Bonus tredicesima 2023: cos’è e a chi spetta la somma aggiuntiva da 154 euro

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il bonus tredicesima 2023 spetta ai titolari delle pensioni più basse. Si tratta dell'importo pari a 154,94 euro erogato dall’INPS a dicembre insieme alla normale tredicesima. Tutte le istruzioni e i limiti di reddito da considerare

Bonus tredicesima 2023: cos'è e a chi spetta la somma aggiuntiva da 154 euro

I titolari di pensioni basse, che non superano determinati limiti di reddito, potranno ricevere il bonus tredicesima anche nel 2023.

Si tratta di una somma aggiuntiva pari a 154,94 euro, riconosciuta dall’INPS in aggiunta all’importo della tredicesima ordinaria.

Per poterla ricevere i pensionati e le pensionate devono rientrare in specifici limiti reddituali fissati ogni anno, relativi sia alla pensione erogata sia al totale del reddito individuale e coniugale percepito.

Bonus tredicesima 2023: cos’è e a chi spetta la somma aggiuntiva da 154 euro

A dicembre, alcuni pensionati e pensionate riceveranno un bonus aggiuntivo oltre alla tredicesima ordinaria. Si tratta dell’importo dal valore di 154,94 euro riconosciuto in favore dei titolari di trattamenti bassi, che non superano determinate soglie di reddito.

Il bonus non è una novità. La somma aggiuntiva è stata prevista dalla legge finanziaria del 2000, n. 388/2000, e i requisiti per ottenerlo non sono cambiati nel corso degli anni.

L’importo aggiuntivo, ha annunciato l’INPS nel messaggio n. 4050 del 15 novembre, sarà attribuito a oltre 346.000 beneficiari.

Quali sono i requisiti da rispettare per ottenere i 154 euro del bonus tredicesima 2023?

Per prima cosa è necessario sottolineare che il bonus non spetta per tutte le tipologie di trattamento pensionistico.

La platea di beneficiari dell’importo aggiuntivo è formata dai titolari di uno o più trattamenti a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa. Spetta, inoltre, anche per i trattamenti delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti di cui al decreto legislativo n. 509/1994.

L’importo aggiuntivo, pertanto, non spetta, sulle pensioni di vecchiaia in cumulo (cat. 170) a formazione progressiva, fino a quando la prestazione non sia completa di tutte le quote e alle prestazioni non qualificate come pensioni come l’invalidità civile e l’Ape Sociale:

“044 (INVCIV), 077 (PS), 078 (AS), 030 (VOBIS), 031 (IOBIS), 035 (VMP), 036 (IMP), 027 (VOCRED), 028 (VOCOOP), 029 (VOESO), 127 (CRED27), 128 (COOP28), 129 (VESO29), 043 (INDCOM), 094 (limitatamente agli assicurati ed ex dipendenti SPORTASS), 143 (APESOCIAL), 198 (VESO33), 199 (VESO92), 200 (ESPA).”

Sono, inoltre, escluse dalla lavorazione le pensioni:

  • supplementari (GP1AF02 = 5);
  • detassate per la convenzione sulla doppia imposizione (GP3CDTI (1) = 2);
  • con sostituzione Stato o rivalsa Enti locali (GP2BD06N = 108 o 109);
  • con pagamento localizzato presso Uffici pagatori delle Strutture territoriali;
  • con importo mensile di dicembre 2023 pari a zero;
  • eliminate. La quota di importo aggiuntivo eventualmente spettante, rapportata ai mesi di percezione della pensione, dovrà essere corrisposta agli eredi o al titolare della pensione eliminata a cura della Struttura territorialmente competente.

Bonus tredicesima 2023: i limiti di reddito

Per capire se hanno diritto o meno a ricevere il bonus di 154 euro insieme alla tredicesima, i pensionati dovranno considerare sia il limite relativo al reddito individuale che quello coniugale, oltre a considerare il totale della pensione percepita.

Ai fini dei limiti di importo delle pensioni, sottolinea l’INPS, le procedure verificano che il totale complessivo delle pensioni memorizzate sul Casellario centrale dei pensionati non superi il limite previsto per il 2023.

“Nei casi in cui il pensionato sia titolare anche di prestazioni liquidate in regime di convenzione internazionale, per la verifica del limite reddituale è stato considerato anche l’importo del pro-rata estero, in aggiunta all’importo delle pensioni italiane.”

Tali limiti sono stati determinati in base all’indice di perequazione definitivo, pari all’8,1 per cento. Il bonus aggiuntivo sulla tredicesima, pertanto, spetta a chi rispetta i seguenti limiti:

Limite pensione individualeLimite reddito individualeLimite reddito coniugale
7.538,16 euro 11.074,83 euro 22.149,66 euro

Bonus tredicesima 2023: le date di pagamento con il cedolino di dicembre

Per tutti i pensionati interessati, la comunicazione di dettaglio del pagamento di dicembre 2023 contiene l’indicazione dell’importo aggiuntivo dovuto.

Il bonus, infatti, viene erogato assieme alla tredicesima con il cedolino di dicembre. Per l’anno in corso, secondo il calendario fornito dall’INPS, il pagamento sarà disponibile dal 1° dicembre 2023, sia presso le banche sia presso Poste Italiane.

Al netto della differente data di pagamento, le regole sulla tredicesima sono le stesse tra lavoratori dipendenti e pensionati. Il calcolo si effettua sulla base delle mensilità di pensione erogate nel corso dell’anno.

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