Spese intermediazione immobiliare: le istruzioni per la detrazione con il modello 730/2023

Tommaso Gavi - Modello 730

Per le spese di intermediazione immobiliare è prevista una detrazione IRPEF del 19 per cento, con un limite massimo di 1.000 euro. Spetta ai contribuenti che hanno acquistato una casa, abitazione principale, nel 2022. Le istruzioni per la compilazione del modello 730/2023

Spese intermediazione immobiliare: le istruzioni per la detrazione con il modello 730/2023

Le spese di intermediazione immobiliare danno diritto a una detrazione IRPEF del 19 per cento delle spese sostenute.

Così come per le spese mediche, veterinarie, visite specialistiche e altre spese, anche a chi ha acquistato una casa come abitazione principale spetterà uno sconto sull’imposta da versare.

Per le spese sostenute nell’anno 2022 il tetto massimo della detrazione è di 1.000 euro.

L’importo deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi, seguendo le istruzioni per la compilazione del modello 730/2023, fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Detrazione spese intermediazione immobiliare: a chi spetta l’agevolazione nel modello 730/2023

Per l’acquisto di una casa nel 2022, nel caso in cui venga adibita ad abitazione principale e l’acquisto avvenga con il supporto di un’agenzia immobiliare, i contribuenti hanno diritto alla detrazione delle spese di intermediazione immobiliare.

Lo sconto sull’IRPEF è riconosciuto nella misura del 19 per cento.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 15 del TUIR, il limite massimo della detrazione è 1.000 euro.

Per avere accesso all’agevolazione, per prima cosa deve essere rispettato il requisito dell’abitazione principale.

L’immobile acquistato deve essere quello in cui il contribuente vive abitualmente, con i suoi familiari.

Deve dunque essere verificata una delle due condizioni alternative:

  • che l’abitazione sia inserita nei registri anagrafici;
  • che si produca un’autocertificazione che indichi l’abitazione come principale.

In linea di massima le condizioni devono essere verificate entro l’anno precedente o successivo alla data in cui viene stipulato il contratto di mutuo.

Così come per la detrazione relativa alle spese per gli interessi del mutuo, la casa deve quindi diventare abitazione principale entro un anno dalla stipula dell’atto.

Spese intermediazione immobiliare: chi ha diritto alla detrazione

La detrazione per le spese di intermediazione immobiliare spetta agli acquirenti dell’immobile che rispettano i requisiti indicati in precedenza.

I soggetti hanno diritto allo sconto sull’IRPEF solo nei casi in cui l’importo è indicato nell’atto di cessione dell’immobile.

Le parti sono obbligate a produrre una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, indicando le modalità di pagamento della somma all’atto della cessione dell’immobile, anche se assoggettata a IVA, come stabilito dall’articolo 35, comma 22, del DL n. 223 del 2006.

Ciascuno dei soggetti obbligati deve dichiarare le seguenti informazioni:

  • se si è avvalsa di un mediatore. In caso di risposta affermativa dovranno essere indicati:
    • i dati identificativi del titolare, se persona fisica;
    • la denominazione, la ragione sociale e i dati identificativi del legale rappresentante, se soggetto diverso da persona fisica o del mediatore non legale rappresentante che ha operato per la stessa società;
  • il codice fiscale o la partita IVA;
  • il numero di iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione e della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di riferimento per il titolare o per il legale rappresentante o mediatore che ha operato per la stessa società;
  • l’ammontare della spesa sostenuta per tale attività e le analitiche modalità di pagamento della stessa.

Se la casa è acquistata da più soggetti, la detrazione viene suddivisa tra gli acquirenti comproprietari.

Non spetta alcuna agevolazione se le spese sono affrontate nell’interesse di un familiare a carico.

Allo stesso modo, è escluso dalla detrazione il venditore dell’immobile, anche se il soggetto ha comunque sostenuto spese per l’intermediazione di un’agenzia immobiliare a supporto della compravendita.

Detrazione spese intermediazione immobiliare: le istruzioni per la compilazione del modello 730/2023

Per ottenere la detrazione IRPEF con il modello 730/2023, i soggetti devono seguire le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

L’invio del modello 730/2023 deve essere effettuato entro la scadenza del prossimo 2 ottobre.

Così come per le spese veterinarie, quelle relative a visite mediche specialistiche o a donazioni in favore di enti del Terzo settore, le detrazioni devono essere inserite nel “quadro E - Oneri e spese”.

I righi da compilare sono quelli da “E8 a E10 - Altre spese”.

Dovranno essere inserite, nelle apposite caselle, le seguenti informazioni:

  • nella colonna 1, il codice “17”, relativo ai compensi pagati a soggetti di intermediazione immobiliare;
  • nella colonna 2, l’importo dei costi sostenuti.

La somma deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica, con il codice onere 17.

Detrazione spese intermediazione immobiliare 2023: i documenti da conservare

In linea di massima non è necessario conservare la documentazione per ottenere la detrazione. I documenti devono tuttavia essere tenuti a disposizione per l’eventualità di un controllo.

In altre parole, il contribuente che beneficia dello sconto sull’IRPEF deve custodire la specifica documentazione.

Dovranno essere archiviati:

  • la fattura dell’intermediario immobiliare;
  • il contratto preliminare registrato;
  • l’atto di compravendita, sulla base del quale risultino i requisiti previsti dalla legge n. 296 del 2006;
  • l’autocertificazione attestante che l’immobile è destinato ad abitazione principale.

Bisogna tenere in considerazione alcune specifiche situazioni:

  • l’agevolazione non spetta se la fattura rilasciata dall’intermediario immobiliare è intestata a un soggetto non proprietario;
  • nel caso in cui la fattura è intestata a un solo proprietario ma l’immobile è in comproprietà, al fine di ammettere pro-quota alla detrazione anche il comproprietario che non è indicato nella fattura, sarà necessario integrare il documento con i dati anagrafici del comproprietario mancante;
  • se la fattura è intestata al proprietario dell’immobile e a un altro soggetto non proprietario, per consentire la detrazione dell’intero importo all’unico proprietario, è necessario che in fattura venga specificato (o integrato) che l’onere è stato sostenuto solo da quest’ultimo.

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