipendentemente dalla natura del bene.
In questa occasione l’amministrazione finanziaria fornisce un’interpretazione non estensiva.
Nel documento viene spiegato che:
“alle donazioni in natura a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza COVID 19 siano applicabili le previsioni dell’articolo 6 citato esclusivamente in relazione a quelle che rispondono ai requisiti oggettivi e soggettivi ed alle condizioni in esso previste.”
Donazioni coronavirus, DL Cura Italia: la solidarietà alimentare e le erogazioni liberali a strutture ospedaliere
La circolare numero 8 del 3 aprile 2020 prende in esame molti degli aspetti del decreto Cura Italia.
Tra questi anche quelli del bonus di 100 euro per chi ha continuato a lavorare presso la propria sede, il credito di imposta per i versamenti degli affitti relativi al mese di marzo per gli immobili di categoria C1 e i chiarimenti sulle sospensioni della fatturazione elettronica.
Per quanto riguarda le donazioni per supportare le misure di contrasto anti coronavirus ci sono due ulteriori aspetti sui quali vengono date indicazioni.
Il primo riguarda la cosiddetta solidarietà alimentare.
In linea con la ratio del provvedimento governativo, l’amministrazione finanziaria ritiene corretto l’inserimento di tali donazioni nelle previsioni dell’articolo 66.
L’Agenzia delle Entrate sottolinea che:
“nell’ambito oggettivo di tale disposizione, rientrino anche le donazioni effettuate dalle persone fisiche, dagli enti non commerciali e dai soggetti titolari di reddito d’impresa aventi ad oggetto misure di solidarietà alimentare, purché i beneficiari di tali donazioni siano uno dei soggetti indicati dal primo comma dell’art. 66, ovvero le stesse avvengano per il tramite degli enti richiamati dall’art. 27 della legge 13 maggio 1999, n. 133, ovvero direttamente in favore delle strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private che, sulla base di specifici atti delle competenti autorità pubbliche, sono coinvolte nella gestione dell’emergenza COVID-19.”
Il passaggio del documento chiarificatore apre anche alla possibilità di far rientrare le donazioni effettuate direttamente alle strutture ospedaliere sul territorio nelle previsioni dell’articolo 66 del decreto Cura Italia.
Nello specifico, in linea con l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, rientrano in tale articolo le donazioni eseguite da persone fisiche, enti non commerciali, soggetti titolari di reddito di impresa, effettuate non necessariamente tramite enti indicati dalla norma stessa ma anche direttamente, in favore di:
“strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private che, sulla base di specifici atti delle competenti autorità pubbliche, sono coinvolte nella gestione dell’emergenza COVID-19”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Donazioni coronavirus, DL Cura Italia: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate