Rottamazione quinquies anche in caso di rateizzazioni in corso, ma sarà l’ultima chance

La rottamazione quinquies prevista dalla Legge di Bilancio 2026 si applica anche a chi ha rateizzazioni in corso, ma attenzione agli effetti della domanda. Sarà l'ultima chance per dilazionare il conto dovuto

Rottamazione quinquies anche in caso di rateizzazioni in corso, ma sarà l'ultima chance

Rottamazione quinquies anche in caso di rateizzazioni in corso.

La presentazione della domanda di accesso alla pace fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2026 comporterà lo stop dei piani agevolati di rientro già accordati dall’AdER. Si passerà al nuovo iter di versamenti bimestrali con il beneficio dello stralcio di sanzioni e interessi.

L’aspetto positivo consiste nella possibilità di rimettere i conti in ordine versando solo la quota capitale del carico. L’aspetto negativo? Chi farà domanda di accesso alla rottamazione quinquies non potrà più ottenere, in caso di decadenza, nuovi piani di ratezione del debito.

Rottamazione quinquies 2026, la domanda blocca le rateizzazioni in corso

Non c’è un veto specifico alla possibilità di richiedere la rottamazione quinquies anche per le cartelle inserite in piani di rateizzazioni in corso.

Fermo restando il perimetro generale della pace fiscale, che nella forma prevista dal DdL di Bilancio 2026 si applicherà ai carichi compresi dal 2000 al 2023, derivanti dall’omesso versamento di imposte o contributi regolarmente dichiarati, o da controlli automatizzati e formali del Fisco, anche chi ha già richiesto di dilazionare il conto dovuto potrà accedervi.

La presentazione della domanda di adesione alla rottamazione quinquies entro il 30 aprile 2026 avrà l’effetto di sospendere, fino alla scadenza della prima o unica rata, gli obblighi di pagamento derivanti da piani di rateizzazioni in corso alla data di invio della stessa.

In sostanza, le rateizzazioni già concesse lasceranno spazio alla definizione agevolata.

Dalla rateizzazione ordinaria alla rottamazione quinquies, scende il conto dovuto

Vale la pena specificare che oltre le diverse stagioni di pace fiscale, a regime è già prevista la possibilità di pagare le cartelle a rate.

La rateazione ordinaria può arrivare fino a un massimo di 120 rate mensili e in particolare a stabilire il numero massimo di quote concedibili sono due elementi: il valore del debito e la situazione economica del richiedente.

AnnoPiano senza documentazione fino a 120.000 euroPiano documentato fino a 120.000 euroPiano documentato oltre i 120.000 euro
2025-2026 84 rate mensili Da 85 a 120 rate mensili Fino a 120 rate
2027-2028 96 rate mensili Da 97 a 120 rate mensili Fino a 120 rate
Dal 2029 108 rate mensili Da 109 a 120 rate mensili Fino a 120 rate

La rateizzazione lunga ordinaria non prevede però abbuoni: si paga l’intero valore del debito indicato nelle cartelle di pagamento, e quindi anche le sanzioni, gli interessi e le somme aggiuntive.

Passare alla rottamazione quinquies consente quindi di beneficiare di uno sconto rispetto all’importo dovuto originariamente, con la possibilità di continuare a pagare fino a un massimo di 54 rate bimestrali spalmate su 9 anni. In questo caso però a dettare il tempo massimo a disposizione sarà il valore del debito, considerando la previsione di una rata minima pari a 100 euro.

È inoltre bene specificare che lo stralcio di sanzioni e interessi non sarà retroattivo: le somme relative ai debiti definibili già versate a qualsiasi titolo, anche anteriormente alla definizione, restano definitivamente acquisite e non sono rimborsabili.

La rottamazione quinquies è l’ultima chance per pagare le cartelle a rate

Ai pro si affiancano i contro, da ponderare con attenzione prima di scegliere se fare domanda di adesione alla rottamazione quinquies.

Chi sceglierà di accedere alla nuova stagione di pace fiscale, rinunciando alle dilazioni ordinarie in essere, non potrà beneficiare di nuove forme di rateizzazione. Lo prevede il comma 13, articolo 23, dell’attuale versione del DdL di Bilancio 2026.

Cosa significa nella pratica? La decadenza dalla rottamazione avrà un effetto doppio: non solo ripristinerà il valore originario del debito (e quindi torneranno ad essere dovuti interessi e sanzioni), ma inibirà anche la richiesta di nuove forme agevolate di pagamento all’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Sarà quindi centrale non saltare i pagamenti della rottamazione quinquies. L’attuale versione della norma prevede la decadenza in caso di mancato pagamento della prima e unica rata, di due rate anche non consecutive, e dell’ultima delle quote dovute. Regole sulle quali si attende conferma entro la fine dell’anno, dopo l’ok definitivo alla Legge di Bilancio 2026.

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