Crediti superbonus: una piattaforma per lo sblocco della cessione con Enel X come veicolo

Tommaso Gavi - Irpef

La soluzione per lo sblocco dei crediti del superbonus e dei bonus edilizi potrebbe arrivare con una piattaforma gestita da Enel X. La società potrebbe fare da acquirente e da ponte nei confronti di soggetti terzi. Continua il lavoro sulla legge di conversione del decreto 11/2023

Crediti superbonus: una piattaforma per lo sblocco della cessione con Enel X come veicolo

Lo sblocco della cessione dei crediti del superbonus e dei bonus edilizi potrebbe arrivare grazie ad una piattaforma in cui Enel X svolgerà un ruolo di primo piano.

Le anticipazioni sono arrivate dall’agenzia di stampa Ansa nel pomeriggio di ieri, 27 marzo 2023.

Enel X, la società del gruppo Enel dedicata al futuro dell’orizzonte dell’energia, potrebbe essere il “veicolo finanziario” in grado di acquistare i crediti fiscali e fare da ponte per soggetti terzi.

Il vantaggio sarebbe nei tempi della cessione, basati sul calendario delle scadenze fiscali dei soggetti.

Dopo il lungo dibattito sulla compensazione con F24 esterno da parte delle banche, la soluzione potrebbe arrivare senza modifiche normative.

Crediti superbonus: le novità in arrivo

Sono molte le novità che interessano il superbonus e i bonus edilizi. Nella serata di ieri, 27 marzo 2023, è proseguita la votazione degli emendamenti da parte della Commissione Finanze della Camera al testo della legge di conversione del DL 11/2023.

Dopo un parziale dietrofront iniziale, la proroga per la scadenza per le unifamiliari sembra essere tornata al 30 settembre.

La detrazione in 10 anni sarebbe invece destinata esclusivamente alle banche, con un’apertura del Governo da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti che si è detto favorevole anche all’allungamento dei tempi a 20 anni.

Su tutti i temi il più importante tra quelli affrontati è quello dei crediti incagliati, con la ricerca delle soluzioni per sbloccare le somme nei cassetti fiscali di contribuenti e imprese.

Manca poco alla scadenza del 31 marzo 2023, per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito o dello sconto in fattura per le spese sostenute nel 2022.

Confermata la possibilità di remissione in bonis per i contribuenti che non riescano a concludere l’adempimento entro la scadenza: ci sarà tempo fino al 30 novembre 2023, pagando una sanzione di 250 euro.

Intanto prende forma anche superare l’impasse relativa a lavori già svolti e crediti già maturati.

Non arriverà con un cambio della normativa ma grazie ad una piattaforma di crediti fiscali dell’edilizia, in cui un ruolo cruciale sarà svolto da Enel X.

Crediti superbonus: una piattaforma per lo sblocco della cessione con Enel X come veicolo

A fornire anticipazioni sulla nuova piattaforma in arrivo è stata l’agenzia di stampa Ansa nel pomeriggio di ieri, 27 marzo 2023.

Come spiegato dal CEO di Enel X, Francesco Venturini, la soluzione arriverà grazie a:

“un veicolo finanziario che acquisti i crediti fiscali, certificati come certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario, ed esegua un ponte per cedere nuovamente tali crediti a terzi secondo il loro calendario di scadenze fiscali, affinché ne abbiano un vantaggio diretto ed immediato.”

In sostanza la società del gruppo Enel, dedicata al futuro del mondo dell’energia, avrà un doppio ruolo: quello di cessionario, ossia di acquirente dei crediti fiscali, e quello di utilizzatore finale del credito veicolato dal settore finanziario.

Un doppio intervento che permetterà di fornire un ponte prima della cessione del credito a soggetti terzi, allineando il calendario delle scadenze.

Una soluzione che non richiede interventi normativi e che potrebbe diventare strutturale e riproposta nel tempo.

Venturini ha inoltre dichiarato all’Ansa quanto di seguito riportato:

“Siamo quasi pronti, è questione di poco e potremo dare un decisivo impulso allo sblocco dei decreti incagliati.”

Le dichiarazioni arrivano nel pieno del lavoro da parte della Commissione Finanze della Camera agli emendamenti al decreto 11/2023, che andranno a dare forma alla legge di conversione di tale decreto, che dovrà ottenere il via libera di Camera e Senato.

Dovrebbe essere tramontata definitivamente la proposta ABI ANCE, di permettere alle banche la compensazione con F24 dei crediti con parte dei debiti dei propri clienti e correntisti, ipotesi resa impossibile nell’attuazione a causa di problemi di cassa.

Continua l’attesa per lo sblocco dei cosiddetti crediti fiscali incagliati, attualmente fermi nei cassetti fiscali dei beneficiari, che ammontano a circa 20 miliardi di euro. La nuova soluzione sarà la strada per lo sblocco definitivo?

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