Incentivi alle imprese 2026, Angeleri (AssoSoftware): “fondamentale includere i software nel nuovo piano”

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Al centro dei lavori dell'assemblea di AssoSoftware la discussione sulle sfide della trasformazione digitale. Per i vertici dell'associazione è fondamentale includere i software nel nuovo piano di incentivi. C'è l'apertura da parte del MIMIT

L’Italia e le sfide della trasformazione digitale”, questo il titolo dell’assemblea pubblica di AssoSoftware, tenutasi questa mattina a Roma e alla quale hanno partecipato esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni.

L’edizione di quest’anno è stata dedicata alle sfide legate alla trasformazione digitale, con particolare attenzione alla fatturazione elettronica e ai nuovi incentivi per la transizione digitale, con le novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2026.

Rappresentati delle istituzioni, delle imprese e del mondo accademico si sono confrontati sulle principali direttrici dell’innovazione tecnologica e normativa del Paese.

Tra i punti focali, la discussione sugli incentivi, durante la quale è stata ribadita la necessità di includere anche i software nel nuovo piano. Dal MIMIT è arrivata l’apertura alla modifica e all’aggiornamento degli allegati A e B della legge n. 232/2016.

Trasformazione digitale: dalla fatturazione elettronica agli incentivi, appuntamento il 23 ottobre

Si è svolta questa mattina a Roma, presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale in Piazza Montecitorio, la nuova edizione dell’assemblea ordinaria dei soci di AssoSoftware, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese italiane produttrici di software gestionale dal titolo “L’Italia e le sfide della trasformazione digitale”.

Obiettivo dell’evento, a cui ha partecipato in presenza anche la redazione di Informazione Fiscale, discutere e analizzare i processi di innovazione tecnologica e normativa del Paese, con particolare attenzione all’evoluzione della fatturazione elettronica e i nuovi programmi di incentivi finalizzati ad accelerare la transizione digitale.

I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali di Pierfrancesco Angeleri, Presidente AssoSoftware, e del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo che, in videomessaggio, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle software house nel permettere alla PA di semplificare il rapporto con imprese e professionisti.

“La riforma fiscale attribuisce grande importanza all’innovazione digitale, ambito su cui stiamo lavorando alacremente, per sburocratizzare sempre di più il lavoro di imprese e professionisti.”

A seguire una sessione dedicata all’evoluzione della fatturazione elettronica a livello nazionale ed europeo. Il keynote speech è stato affidato a Paola Olivares, Direttrice dell’International Observatory on eInvoicing della School of Management del Politecnico di Milano.

La tavola rotonda ha visto la partecipazione di:

  • Paolo Savini, Presidente di Sogei e Vice Direttore dell’Agenzia delle Entrate;
  • Andrea Pizzabiocca Lanzi, Dirigente della Direzione Legislazione Tributaria e Federalismo Fiscale del Dipartimento delle Finanze del MEF;
  • Piermassimo Colombo, Vicepresidente di AssoSoftware;
  • Chiara Basile, dirigente dell’Area qualificazione, regolazione, identità e portafoglio digitale, AgID.

La seconda parte dei lavori è stata, invece, dedicata al tema “La Legge di Bilancio e le politiche per l’innovazione”.

Il keynote speech è stato tenuto da Marco Calabrò, Capo Dipartimento per le politiche per le imprese del MIMIT, con particolare focus sui nuovi programmi di incentivi finalizzati ad accelerare la transizione digitale del nostro sistema produttivo. Nella Legge di Bilancio 2026, ha specificato Calabrò, “Siamo riusciti a destinare 4 miliardi di euro per un intervento che dà continuità alla Transizione 5.0”.

Dopo l’intervento si è tenuta la tavola rotonda con alcuni rappresentanti del mondo politico di maggioranza e di opposizione. Oltre a Calabrò hanno partecipato:

  • l’On. Giulia Pastorella, Vicepresidente di Azione;
  • l’On. Vinicio Peluffo, Vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera (PD);
  • l’On. Umberto Maerna (FdI);
  • l’On. Laura Cavandoli (Lega).

L’intera giornata è stata moderata da Cristiano Dell’Oste, giornalista de Il Sole 24 Ore.

Legge di Bilancio 2026 e imprese, Angeleri (AssoSoftware): “fondamentale includere i software nel nuovo piano di incentivi”

La discussione, come anticipato, ha avuto ad oggetto anche gli incentivi per la transizione digitale e l’innovazione.

Nell’ottica di un dialogo costruttivo con il Governo il Presidente di AssoSoftware, Pierfrancesco Angeleri, ha sottolineato la necessità di “prevedere un criterio di premialità dell’incentivo nel caso di investimenti in beni materiali o immateriali ‘Made in UE’”, da dimostrare tramite l’adesione ad un marchio o sigillo di garanzia registrato che prevede un’apposita certificazione del processo di produzione comunitario con specifico disciplinare.

Infine, ha proseguito Angeleri, “chiediamo al Governo di procedere, nel medio-lungo periodo, a un graduale passaggio verso un sistema alternativo, basato sull’erogazione di voucher - già sperimentato con successo in molti Paesi europei, come la Spagna - che permetterebbe di aumentare la fiducia delle imprese, soprattutto delle PMI e microimprese, e accelerare la digitalizzazione di tutto il sistema produttivo”.

La discussione si è poi inevitabilmente concertata sulla Legge di Bilancio 2026, con il testo bollinato del DdL che ieri è stato consegnato al Senato per l’avvio dell’iter parlamentare.

Il Piano per il prossimo anno, come sottolineato da Calabrò, si differenzia per lo strumento fiscale adottato: “la scelta è ricaduta sull’iperammortamento, in considerazione degli spazi di bilancio disponibili”.

A questo proposito, ha evidenziato Angeleri, è fondamentale includere i software nel nuovo piano di incentivi, ad oggi esclusi dagli allegati A e B della Legge n. 232/2016 che contengono l’elenco dei beni oggetto di agevolazione.

Su questo c’è già l’apertura da parte del MIMIT. Calabrò ha annunciato che è stato avviato un percorso parlamentare che consentirà di apportare eventuali correzioni, il quale dovrebbe permettere di includere oltre ai software gestionali, anche le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale.

L’obiettivo, ha concluso Calabrò, è anche quello di far partire la misura subito da gennaio. “Vogliamo scongiurare il rischio che la misura parta in ritardo: l’obiettivo è renderla operativa da subito, semplificandone l’utilizzo.

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